Presto una famiglia per Giovannino gettato via come un mucchio di cenci

Il bimbo abbandonato è il beniamino del Regina Margherita Il bimbo abbandonato è il beniamino del Regina Margherita Presto una famiglia per Giovannino gettato via come un mucchio di cenci Intanto si cerca di individuare i genitori - Dalla villetta davanti lasciato il neonato hanno sentito il rumore di uno scooter c Mangia e dorme: dorme c mangia. Nel reparto del »Keglna Margherita» affidato al professor Darlo Paveslo questo piccolo di poche ore, nato e gettato via dal genitori come se fosse un fagotto di cose Inutili, è II più lesto a scolarsi II suo biberon di latte. Un • ruttino» nemmeno tanto modesto per far capire di aver gradito 11 pranzo e, poi. altre ore di sonno beato. Un po' tutti, all'ospedale, dicono che si sentono mamme e papa di questo piccolo. Qualcuno lo chiama .Olovannino» e lo circonda di un' affetto cosi attento da andare al di la del doveroso scrupolo professionale. Lo hanno vestito come un gagà: panlalonlctnl di spugna bianca e camicetta con gli Jabò da rimboccare un palo di volle sul polsi. Se lo tengono volentieri In braccio, gli pettinano e gli rlpetUnano quel quattro pelucchl clic ha In testa e lo tengono nel Iettino con II numero '13. come porta fortuna. Il tribunale del 'minori ha già aperto la pratica per I' adozione 'provvisoria.. Questo maschietto con le guance grassone resterà qualche giorno ancora al 'Regina Margherita' e poi potrebbe finire all'Istituto provinciale 'dell'Infanzia. Per poco tempo, però. Non ci saranno problemi di burocrazia. Per -Oìovannino» ci sarà presto una famiglia In grado di trattarlo come un figlio desiderato. Da amare. •Sfa bene — dice il professor Paveslo — Non ha sofferto fisicamente. Lo hanno nutrito prima di abbandonarlo. E', ami. un maschietto di proporzioni superiori alla media: 52 centimetri di lunghetta, 3 chili e 700 grammi di peso, ben formato, con buona salute e buon appetito». Se si può dire cosi: I genitori, prima di liberarsi di lui. lo han90 rispettato. E. appoggiandolo sullo scalino di granito della casa di Bernardo Ajmar, si sono preoccupati In qualche modo del destino di Poteva essere una sabato d'agosto come tanti: la Città semivuota, l'atmosfera pigra, la fretta di sbrigare le proprie faccende e andarsene. Invece, mentre sulle foglie dei cespugli davanti a Casa Al mar, in San Mauro, brilla tu no ancora fé gocce di rugiada, qualcuno ha abbandonato un neonato avvolto nepli stracci. Pietà o violenta? Ci sono giornate che nascono sotto un segno Infausto. Per un neonato gettato via al mattino, una bambina di otto anni sbranato da cinque cani, a sera, dodici Il neonato abbandonalo è il beniamino del Rt-gint Margherita partire da sotto casa sua diretta verso le case di 8an Mauro (e probabilmente verso Torino). Su una Lambretta non si possono fare parecchi chilometri con un fagottlno che piange sulle ginocchia. Il padre e la madre di 'Giovannino» non devono essere lontani dal posto dove 11 'cambino è stato abbandonato. Pochi minuti dopo le sei e mezzo di sabato: è già mattina fatta, aria frizzante che rompe l'afa della notte, traffico praticamente Inesistente. Una persona suona II campanello di casa Ajmar, Innervosisce li cane belga che comincia ad abbaiare e preoccupa 11 proprietario che pensa subito a un Incidente della strada, «forse ci sono dei feriti. Avranno bisogno del telefono per chiamare I' ambulatila». La casa, due plani di mattoni e di legno, confusa e quasi soffocata fra gli alberi, e lontana qualche decina di metri dalla strada. La separa un viottolo lastricato di beole che attrt.versa 11 giardino. una ridicola rete che non poteva contenere la loro rabbia. Pietà e violenta fra San Mauro e Torino. La stessa violenta che ha armato la mano d'un omicida nel negoeio di vestiti per bambole in piatta Statuto. Forse è stato solo un assassinio come se ne commettono tanti. Ma quegli abiti di bambole sporchi di sangue facevano pensare a tanti vestiti di bambini. Tutto te violente, direttamente o Indirettamente, vanno contro di toro, in fondo. Perché preparano per toro una città pili malvagia. una creatura che non volevano più. Fino a qualche anno fa 1 •casi» di neonati abbandonati erano abbastanza numerosi. LI lasciavano davanti al conventi delle suore o sul banchi delle chiese. Adesso la diffusione del contraccettivi e la possibilità di Interrompere gravldcnze Indesiderate ha ridotto e. quasi, annullato Il rischio di una maternità non voluta. E' da considerarsi eccezionale la possibilità di un piccolo rifiutato. In otto anni, in provincia di Torino, è II terzo »caso». Per questo appare ancor più Inquietante. Chi sono I genitori? Le Indagini si orientano a fatica alla ricerca di piccole Indicazioni. Fra le ostetriche e nel reparti di ginecologia degli ospedali potrebbero esserci le tracce di quel maschietto nato fra lunedi e ieri. Per ora c'è soltanto un particolare significativo: la testimonianza di Franco Ajmar, figlio della persona che ha trovato 11 piccino, che ha sentito lo scoppiettare di una motoretta alla quale è stato he si allontanava Poi 11 cancello di ferro battuto e sette scalini: sull'ultimo un fagottlno di stracci sporchi. Due asciugamani macchiati di sangue, un fazzoletto bianco e un pezzo di tela di quella che si tiene In automobile: In effetti porta I segni dell'unto del grasso. »Ho pensato dapprima che fosse un animaletto: un gatto o un cagnolino». Poi la stoffa si scuote, lascia scoprire un piedino e, quasi contemporaneamente una testa già ricca di capelli neri. Il piccolo si strofina una mano sulla bocca: cerca di succhiarsi un dito. Non piange nemmeno: soltanto dopo qualche secondo comincia a frignare. Lo portano In casa e trovano una scatola di cartone che gli faccia da culla. E' nudo, senza pannolino, con 11 pezzetto d'ombelico già staccato. Ha bisogno di qualcuno che si preoccupi di lui. Lorenzo Del Roca

Persone citate: Ajmar, Bernardo Ajmar, Franco Ajmar, Roca

Luoghi citati: San Mauro, Torino