Alliata benedice e va in Egitto

Allìata benedice e va in Egitto Allìata benedice e va in Egitto Una ladra di memorie stei dello eoo. Oppure il furetto strumento e complice dell'acerba malvagità adolescente. E infine l'orribile topo veneziano (controfigura reale del topo di Disney), mutilato, affamato, perseguitato, che si trasforma in un vitale grumo di odio, in vendicatore non d'altro che del fatto di esistere, di essere stato generato. E' orbo, monco, rognoso; e trascina la sua violenta in una città miseramente crudele: risvolto topesco della storia veneziana del Baron Corvo, della sottile cattiveria degli «Aspen. Paper.s. di James. No, non ci sono dietro questo 'Bestiario' della solitaria ed esule signora Highsmith le favole di Esopo o di Fedro, le moralità di La Fontaine ribaltate in negativo. Ci it realismo francete da Maupastant a Sartre; ci sono i racconti nero-rota di Kipling, con la loro impareggiabile esperienza di animali e di giungle, di diseredati e di male del vivere. Ed ecco (da Rusconi stavolta) un altro romanzo, quarto nella serie dei racconti di P.D. James, tignerà inglese che scrive storie poliziesche abbastanza sofisticate, con crepuscolari colori nella scrittura. «Il mestiere di poliziotto — dice del suo ispettore Dalgletsh — era efficace quanto la religione per Insegnare all'uomo a vivere ciascun giorno come fosse l'ultimo*. Si caplrd, da una sentenza come questa, come tutto nella James Uri all'ambiguità, alla sfaccettatura esistenziale e morale; non è, se si fraintende, eh" la religione serva anche a qualcosa. Ma perù stavolta La morte di un medico legale, con lo scenario delle cupe e nere paludi dell'Est inglese (un'altra storia di provincia senza pietà), é raccontata con un eccesso di metta luce, e un finale abbastanza melodrammatico: non al livello dei libri precedenti. Forte cosi la James potrà anche diventare più 'popolare; chissà. Ma, come in quella faccenda della religione e del vivere alla giornata, l'anima affonda un poco. Claudio Savonuxsi P. HlghsmlUi, .Delitti bestiali», Soniogno, Traditi- D. Gelmini, 132 pagine, 16.000 lire. P.B. James, «La morte di un medico legale», Rusconi, Tradna. A. Bolina», 343 pagine, 20.000 lire. IN arabo baraka significa .benedizione., come ci spiega Vittoria Alitata autrice nota per 11 buon successo del suo primo romanzo Harem, memorie d'Arabia d'una nobildonna siciliana. Ora la Alitata sceglie questa parola magica — da cui. scrive, basta essere .posseduti, per «emarginare» la mediocrità della realtà—come titolo per 11 suo terzo libro. Baraka é 11 diario d'un viaggio fra Londra e l'Egitto che si concluderà Inopinatamente — dopo un «verofermo di polizia all'aeroporto di Catania ormai passato alle cronache perché la Alitata e due amici se ne andarono più o meno travestili ad accogliere un nobile Inglese — con una Immaginarla migrazione a bordo della .baraka. (ossia della «benedizione*) per una non precisata Isola di Tonga. Baraka, Infatti, non e solo la metafora chiave del libro. E' anche 11 nome della Land Rover su cui si compie Il viaggio: strumento e allo stesso tempo simbolo di un Itinerario fra Oriente e Occidente ricco di disavventure, incontri fatali, personaggi «Inimitabili» e molta letteratura. In esso non «accade» altro se non 11 tentativo di •emarginare» la mediocrità, operato attraverso strumenti linguistici e stilistici. I vari elementi narrativi restano secondari: non costruiscono — e forse non ambiscono a costruire — un romanzo. Neppure Alessandria, dove aleggia lo spirito di Lawrence Durrell, debitamente citato come tanti altri luoghi letterari, esce da questa registrazione di eventi. II linguaggio del libro procede per citazioni e massime, a volte felici e a volte stridule. Due esempi fra tutti: 'Come molte donne dagli occhi a mandorla, Elena frequentava i mecenati. Perché semplificare le cose, quando si possono agevolmen te rendere difficili ?•. DALL'INTRECCIO poliziesco allo scavo me-, mortale. E' la svolta l>ercorsa dall'itinerario narrativo di Paolo Levi, che dopo essersi confermato discreto giallista tenta ora la strada dell'album di famiglia con II filo della memoria (Rizzoli. 235 pp., 16.000 lire). La svolta è più apparente che reale, In quanto non c'è molla differenza tra 11 detective che cerca di scoprire l'assassino e la protagonista del nuovo romanzo, una -ladra di memorie altrui» che scava nell'archivio di famiglia, ira montagne di lettere e fotografie, per ricostruire le radici del suo albero genealogico, per capire meglio se stessa e 11 suo ambiente. E' una cronaca familiare dell'alta borghesia israelita, con diramazioni varie, tra zìi cugini sorelle e nipoti, a Mantova e Genova, a Venezia ed Ancona, un mondo rarefatto ed esclusivo che affonda le sue origini nelle •sabbie dorate» degli Inizi del secolo. Una scrittura fluida, a tratti sottilmente Ironica, rievoca, come In un quadretto d'epoca, un grappolo di personaggi, di vite Intense come piccoli romanzi, costellate di amori e morti m.r. Mario Baudlno Vittoria Alitata: .Baraka», Mondadori. 14.000 lire, 1S3 pagine.