Berio: il mio re a Salisburgo

Beno: il mio re a Salisburgo Beno: il mio re a Salisburgo spettacolo in prova, che lo trasforma: le due dimensioni si congiungono. Per questa e molte altre ragioni, il la.-oto ha la struttura di un sogno. Non c'è un antefatto, spesso non c'è una linearità di racconto, le cose sembrano accavallarti, svvitpporri, congiungersi con fluidità, anche con una certa arbitrarietà. Ma sembrano: in effetti non c'è arbitrarie'A. perché c'è un discorso musicale che tiene tutto insieme». — Una satira del mondo musicale di ieri o di oggi? • No, no. C'è molta ironia dentro, infatti non è classificabile come un lavoro drammatico, un lavoro comico. C'è parecchia parodia. Però lo scopo non è di fare una satira. Semmai c'è la celebrazione dell'Impossibilità di fare un certo tipo di teatro*. — E' un addio? • Un addio Intanto alla figura di Prospero, che qui è un poco il negativo del Prospero shakespeariano. La Tempesta di Shakespeare è anche metafora di1 società ideale. Il Prospero di Shakespeare è concreto. si sa da doi>e viene. E ripara sull'isola in maniera po- lare in «Camou flage» r leidoscopio di situazioni musicati, sceniche, letterarie e anche In teriori». — Per lei que*U «azione musicale» rappresenta un traguardo? un punto di partenza? •Direi un punto di partenza. Proprio In questi giorni, lavorando con Lorln Maazei, ti stava pensando già a un nuovo progetto». — Quale progetto? E per Salisburgo? •Deve restare segreto, adetto, per carità! E non Importa per chi sarà. Forse per Salisburgo ». — Dunque, «Un re In ascolto»... •Rappresenta un risultato molto importante perchè ho tirato un po'le somme di questi anni di lavoro in teatro incominciato con Passaggio, su testo di Edoardo Sangutnett, nel '62, e proseguito attraverso Opera, poi nffrat>crso La vera storia, con libretto di Calvino, data alla Scala ncll'82. Adesso sono riuscito a trovare teatralmente, non solo musicalmente, una formula per coordinare cose eterogenee: a trovare un'armonia tra tendenze diverse». — CI sono ballate anche Luciano Beno sitli'a: con la magia dà la libertà a chi non l'aveva, dà fiducia a tutti, perdona tutti e tutti seguiranno II loro destino. Il nostro Prospero non si sa da dove viene. E si sa solo che muore». — «Un re in ascolto» offre molta musica, molta ri-, cerca musicale? • Afolta, moltissima ricerca. CI sono tre livelli fondamentali. Uno è fisso su se stesso, una specie di forma ciclica, di rondò: tutto quello che riguarda Prospero ritorna su se stesso, fino a morire. Infatti Prospero canta sempre le stesse note. Poi c'è un livello di sviluppo musicale vero e proprio. Poi ce n'è uno di accidenti musicati, di avvenimenti in apparenza casuali, senza una ragione immediata. Un grande ca¬ IL disco è fra i prlm(%cneri .di consumo» ad andare In vacanza. In effetti lo è già da qualche mese: fatta eccezione per qualche bel flore tardivo, come gli Studi slnfotilcl di Pollini (Dgg), un Don Pasquale di Muti (Emi) o una Seconda di Mahler con Maazei ICbt), le novità sono alquanto diradate. Le grandi case temporeggiano e preferiscono rinviare a settembre le uscite già pronte, nel rischio di vederle cadere — germogli molto teneri, nell'attuale sttuattone dt mercato — tu un» terreno ancor più riarto dal tote. Si mantengono invece in discreta attività le iniziative a basso e medio prezzo, le collane economiche dove — già si era avvertito — ricompaiono pezzi da collezione che sarebbe sciocco trascurare. Ad esemplo, la Cbs ha rimpolpato con una quindicina di uscite la sua bellissima collana »Masterworks Portralt», riconoscibile dalla seriosa e quasi importante copertina nera con filetti dorati: consistente serbatoio della mitica Columbia Anni Sessan- Da Mahler a Be rli qui, come nella «Vera storia»? •Non c'è più Aflfva, né ci sono ballate. Ma un valzer si». — E c'è un attore. •Ha una parte molto importante, molto virtuoslstica. Si chiama Venerdì, è una trasformazione del Calibano della Tempesta. Esegue "arie parlate" ii> compagnia dell'orchestra, coordinate musicalmente. Stntrecctano due lingue. Originariamente volevo usare solo litaliano. Poi, con una compagnia di tedeschi in un paese di lin¬ gua tedesca... Ho aggiunto un elemento in più dt significato, ho creato delle zone linguistiche diverse. Prospero canta in italiano il testo di Calvino che non si poteva tradurre, ma lavora canta sogna muore in un ambiente di lingua tedesca». — Questo nuovo passo di Berlo è un segno di fiducia nell'opera? • Di sfiducia. Ma un segno dt fiducia nel teatro musicale» — Avrebbe voluto cambiare qualcosa del personaggio protagonista, che

Persone citate: Calvino, Edoardo Sangutnett, Luciano Beno, Mahler, Passaggio, Pollini, Shakespeare

Luoghi citati: Columbia, Salisburgo