C'era una volta il Lied Prey canta e racconta di Massimo Mila

C'era una volta il Lied Prey canta e racconta A Settembre Musica il «Viaggio cTinverno» C'era una volta il Lied Prey canta e racconta TORINO — (Straordinaria, coincidenza quella che ha prrmcK.so di ascoltare In due serate consecutive FischerDleskau a Slrcsa e Hermann Prcy a Torino, per Settembre Musica, dot I due ma.-.slml baritoni tedeschi, grundl Interpreti teatrali entrambi (di Prcy al ricorda la iiiaKiilUca Inlcrpretarione di Wolfram nel recente Ta7i7i/i<)ujer Ilorentlno). e IneKuaKlIablll maestri dell'arte llederlsllca Berlinesi entrambi, quattro anni di dlderenrji nell'eia: e qui si (erma II discorso, che ni:ni prelesa di contronlo sarebbe dellranle. Prey ha cantato tutti d'un fiali., senza Interruzione. I venllquallro Licder del Viapplo dlnwrno. e si capisce subito perche abbia latto cosi Naturalmente si scopre l'àrqua calda ricordando che la Wtntcrreisc e un «ciclo* di Lledcr, non un mazzetto antologico di belle canzoni, ma come la canta Prey ti fu accorgere die e il ciclo più -ciclo* di tulli, prillili, più che Die sellane Mullerin Ossia. Prey ne accentua al massimo II curatlere narrativo, di novella In versi Comincia con un tono di stanchezza trasognala, uniforme, come di chi e attonito |rcr un grande dolore Le lormule dell accompagnamento pianistico, benissimo disimpegnato du Helmut Dcutsch, stabiliscono a meraviglia quel tono di *c' era una volta*, che avvolge come In una bruma 11 tono del racconto, da cui si esplicano a poio a p.irn le circostanze del dolore. rare Immagini del mondo esterno Introducono talvollu una nota d' Ingannevole, ricordata (elicila — Il llgllo, soglio di primavera, la corriera postale — ma tosto 11 paesaggio s'Irrigidisce In invernali Immagini di gelo, di solitudine e di sconforto, secondo la vicenda Intcriore cosi ben delineata dal compianto Massimo Bruni nel postumo programma di sala L'Interpretazione di Prey segue questa linea narrativa affrontando coraggiosamente In principio perfino 11 rischio d'una certa monotonia, affinchè tanto più crude risultino |>ol le stilettale della desolazione che a ikko a poco Invade tutto l'orizzonte. Ovvio che con una simile concezione l'artista abbia cantato Il ciclo lutto di seguito, sebbene esso sia diviso In due parti, anche nel lempl di composizione, separati di circa sei mesi nell'ultimo anno di vita di Bchubcrl. e ovvio che non abbia concesso nessun numero fuori programma, nonostante gli applausi Insistenti che l'hanno richiamato più volle. Insieme col planlslu. assai bravo anche lui a sollollneare 11 tono di racconto col soffice timbro dello ..staccato, schubertlann nell'Incredibile ix-rslstcnzu di accordi ribattuti Molto op|K>rtunamente 11 programma di sala recava leslo e traduzione delle ventiquattro canzoni, per ovviare In qualche modo a quell'handlca;i che e la ragione prima dello scarso seguito che hanno Ira noi I concerti lledcrlstlcl I impossibilità, per chi non sia padronissimo della lingua tedesca, di percepire nella sua Interezza quel tutto unico di musica e poesia che e 11 Ued Ma ahimè! In Italia a differenza di quanto avviene In altri Paesi musicalmente civili, come la Oermanla e l'Austria. I concerti si tengono al buio, come gli spettacoli di cinematografo, per un malinteso bisogno di raccoglimento. Massimo Mila

Persone citate: Helmut Dcutsch, Hermann Prcy, Massimo Bruni, Prey

Luoghi citati: Austria, Italia, Torino