Il Celeste Impero di Bernardo Valli

Il Celeste Impero Il Celeste Impero (Segue dalla V pagina) nantc. Negli anni della .rivoluzione culturale- si arrivò a dire che lo sviluppo economico sarebbe avvenuto comunque, anche senza un processo di accumulazione, sotto la spinta degli Incentivi morali. Le teorie marxiste e capitalistiche venivano in sostanza ^beffeggiate, con formule miracolistiche. Mao Tse-tung ha coperto con l'ombra del suo genio il fallimento di quel tentativo. Già prima della sua morte V economia era ritornata al posto dt comando. Il realismo riaffiorava ormai sempre piti rigoglioso nel 76 quando egli (secondo una tua battuta) • andò a vedere Dio-. Poi ha trionfato. Forte i azzardato sostenere che Mao ha cercato di staccare dalla realtà non tempre esaltante del ventesimo secolo la dna che aveva conquistato e unificato. Ma è tenta dubbio esatto affermare che Deng l'ha riportata In società. L'ha rinsavita L'ha ricondotta a considerare l problemi con pragmatismo, fecondo i criteri correnti. Deng non ha mal pensato che si potesse organizzare l'utopia. La Cine t per lui un Paese del Terzo Mondo, povero e circondato da insidie, che dei e dedicarti al proprio sviluppo e proteg¬ * gersi dalle minacce esterne Se il genio di Mao ha scatenato una rivoluzione che'non ha certo lasciato Indifferente il resto del mondo, il genio di Deng c stato quello dt banalizzare quella rivoluzione. Egli ha spento un fuoco che forse avrebbe lasciato soltanto cenere. Più di un miliardo di cinesi vivono con meno ideali e meno ossessioni, campano probabilmente meglio, con pochi sogni e pochi incubi. // foro linguaggio è decifrabile, non è più esaltante e non t più preoccupante per il resto dell'umanità. Quel che Mao ha costruito Deng lo ha normalizzato. Bernardo Valli

Persone citate: Mao