Reagan al vento di Dallas di Ennio Caretto

Reagan al vento di Dallas La Convention repubblicana aperta all'insegna delP«incoronazione» Reagan al vento di Dallas Il Presidente arriva domani, in tempo per l'acclamazione alla ricandidatura - Reagan e Bush promettono liberismo in economia, forza in politica estera (riarmo), smantellamento graduale dello Stato assistenziale e dei movimenti di riforma - La piattaforma elettorale del partito repubblicano, preparata da deputati ultraconservatori, appare ancora più dura DAL NOSTRO INVIATO DALLAS — Lo slorian è: •Altri quattro anni» e la |iopoìarii ti di questo Presidente al quale l'America perdona anche le gaffa più Inquietanti, il ruzzolone di Oeraldinc Perraro e del partito democratico, la tendenza conservatrice dell'elettorato gli conferiscono Il sapore di una prof i-zia. Da Ieri I repubblicani sono riuniti a Dallas per incoronare Reagan e il suo delfino Bush e fornire un'immagine di unità ed efficienza In stridente contrasto con la Coni■rntiim democratica di San Francisco, il mese scorso. Il loro compito è relativamente facile: nel sondaggi d' opinione la gente dice di stare meglio che nel 1080 al tramonto infelice di Carter, di preferire Reagan a Mondale por il 12-16 per cento dei voti, e Ignora il gelido confronto con l'Urss, la crisi centroamericana, l'incognita nucleare. All'interno i dissensi sono scarsi e deboli: più che alla politica pura attengono alle questioni civili, Il ruolo dell' istruzione e delle grandi corporations. il pareggio del bilancio dello Slato. All'esterno, la prolesta e disorganizzata e frammentarla: e quasi ad Irriderla gli organizzatori hanno cretto intorno al Palazzo del congresso una rete metallica, trasformandolo in quella •roccaforte del prtvtlc- ala. (Temine-iata con passione da Mario Cuomo, il governatore italo-americano di New York. Reagan, che arriverà domani, In tempo per la nomina per acclamazione (dei 2335 delegati, uno solo, una donna significativamente, non gli ha ancora detto si) e Bush, che e già presente, hanno definito le elezioni di novembre una scelta tra il futuro e il passato, la fiducia e ìa dispe¬ razione, il benessere e il disagio, la vittoria e la sconfitta. Essi descrivono Mondale e la Ferraro come I personaggi di Ieri, I candidati -del giorno del giudizio-. Offrono una ricetta semplice: liberismo in economia, forza in politica estera, potenza militare, con dò che ne deriva, lo smantellamento graduale del Wclfarc State e dei movimenti di riforma, dall'integrazione razziale al femminismo. I due leaders si richiamano in tal modo alle tradizioni dei pionieri e all'etica calvinista del lavoro, chiudendo II capitolo delle nuove frontiere kennedyane. Paradossalmente, la piattaforma elettorale del congresso è ancora piò rigida del programma reaganiano. e qui sorge una contraddizione In termini tra il partito e 1 suol due leaders. Elaborata dai giovani leoni della conservazione. I deputati Jack Kcmp e Ncwt Oiugrlch, con 1' occhio puntato già sull'88, essa soffoca gli ultimi aneliti centristi del repubblicani. Per la prima volta in 44 anni non parla dell'emancipazione della donna: condanna 1' aborto che pure fu una riforma nlxonlana: propugna I' abolizione dell'imposta progressiva sul reddito e l'assunzione del poteri della Riserva Federale da parte del governo. Descrive l'Urss In termini demoniaci, pur senza nominarla, richiama l'Euiopu al rispetto degli impegni presi nell'Alleanza Atlantica, ed esaspera 11 confronto con Cuba e il Nicaragua. E' la piattaforma più a destra dalla fine della guerra, e fa apparire Reagan e Bush due moderati. A causa sua. nel momento del massimo fulgore, i repubblicani rischiano di perdere l'appuntamento con la storia. La Convention promette di segnare un trionfo personale del Presidente e del Vicepresidente, ma anche 11 distacco del partito dal problemi veri e dalle Istanze di fondo del Paese. Nel tradizionale panorama centrista degli Stali Uniti, e una svolta che odora di suicidio. Cosi consapevoli della dicotomia sono 1 reaganauti che dietro le quinte hanno compiuto uno sforzo poderoso l>cr conferire alla piattaforma elettorale una parvenza di equilibrio. A nome del Presidente, il senatore del Ncvada Lugar, Il suo migliore amico, ha precisato che essa non vincola 11 governo. Nel tentativo di non perdere l'appoggio delle minoranze più importanti, il segretario del partilo Fahrenkoph ha posto In primo plano le donne — I' ambasciatrice all'Onu Kirkpatrlck. il ministro della Sanità Heckler, gli Ispanoamericani e la tesoriera dello Stato del Texas, Orlega — affidando loro i principali discorsi inaugurali. E la Casa Bianca ha preso le distanze dagli estremisti come Falwell. il predicatore della maggioranza morale, e la Schaffly. la fondatrice dei gruppi antifemministi, che hanno dominato la vigilia dei lavori, additando il «numero ire. del repubblicani nel capo del Senato. Baker, chiamato anch'cgll ieri alla ribalta. Ennio Caretto Dallns (Texas). Un ritrailo di Reagan (mosaico di fagioli colorali dell'artista Peter Rocha) viene portalo verso il Convention Center, dove si svolgerà l'assise del partilo repubblicano