«Ho capito quanto sono forte»

«Ho capito quanto sono forte» Storie di fidanzati e di lacrime di gioia e disappunto «Ho capito quanto sono forte» «Quando ho saltato due metri alla prima prova mi sono sentita appagata — dice Sara Simeoni — e non ho più avuto voglia di vincere» - «Uno stress terribile» DAL NOSTRO inviato LOS ANGELES — h> <U01X> quei brividi per Sara, come a Montreal, a Praga, a Mosca. Chi l'avrebbe mai detto? mio no di certo — gorgheggia lei, raggiante, tra gara e premiazione, sulla stradina per l'antidoping — Una giornata come questa era l'ultimo del miei sogni. Sognare non è mal proibito. Ma la verità vera è che lo ero venuta qui senza sapere quel che valevo e con due soli obiettivi: non fare la figuraccia di cadere In qualificazione e cercare di finire fra le prime sei». Sorride, sorride, sorride, come una bambina alla prima medaglia. E come une bambine ptanpe, plance, piange, poco A»po, ju J podio,- e ancora mescola sorrisi, lacrime e perfino singhiotti meteora più tardi, davanti al giornalisti: -Con questa gara ho capito davvcro quanto sono forte. qudnWMOT potuto dare e prendere senza tutti 1 guai che dal 79 in avanti hanno cancellato la Simeoni di Praga. Quando ho saltato I due metri alla prima prova mi sono sentita tanto felice da non aver più voglia di vincere.. Ha due brlllantint alle orecchie, uno all'anulare destro, due grandi e luminosi al posto degli occhi. Non è la sola, sotto la tenda-Interviste, ad avere il groppo in gola: -SI ò ripetuto con la Meyfarth quello che mi era succes¬ so a Montreal con la Ackcrmann. Anche quando ho saltato 1,97 e poi due metri mi sono resa perfettamente conto che lei mi avrebbe comunque battuto. A 2.02, dopo li primo errore, avrei potuto passare e tenermi due prove per 12,04. Non l'ho fatto perché mi stava bene cosi. Io un'Olimpiade l'ho già vinta». Arriva, finalmente, Erminio Attaro. Lo abbraccia, con lo stesso impeto riservato ad un fotografo sul campo, dopo i due metri. Spiega, ridendo: •Avrei voluto abbracciare tutti. 8e fossimo stati in Italia sarei corsa fino alla tribuna. Qui era vietato: ho abbracciato il primo che mi * capita lo Non l'avevo mal visto e conosciuto». Le chiedono naturalmente del suo futuro: .Non voglio assolutamente pensarci, ora. Ho sofferto troppo per ion godermi In pace questa medaglia. Voglio solo stare tranquilla. Diciamo clic voglio la mamma, come una bambina uscita bene da un'avventura pericolosa. Voi non ci eroderete: questa mia quarta Olimpiade mi e costala uno stress terribile. Molto più che le precedenti. Ero In ansia. Non riuscivo più né a mangiare né a dormire». /( tendine della gamba sinistra non le ha dato problemi, in gara: .Però mi ha rovinato tutto 11 lavoro di queste ultime settimane Ero venuta qui per allenarmi, invece 11 mio primo allenamento vero 6 stala la gara di qualificazione». Aeearo conferma, esprimendo stupore: .Non so come abbia fatto. Cloe, lo so bene: l'ha fatto con quella che si chiama classe. Al 2,02 le sono mancati proprio gli ultimi due mesi di allenamenti, quelli che avremmo dovuto dedicare alle alle misure. Invece lei si è trovata davanti all'Ignoto, dopo sci. Mini In cui I due metri non 11 ha mal visti neppure In allenamento. Non poteva avere sensibilità al tempo di volo. E' slata grandissima». Domandano a Sara una dedica, magari maliziosa: «Quando si è tanto contenti, non e facile essere polemici. Però voglio dire che per alcuni e soprattutto alcune di noi non é stalo facile preparare Los Angeles nel modo migliore. La mia medaglia e certi altri onorevoli piazzamenti significano die c'é una giustizia. Chi deve capire, capisca». Scoppia di nuovo a stnghloeeare, ti riprende: «Devo proprio .smetterla con l'atletica. Alla veneranda età di trentun anni non dovrei emozionarmi a questo modo. Non so se avrei ancora la forza di fare gare come que- 8U* Gianni Menlchelll

Persone citate: Erminio Attaro, Sara Simeoni, Simeoni

Luoghi citati: Italia, Los Angeles, Montreal, Mosca, Praga