Anguille, trote, orate: il prof. sa tutto di Luisella Re

Anguille, trote, orate: il prof, sa tutto Anguille, trote, orate: il prof, sa tutto Un lavoro organico cui Ce chi in vacanza si concede iiesce di giornata e chi, a casa, si consola dissonando di cucina marinara. Cosi ha fatto l'Unione Consumatori riassumendo -speranze e delusioni dell'acquacoltura- in base ad alcune ricerche eseguile con l'apporto, tra altri esperti, del prof. Pietro Ghittino: la firma, tra le più autorevoli in campo, di un torinese anche lui obbligato alle ferie in città. Nel suo studiolo presso 1' Istituto Zooprof IlattH o di Via Bologna, Ghittino sta terminando un volume sulle varie patologie con cui completerà un testo già edito sulle tecnologie in acquacoltura. Il risultato complessivo, che lui si limila a definire -/rutto di una vita di lavoro-, sarà un lavoro organico, inedito a livello internazionale, cui tecnici e operatori potranno riferirsi per qualsiasi allevamento di pesci, alghe, spugne, molluschi, vermi, crostacei. Compresa qualche nozione di base per ricci e rane, tartarughe e coccodrilli, anatre o nutrie. Spiega: -Condivido l'analisi dell'Unione Consumatori: alle grandi prospettila dell' acquacoltura si affiancano motti risultati deludenti. Purtroppo in Italia, ciò c/te certi politici fieri delle nostre coste dimenticano, non abbiamo né i fiordi della Norvegia né le baie di Dalmazia o Giappone: esperti e tecnici potranno Il sapore detta Inali/Jone nmancano Insomma zone protette dove. Impiantare allevamenti a costi concorrenziali-. Le prospettive risultano comunque stimolanti, anche perché .illudersi di diffondere il consumo di pesce continuando a depredare I 'nari sarebbe come invitare i contadini a produrre più carne andando a roccia*. Si moltipllcano di conseguenza nuove Iniziative ancorate ad una distinzione di fondo: quella che separa le specie eurialine come anguille, branzini o cefali -che se ne infischiano della salinità dell' far riferimento per qualsi nel lavoro di questi pescatori e i e i e e ' acqua- dalle specie slenoallne, tipo la car|ia, le quali esigono acqua rigorosamente dolce. Commenta Ghittino: •£sportiamo anguille abbondantemente allevate con orate, cefali, saraghi nelle mariaccanto a trecce oppure in acqua dolce, ad esempio dalle parti di Brescia. In Piemonte, In particolare, sarebbe urgente organizzare un centro di riproduzione artificiale per pesci di acqua calda quali appunto anguille, carpe o tinche da immettere poi nei laghi collinari, mentre i branzini asi allevamento di pesci converrà lasciarli agli allevatori sul mare che già li producono in promettenti sistemi a gabbie. Per le trote. pesce di cui l'Italia é in sovrapproduzione, giusto infine puntare sul Veneto o il Friuli dove acque sorgive sul 14,1S gradi risultano mollo più Indicate del gelidi torrenti dell'inverno piemontese-. Ne deriva che il basilare punto di riferimento resta in ogni caso II costo. •/ produttori preferiscono spuntare lo stesso prezzo per un chilo di orale anziclié per dieci chili di carpe per una legge di mercato di cui sarebbe inutile scandalizzarsi. £' la sfìcranza di un buon guadagno che regge allevamenti tanto delicati e Impegnativi-. Giusto dunque che noi. gente di terraferma, non ci facciamo soverchie illusioni: Inutile sognare branzini a prezzo di sardine opini re ricchezze legale ad estemporanei allevamenti di trote 'Che I norvegesi ospitano con successo in mare e che ormai risultano remunerative soltanto in Sud Africa-. 8ia quelle normali quanto le salmonato. -queste ultime oggi colorate di rosa tramite mangimi a base di pigmento carotinoide. Con risultati di piena affidabilità ma con un miglioramento di gusto convincente soltanto per ehi mangia con gli occhi-. Luisella Re I

Persone citate: Ghittino, Pietro Ghittino

Luoghi citati: Brescia, Dalmazia, Friuli, Giappone, Italia, Norvegia, Piemonte, Sud Africa, Veneto