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Venezia, l'erotic hospital ha chiuso prima di aprire Permesso revocato dal Comune alla festa-provocazione Venezia, l'erotic hospital ha chiuso prima di aprire DAL NOSTRO CORRISPONOCNTt VENEZIA — .Mente tesso in Laguna-: e il SUCCO di una decisione della giunta comunale di Venezia con In testa 11 sindaco, on. Mario Rigo, che ha detto no all'.erode hospital- ideato dalla stilista Fiorella Mancini. La festa-provocazione, carica di mille significati e di cento proponimenti, in programma nell'Isola di Sacca Sesso la, a due passi dalla Oludecca. e stata •tagliata, con un laconico comunicato. Con due righe striminzite, emesse dopo una lunga riunione, la giunta ha revocato il permesso già concesso per la manifestazione non considerando l'isola adatta ad ospitare una Iniziativa cosi fuori dall'usuale. L'ex sanatorio resterà quindi deserto la sera del 3 settembre prossimo. Nella nota non si fa alcun cenno alle polemiche del giorni scorsi successive allo scoppio della •bomba», e che avevano avuto ripercussioni pare anche all'interno della stessa giunta comunale. L' Idea di Fiorella Mancini, al di là del titolo sensazionale e delle pose provocatorie, sembrava sorgere da una sensazione di bisogno della città lagunare. L'isola di Bacca Se ssola, e In particolare le strutture dell'ospedale pneumologlco «De Giovanni., abbandonato alcuni anni fa doveva diventare 11 punto di partenza di una «campagna' per U ripopolamento di Venezia e l'avvinto ài una nuova generazione di veneziani. Alla feste, la stilisi a aveva Invitato tutti i nomi che «contano* del bèi mondo italiano e europeo In tutto, un migliaio di persone. Ma qualcosa non è andato per 11 verso giusta forse anche a causa del titolo un po' ose dell'Incontro. Lo spettacolo, in ogni modo, sembrava assicurato: belle donne, giochi di luce, fontane colorate, uccelli tipici lagunari posti in bella mostra in stagni ricostruiti per l'occasione nel parco antistante l'ospedale. Contro l'iniziativa di Fiorella, però, si era lmme alatamente creato un ve spalo di -no. che andavano da esponenti della giunta a semplici veneziani, non tanto concordi su ciò che sembrava stare dietro a questa manife stazione. Un po' tutti ne ave vano messo In dubbio l'opportunità il più acceso critico dell'idea maturata da Fiorel la era stato U vlcesindaco Paolo Cacciari, comunista che aveva parlato di cattivo guato e di fini In qualche modo pubblicitari Per salvare Venezia — ave va detto Cacciari — non c'è bisogno di feste di questo tipo, ma di fermare l'esodo dando le case con affitti equi al veneziani Gif I Bevilacqua