Caccia: una calamità per gli agricoltori

Caccia: una calamità per gli agricoltori Caccia: una calamità per gli agricoltori lina fiumana di cacciatori si sta riversando nelle campagne dando vita, in alcuni casi, ai consueti attriti tra chi di campagna vive e chi in campagna va a divenirti. Sono rapporti Jifficili, che vanno risolti con la reciproca comprensione, radicati, tra l'altro, nel tatto che molte volle il mondo agricolo subisce gli «allacciti» del mondo senatorio: ciò anche per una normativa che non tutela i produttori agricoli. In Italia la densità dei cacciatori e elevata: si calcola che questi siano poco meno di 2 milioni, c cioè un cacciatore ogni 15 ettari di superficie agraria-forestale, ovvero uno ogni 6 ettari di bosco c coltivazioni permanenti Questa massa si muove su un territorio che ha un'agricoltura concentrata su una superficie agraria esigua di circa 17 milioni di ettari, sui quali vengono, per la massima parte, praticate coltivazioni intensive. L'esigenza, non più diffe¬ ribile, t quella di individuare zone di valorizzazione faunistica che non compromettano la produzione agricola Ma ceco, in sintesi, le esigenze dell'economia verde, senza le quali non si potrà arrivare a un accordo: • priorità dell'attività 'agricola su quella venatoria, con divieto assoluto di caccia sulla maggior parte dei terreni coltivati; • funzione attisa dell'imprenditore agricolo nella gestione e salvaguardia del patrimonio faunistico; • necessità di considerare la fauna come risorsa nani- rale rinnovabile, capace di produrre reddito per i produttori agricoli; • possibilità di realizzare allevamenti faunistici — da considerarsi come attività agricola — nei territori cosiddetti «marginali»; • afflusso controllato dei cacciatori, commisurato alle reali potenzialità del territorio e della fauna; • effettiva parità di rappresentanza tra agricoltori e cacciatori negli organi di gestione sociale; • norme più ampie di tutela e meno onerose per la realizzazione delle recinzioni che delimitano i fondi Se l'intendimento che costituirà la base del futuro accordo sarà la convivenza tra le esigenze della produzione agricolo-alimcntarc e quelle dei cacciatori, non bisognerà comunque dimenticare il contributo ed il ruolo del mondo agricolo, senza il quale non sarà possibile ripristinare o mantenere ambienti adatti alla selvaggina. Bruno Pustcrla

Persone citate: Bruno Pustcrla

Luoghi citati: Italia