Sotto l'incubo degli incendi

Piante ^ ormai rare Piante ^ ormai rare Sotto l'incubo degli incendi ^ ALLO stato attuale il progetto del parco é ormai Impopolare e la stessa parola «parco» è diventata una parola proibita, che quasi si teme a pronunciare. Molte ferite del passato sono ancora aperte e per rimarginarle non servono le vecchie terapie. Ormal si é capito da tutte le parti che si deve ripartire da aero, dopo 11 naufragio del precedente progetto Oeneralplanl. L'autodecisione è quanto si chiede òggi, ma se molti ancora si oppongono al parco e perone temono che questa libertà non venga mal rilasciata e che la scelta non derivi da) popolo sardo ma ancora una volta da oltremare. Questo è anche 11 succo della posizione politica del Consiglio provinciale di Nuoro e del sindaci del Comuni interessati, che di¬ ne, si ostina a portare avanti la sua linea prevista nel disegno di legge quadro sul parchi. Da parte loro, 1 maggiori Enti protezionistici Italiani (Ralla Nostra. W.W.F., Club Alpino Italiano) spalleggiano l'Idea di lasciare al Parlamento l'iniziativa di promuovere Il parco, in virtù cjcl suo grande Interesse scientifico, che trascende gli ambiti regionali e perfino quelli nazionali, ma con la riserva di una partecipazione attiva alla gestione anche della Regione Sarda e delle popolazioni locali. Come esemplo di questo modello gestionale citano 11 caso del Pare Naturel Ragionai de Corse, al quale collaborano tutti: 8iato. Regione Corsa e Comuni. Ma intanto, mentre tutti si attardano a discutere a vuoto, si rischia 'di veder scomparire tutta la copertura vegetale ad opera del nuovo nemico silenzioso. Il fuoco, appiccato, è vero. 11 più delle volte da speculatori a dispetto del forestali Inviati come rinforzi in Sardegna dal ministro Zamberletll e degli aerei Canadalrs, ma indubbio alleato dell'Indifferenza del cittadini e della passività dei politici. chiarano: «Non si è contrari al Parco, ma si rivendica Il potere di decidere direttamente In loco, poiché 11 parco. Inteso solo come oasi di bosco e verde, potrebbe anzi costituire un insulto alla condizione di generate e diffuso sottosviluppo». Nell'aprile 1981, dopo animati incontri del politici locali, é stata proposta la formazione di una Commissione mista di rappresentanti dei Comuni e delle Comunità montane e della Provincia, per studiare 1 problemi e rielaborare l'Idea del parco, proponendo le lince di una legge regionale per un parco a misura d'uomo, capace di autoregolarsl con le strutture amministrative locali. Invece Roma, nonostante 11 trasferimento alle Regioni di alcuni poteri in materie specifiche, come l'agricoltura e la forestazio¬ NELL'AREA del costituendo parco del Oennargentu si riscontrano tutti 1 paesaggi vegetali sardi: olivo, lcntlsco e carrubo; sughera; leccio; roverella; vegetazione d'alta quota. SI tratta di associazioni caratteristiche di più vegetali In equilibrio, che hanno raggiunto 11 loro •climax», vale a dire l'optimum. Nelle varie assoclaclonl si ritrovano spesso piante assai rare, come U tasso O'axus boccata), l'agrifoglio (J7er (tqut/oitum) e 11 ginepro rosso (Juniperut oxycedrus) nelle leccete del 8upramente di Orgosolo; o rari endemismi quali li Or- Tasso (Taxus baccalà) slum micrvcephalum. presso la cima del Oennargentu; 11 Albe* sardoum nel monti di Oliena. e altri per 1 quali queste locatila sono state collocate dalla Società Botanica Italiana tra quelle più meritevoli di protezione nell'isola dal punto di vista veget azionale. Servizi a cura di A. Mocci Demartis

Persone citate: Demartis

Luoghi citati: Nuoro, Oliena, Orgosolo, Roma, Sardegna