Gli scienziati Usa e Urss discordi anche sull'« inverno nucleare » di Piero Bianucci

Gli scienziati Usa e Urss discordi anche suir« inverno nucleare » Discusse ad Erice le conseguenze di una guerra atomica mondiale Gli scienziati Usa e Urss discordi anche suir« inverno nucleare » 1 sovietici: la polvere sollevata dallo scoppio delle bombe farebbe abbassare la temperatura, in 40 giorni, di 40° • Gli americani: no, solo di 12° ■ Cosa succederebbe in Italia - Un telegramma-proposta di Andreotti sul disarmo DAL NOSTRO INVIATO ERICE — Oli sccnzlatl Interrogano I supercomputers per sapere che cosa succederebbe nel caso di una guerra iltonlini generalizzata. Ma I computerà danno risposte ambigue, sono come una Sibilla a circuiti integrati. Non solo. I computers sovietici descrivono uno scenarlo del • day after», Il giorno dopo, diverso da quello tracciato dal computers americani, come se anche l'elettronica avesse una Ideologia. Ieri a Erlce. al Centro di cultura Majorana. Il confronto tra scienziati americani e sovietici si è concentrato sulle rispettive simulazioni di una terza guerra mondiale senza che sia emersa un'accettabile concordanza delle due versioni. E. tuttavia, con un telegramma al direttore del Centro Majorana, il fisico Antonino Zichichi. 11 ministro degli Esteri. Giulio Andreotti. ha proposto una consultazione del ricercatori delle superpotenze In vista di una riapertura delle trattative per 11 disarmo. • Vorrei proporre una tesi per sbloccare le difficoltà che ostacolano i negoziati — scrive Andreotti —. Penso che se il controllo degli armamenti si affidasse ad una commissione di autentici scienziati, appartenenti ai maggiori Paesi, sema ostracismi e discriminazioni, apriremmo una nuova era di mutua fiducia*. L'Ipotesi fatta nelle più recenti simulazioni al computer riguarda un conflitto nucleare nel quale le superpotenze si scambino testale atomiche per 5000 megaton, cioè un terzo del potenziale custodito attualmente negli arsenali. Fino a due anni fa le simulazioni non tenevano conto delle polveri e del fumo sollevati nell'atmosfera dalle esplosioni. Lo scenario del • giorno dopo» era quello di un pianeta arroventato, senza lo strato di ozono che ci protegge dai raggi ultravioletti del Sole. Invece. Immettendo nel computers parametri più completi, si scopre che le polveri, formando una enorme nube stabile nell'alta atmosfera, oscurerebbero il Sole sino a farlo Impallidire. Il pianeta sarebbe allora Immerso anche a mezzogiorno nella luce lattiginosa di un plenilunio e in poche settimane 1 superstiti si trovereb- boro in pieno «inverno nucleare .. una specie di Improvvisa èra glaciale. Su questo scenario, però, non c'è accordo. Le previsioni più pessimistiche sono quelle sovietiche. Nella sua relazione. Vladimir Aleksandrov. direttore del Centro di calcolo della sezione climatologia dell'Accademia delle Scienze di Mosca, ha spiegato che 40 giorni dopo il conflitto la temperatura si abbasserebbe di 40-50' In Unione Sovietica e di 20 negli stati Uniti. Robert Cess. specialista In fisica dell'atmosfera all'Università statale di New York, ha invece parlato di un abbassamento globale della temperatura della Terra Intorno a 12°. Ancora più cauti sono 1 calcoli di Joseph Knox, del «Lawrence Ltvermore La bora tory, e c'è addirittura un gruppo di ricercatori che non crede affatto air.inverno nucleare- e lo liquida come un'Invenzione della propaganda sovietica. •In realti — spiega Enzo Boschi, presidente dell'Istituto nazionale di geoflsica del Cnr — non i chiaro quanta polvere un conflitto nucleare potrebbe immettere nell'atmosfera, e l'incertezza di questi parametri rende dubbio qualsiasi risultato delle simulazioni.. In sala c'è anche 11 maggior esperto Italiano del settore, 11 professor Ouldo Visconti, dell'Istituto di fisica dell'Università dell'Aquila, .il difetto di queste previsioni — spi*gtf"| Visconti — sta nel modelli climatici scelti per impostare le simulazioni, lo credo che funzionerebbero meglio i modelli meteorologici per le previsioni a medio e lungo termine messi a punto al Centro dt meteorologia europeo di Readtng. in Inghilterra. Tra l'altro, cosi potremmo avere una nostra versione dell'inverno nucleare, da confrontare con le simulazioni sovietiche e americane'. E l'Italia? Che succederebbe da noi in caso di attacco nucleare? I dati non sono Incoraggianti. Facciamo l'Ipotesi che vengano attaccati I 54 più Importanti obeltlvl militari della penisola. Per gli effetti primari morirebbero 4 'milioni 300 mila persone. Per gli effetti secondari I morti sarebbero 7 milioni 700 mila. ■Effetti primari e secondati coinvolgerebbero 114 mila kmq. cioè più dt un terzo del territorio Italiano. A fronte di questo rischio, le difese per la popolazione sono quasi Inesistenti. ./n /falla — dice Luigi voi) Melilem, esperto di protezione civile — esistono appena 2000 posti in rifugi antinucleari, contro i 4 milioni 900 mila della Svizzera'. A questo punto per gli italiani 1 dubbi sull'inverno nucleare diventano platonici. Probabilmente non arriveremmo neppure a vedere l'autunno. Piero Bianucci

Luoghi citati: Aquila, Erice, Inghilterra, Italia, Mosca, New York, Unione Sovietica, Urss, Usa