Sono in libertà tre imputati per il crack dell'Ambrosiano

Sono in libertà tre imputati per il crack dell'Ambrosiano A Milano, per la nuova legge sulla custodia cautelare Sono in libertà tre imputati per il crack dell'Ambrosiano Sono leeoni, Costa e Botta, già dirigenti dell'ufficio esteri dell'istituto di credito , MILANO — Tre dirigenti del vecchio Banco Ambrosiano, imputati per concorso nella bancarotta fraudolenta dell'istituto milanese, tornatilo In liberta per effetto della 'legge 398. quella che detta nuovi termini sulla custodia cautelare. Si tratta di Filippo Leoni. Carlo Luigi Costa e Giacomo Botta, già dirigenti dell'Ufficio estero dell'Ambrosiano e, rispettivamente, presidente, vice presidente e consigliere del Banco Andino, uno degli istituti che, secondo la ricostruzione del giudici, avrebbe svolto un 'ruolo decisivo nel crack della banca guidala da Roberto Calvi. 1 tre imputali erano finora sottoposti al regime degli arresti dlmlciliarl. E' slato lo stesso ufficio Istruzione del tribunale di Milano a procedere d'ufficio perche al tre Imputati venisse applicato il regime previsto dalla nuova normativa; dopo il parere favorevole alla .scarcerarlo n e della Procura, trasmesso nel¬ la serata di lunedi, il giudice Renato Bricchetti, che segue l'Istruttoria sulla vicenda dell'Ambrosiano, ha ieri disposto Il provvedimento. Dopo la scarcerazione di Bruno Tassati Din. liberato nella giornata di sabato, altri protagonisti del crack tornano cosi In liberta. A disposizione della magistratura re- stano solo Roberto Rosone, ex vice presidente del Banco Ambrosiano, e Flavio Carboni. Tutti e due. però, sono attualmente agli arresti domiciliari. Le contestazioni della magistratura nei confronti di Leoni, Botta e Costa sono legate alte posizioni ricoperte dal tre imputati nel Banco Andino. Attraverso l'istituto di credito latino-americano sarebbero infatti passati 133 milioni di dollari provenienti dal Banco Ambrosiano di Milano e destinati alla Banca Rothschlld di Zurigo. Secondo la ricostruzione del giudici milanesi i dollari sarebbero passati attraverso la Bcllatrlx (una tteilc società coperte dalle lettere di patronage rilasciate dallo Ior) per poi essere versati in due conti correnti aperti presso l'azienda di credito svizzeri. Un versamento, per l'Importo di 90 milioni di dollari, sarebbe stato effettuato presso 11 conto denominato Zlrka mentre un altro, di 43 milioni di dol¬ lari, sarebbe Unito sul conto Intestato Recioto. I due versamenti ..olio avvenuti rispettivamente nel febbraio e nell'aprile 1981. epoca che corrls|>onde a quella delle trattative |>er la cessione del 40 jier cento del titoli del gruppo Rizzoli-Corriere della Sera dall'editore Angelo Rizzoli alla Centrale Finanziaria, controllala dal Banco Ambrosiano. DI qui l'interesse dei magistrati per 11 ruolo ricoperto dai tre alti dirigenti del Banco Ambrosiano che, oltre alle cariche svolte all'interno dell'istituto milanese (Leoni era il responsabile dell'ufficio estero e Botta e Costa erano i suoi vice) e nel Banco Andino di Lima, potevano vantare anche incarichi di vertice all'Interno di altre consociale estere dell'impero di Roberto Calvi, come il Banco Cornerdal de Manata, altro istituto dt credilo coinvolto nelle partite di giro all'origine del crack della banca di via Clerici, u. b.

Luoghi citati: Lima, Milano, Zurigo