Anche una mappa misteriosa nelle indagini sul «maniaco»
Anche una mappa misteriosa nelle indagini sul «maniaco» Ma Giovanni Mele dal carcere si difende: «Serviva per andare a funghi» Anche una mappa misteriosa nelle indagini sul «maniaco» FIRENZE — L'ordinanza con la quale 11 giudice Istruttore Mario Rotella aveva respinto l'istanza di scarcerazione di Oiovannl Mele, arrestato 11 25 gennaio scorso con Il cognato Piero Mucclarinl per 11 duplice delitto del 1968. Il primo attribuito al maniaco, e stata impugnata dagli avvocati Sergio Schocpfltn e Rolando Ramalll. I due legali, difensori di Mele, presenteranno fra quindici giorni la motivazione del loro ricorso al tribunale della libertà che sarà chiamato ad esprimersi sull' Istanza. -Per ora — hanno spiegato — abbiamo esaminato sommariamente l'ordinanza, ma gii questa prima lettura ci permette di dire che gli elementi addotti dal giudice istruttore non sono convincenti e non incrinano la tesi difensii<a. Naturalmente rispettiamo il ragionamento del magistrato, ma non concordiamo con il merito di quello che dice. Ora stiamo esaminando il testo in modo più approfondito per preparare la risposta completa'. Altrettanto faranno nel prossimi giorni 1 legali di Mucclarinl, accusato di concorso nel duplice omicidio del 1968, 11 primo commesso con la beretta calibro 22 che ha ucciso altre dodici volte. Secondo quanto si e appreso a Palazzo di Giustizia, nell'ordinanza del giudice Istruttore si Illustrano gli indizi che hanno portato al mandato di cattura contro Giovanni Mele e Piero Mucclarinl e poi si riesamina 11 processo del '68 che si concluse con la condanna a 14 anni di reclusione di Stefano Mele, marito della donna uccisa a Lastra a Slgna (Firenze). L'attenzione degli Inquirenti su Oiovannl Mele e Piero Mucclarinl data dagli ultimi mesi dell'83 In seguito alla testimonianza di Stefano Mele, fratello dei primo e cognato del secondo, che fino a quel momento aveva accusato del delitto Francesco Vinci, uno degli amanti della moglie. Improvvisamente l'uomo cambiò versione ed a conferme della nuova gli Inquirenti trovarono, nella comunità di Ronco all'Adige (Verona), dove Stefano Mele vive, un biglietto del fratello Oiovannl dal contenuto abbastanza sibillino. Nel messaggio, datato agosto 1982, si invitava Stefano. •conforme Natale- (ovvero secondo quanto aveva detto 11 figlio Natalino nel 1968) a fare .(/ nome di Pietro', gli si ricordava che aveva promesso .di dire la verità una volta scontata la pena- e gli si ricordava anche la .perizia battlstlca. {sic] . In effetti Natalino Mele, che era in auto con la madre Barbara Loccl e con l'amante di lei Antonio Lo Bianco quando questi furono uccisi, al carabinieri aveva parlato di uno •zio Piero o Pietro^ e gli zìi del bambino che hanno questo nome sono due, Piero Mucclarinl e Pietro Loccl, fratello di Barbara. Mentre le Indagini erano In corso si presentò agli inquirenti una donna: voleva segnalare le 'Stranezze sessuali e non> del suo amante, che avrebbe potuto essere 11 manteco di Firenze. Fece II nome dell' uomo che sospettava, Oiovannl Mele, e consigliò anche gli Inquirenti di andare a frugare nella sua auto, una Fiat 128. Da questa perquisizione, da quella compiuta a 8candlccl nella casa di Mele e da Indagini a Castiglione delle Stlvlere (Mantova), dove l'uomo aveva lavorato fino all'ottobre 1983. saltarono fuori elementi giudicati molto Interessanti: un'agenda con macchie che sembravano di sangue, un trincetto, una serie di coltelli e bisturi, una lattina di solvente, molte riviste pornografiche, un pelo di pube, una cartina disegnata a mano da Mele nella quale si Indicavano un ruscello, un dirupo, una casa colonica e quello che era chiamato .1/ punto-. Forse dove era nascosta la pistola? A casa sua. poi, gli Inquirenti cercarono a lungo anche I macabri feticci che II maniaco taglia dal corpo delle sue vittime: vennero vuotati molti vasi di funghi 30U' olio, ma senza trovare niente. Il 25 gennaio scorso, comunque. Otovanni Mele e Piero Mucclarinl vennero arrestati con l'accusa di concorso nel duplice omicidio del 1968 e vennero loro Inviate comunicazioni giudiziarie per gli altri delitti del maniaco. OH Indizi di sette mesi fa. secondo quanto si é appreso, sono gli stessi che II giudice Rotella ripropone nella sua ordinanza e che hanno fatto esprimere In modo favorevole la procura della repubblica sull'Istanza di scarcerazione per 'mancanza di indizi'. In effetti sembra che le perizie ed 1 controlli compiuti In questi mesi abbiano Inficiato quegli elementi: le macchie sull'agenda non sono di sangue. Il trincetto serviva a Mele, appassionato cercatore di funghi, per tagliarli alla base quando 11 trovava ne! bosco, 11 pelo pubico trovato è di Mele stesso, 11 .punto» segnato nella cartina Indica una fungala. Ed il biglietto mandato a Stefano Mele, secondo gli avvocati difensori di Oiovannl, e un Invito a dire la verità . nlent'altro. (Ansa)
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