Abbado e la serenata interrotta di Massimo Mila

Abbado e la serenata interrotta Concerto bellissimo per Settembre Musica: ma nel finale un Mozart rovinato Abbado e la serenata interrotta Ottima l'Orchestra da Camera d'Europa - Splendida Lucia Valentini Terrani: interpretazione vibrante e stilisticamente superba - Applausi e due bis: ma perché Schubert e Rossini? TORINO — Il «incerto di Abbado con l'Orchestra da Camera d'Europa, fondata tre anni fa come formazione giovanile, e okr! ormai affermata come ottima orchestra (fortunatamente non barocca!) senza riguardi d'età, ha dimostrato, tra l'altro, quale salutare boccata d'aria si potrebbe recare all'eterna routine del programmi sinfonici ricorrendo ogni tanto a voci di solisti per esplorare il repertorio, mal nolo e ,s|x\si»o splendido, delle cosiddette arie da concerto. L'altra sera al Regio in corso di ristrutturazione unirairallnslmi. ma con una certa perplessità, i graziosi cancellettl davanti alle scale del cessi). I punti culminanti sono siati proprio l'aria di Mozart Mentre ti lascio, o figlia, cantata molto bene dal basso Samuel Ramcy, e quella di Beethoven Ah. perfido' dove Lucia Valentin! Terrari) ha riportato un meritalo trionfo. E dire che in principio faceva quasi un po' dispetto l'invadenza di questa mezzosoprano che aflronta un'aria per soprano e orchestra. Sarebbe come se Cova si mettesse a correre i cento metri. Ma se sul cento metri Cova riuscisse a battere Mennea, cosa si può dirgli se non instarlo alle stelle? E la Valentlnl ha proprio battuto Mennea Non si tratta solo della prodezza fisiologica riguardante 11 registro vocale, ma soprattutto dell'Interpretazione vibrante, e stilisticamente superba, che l'artista ha saputo dare della giovanile aria di Beethoven. Scrollando la zazzcretta blonda nella violenza drammatica del recitativo, e poi piegando la voce alla tenerezza dell'Invocazione amorosa, sparando con sicurezza 1 più temibili acuti, e giocando naturalmente sul proprio terreno In quel paio di note gravi dove I soprani regolarmente rischiano di strozzarsi, ha portalo il pubblico all'entusiasmo Prima I due cantanti, insieme con l'eccellente soprano Isella Cuberll e col compilo tenore Edoardo Olmenez. oltre all'ottimo Coro filarmonico di Praga, diretto da Lubomlr Malli, successore del grande Vcsclka. avevano dato vita alla giovanile (non Infantile come oggi si pretende) Messa solenne in do minore di Mozart, della Impropriamente Wui senhaus-Mcs- se. perché sarebbe stata scrltla a Vienna nel 1768 per la consacrazione d'una chiesa di quel nome. Cosi sostengono 1 moderni studiasi. In base a cavillose argomentazioni sul tipo di caria del manoscritto e altre storie di ricerca erudita, retrocedendo la composizione dal numero 139 che le aveva giustamente assegnalo 11 Rodici nel suo Catalogo a un cervellotico 47a Proprio quest'anno abbia¬ mo sentito troppe opere giovanili di Mozart per non sapere (•sentire» addirittura fisicamente) che. Indipendentemente dalla maestria contrappuntistica e strumentale (lo straordinario trio di tromboni ciie introduce l'Agnus Dell). Mozart non aveva ancora mal scritto per le voci In tal modo prima del suol viaggi in Italia, e perciò questa Mesta e >1a collocare, come pensava 11 Kochcl. nel pressi del Lucio .Siila, e non e irniente Inattendibile la supposizione che nella dolente Stimmung del suo do minore si ridetta 11 lutto per la morte dell'amato arcivescovo von 8chrattenbach. Superfluo cantare ancora una volta le lodi della lucida, nervosa e precisa direzione di Abbado. Basti sottolineare un particolare: Il magico slacco stilistico del suono orchestrale quando da Mozart è passato a Beethoven e poi è ritornato a Mozart. Come se avesse usalo due orchestre diverse E questo subito, prima che si (osse ancora con formato un qualsiasi organi sino tematico: alla prima nota tu dicevi: •ficco Heethovenl*. e poi: •Seco Mozart!* Peccate che un concerto cosi bello si sia chiuso, trionfalmente, con un brullo episodio: il macello, già annunciato In apertura, della bellissima Serenala mozartiana K. 320. sfrondala di sette dei dieci movimenti che la compongono, tutti stretti in meravigliosa organicità di atmosfera unitaria. Certo. U programma era lungo: alle undici la Valentini ancora tornava e ritornava In scena con le braccia alzate per ringraziare Il pubblico festante. Si potava comprendere II doloroso sacrificio del Rondeau, dell' Andante, del due Minuetti con tre Trll (uno del quali è quello che fornisce II titolo di Serenata del corno del postiglione). Ma quando fuori programma, a scopo d'esibizione delle opposte e mirabili attitudini dell'orchestra si é proceduto all'esecuzione dello squisito ma lunghissimo Intermezzo della Rosamunda di Schubert e alla brillante ouverture delVItaliana in Algeri (che In un programma cosi unitario ci slavano come I cavoli a merenda), allora si è dovuto concludere con amarezza che a volte anche i grandi hanno Idee ben strane sul rispetto dovuto alla musica. Massimo Mila L'orchestra diretta da Abbado in un momento del concerto: a sinistra Lucia Valentini Terrani

Luoghi citati: Algeri, Italia, Praga, Torino, Vienna