Ashkenazy, la grandezza di non farsi notare

Ashkenazy, la grandezza di non farsi notare Proponendo a Torino pagine cameristiche il pianista rinuncia al protagonismo Ashkenazy, la grandezza di non farsi notare TORINO — Non capita tutti i giorni clic un grande pianista come Vladimir Ashkenasy rinunci al protagonismo del concerto solistico per presentarsi in programmi di musica da camera. Questo autentico servitore della musica, e sia detto sema retorica, sfa «.-.'«ndo nei più diversi settori del re)>ertorio: come direttore d'orchestra frequenta sempre più spesso la letteratura sinfonica, come pianista t tra i beniamini del pubblico di ogni paese e ora che ha fondato un duo con il violoncellista americano Lynn Uarrcl (occastonalmcnte allargarle in un trio con la partecipazione di luhak Periman) sta riscuotendo successi analoghi a quelli che l'hanno consacralo tra i maggiori protagonisti del concertismo internazionale. Ospiti l'altra sera, all'Auditorium, di Settembre Musica, Harrell e Ashkcnaey hanno eseguito due sonate di Ucelìitiffu (in do maggiore, op. 102 n. I e in la maggiore op. 69) e la Sonala in sol minore di Kachmaninov, traixissando felicemente da un'atmosfera tutta (ri fi in tara fa allo sfarzo concertistico del gusto mondano e salottiero che caratterizza la musica di Kachmaninov, molto amata da Ashkenazy e spesso presente nei suol programmi. In questa sonala, certamente affascinante per l'espansa contabilità delle sue melodie, t evidente l'eredità di Ctaikovski, ma se in lui l'eleganza mondana era colta e rappresentata come una dimensione reale dell'esistenza Kachmaninov la degrada, non di rado, a pura scintosi: gesti, pose, languori privi, a quanto parrebbe, di reali motivazioni. Siamo ai limiti della musica leggera- niente di più difficile, naturalmente, per l'esecutore. Ilarrcl e Ashkenazy sono stati bravissimi per equilìbrio e sobrietà di gusto. Il primo, fornito d'uno Stradivari che gli permette tutte le raffinatezze possibili di colorito sonoro, s'e imiiosto con la sua cavata fluente e pastosa, ricca di sfumature e sempre più intensa nella misura in cui la musica tendeva al cantabile. Il secondo, scontate le qua¬ lità tecniche e la sua capacità di immedesimazione espreaiva, ha colpito per quella doliche fa la grandezza d'un esecutore di musica da camera e che talvolta difetta nei soliti en lltre. la capacità, cioè, di esserci senza darlo a vedere, inserendosi nel discorso con la naturalezza di chi £ anche pronto a sparire per riemèrgere, poi. quando il .senso dW discorso lo richiede Questa fusione tra i due solisti f* sra/a la ragione principale del successo clic ha culattcrizzato la serata con applausi calorosi cui I due esecutori hanno risposto suonando fuori programma un' altra jiagina di Rachmùninov. P- KHl.

Persone citate: Ashkenazy, Harrell, Lynn Uarrcl, Vladimir Ashkenasy

Luoghi citati: Torino