Il dramma di Mary Decker nei 3000

Il dramme di Mary Decker nei 3000 L'americana inciampa sulla Budd ed è costretta al ritiro, successo alla romena Puica Il dramme di Mary Decker nei 3000 DAL NOSTRO INVIATO LOS ANGELES — L'Intensità emotiva della gara di Sara 81meonl è stata superata solo dal dramma di Mary Decker, la due volte campionessa mondiale di Helsinki, finita fuori pista dopo essere venuta a contatto con Zola Budd, la diciottenne sudafricana da pochi mesi diventata — tra mille polemiche — cittadina britannica. li pubblico, che pure ha mostrato finora sempre grande sportività pur tifando com'è logico per gli atleti statunitensi ci è rimasto male a vedere la propria campionessa nel prato, faccia a terra, scossa dal singhiozzi. Ed ha allora cercato di individuare nella Budd la responslblle del «pasticcio, accaduto quando per assegnare la medaglia del 3000 mancavano ancora 1380 metri al traguardo. Le Immagini riproposte dalla televisione per decine di volte, da diverse angolature, non chiariscono appieno la dinamica del •contatto» che ha messo fuori causa la Decker, se non per 11 fatto che non esiste una responsabilità precisa, vuol perché la Budd ■Uva, In testa, vuol perché la Decker cercava di passare dall'Interno in un corridoio forzatamente stretto. La ■tessa giuria, emotivamente coinvolta, dopo aver affrettatamente squalificato la Budd. l'ha poi riqualificata riparando a quella che sarebbe stata un'Ingiustizia. Persa la loro protagonista, 1 tremila hanno perso anche parte del loro Interesse tanto appariva scontato nel procedere degli ultimi tre giri che la vittoria sarebbe stata di Marlclca Puica, la romena sempre pili bionda. struttura sempre più ricca di muscoli. La piccola Budd, generosa combattente, pagava la propria Inesperienza, la Sly veniva battuta com'era logico In volata. E senza troppa gloria affondava anche la Possamal, con 11 discobolo Martino insufficiente nella aua esibizione. Ma se Martino (tre, deludeva confermando scarso temperamento momenti che contano, altrettanto si duo dire di Zerbini, buon settimo (63,50) nella gara In cui il tedesco Danne berg (86.60) ha meato In fila le speranze del vari wiiklne, Powell e HJcltnes. Ed era questa un'altra delusione per chi aspettava di sentire l'inno americano, che veniva quasi contemporanea a quella per la Decker e sarebbe stata seguita poco dopo da un'altra per Mann. ■uo nel non La bellissima finale dei 3000 siepi veniva Infatti vinta dal keniota Kortr In un buon 3'u "80 davanti al francese di colore Mahmoud. A consolare gli americani ci ha pensato Benlta Filzgerald Brown vincendo 1100 hs. davanti alla britannica Strong. In 12"84. Tutto sommato però è un po' poco, perché è indubbio che gli Usa si attendevano dall'atletica ben altre soddisfazioni oltre a quelle legate al nomi di Lewis o di Moses. Cosa che, Invece, accade non molto di frequente. FIO che soddisfacente la giornata degU Italiani: la più bella sorpresa l'ha offerta Ma le razzi guadagnandosi, col nuovo primato personale (3"M"51> anche la finale del 1500. dalla quale oltre a Mei (battutosi sul suol limiti. 3"37"P6> è rimasto escluso l'australiano Hlllardt. pre¬ sentatosi con uno del migliori tempi dell'anno. Vittima di un attacco febbrile non si é invece presentato al via delle semifinali il brasiliano Cruz, Bene anche le staffette 4x400, quella femminile In finale addirittura vincendo la sua batteria con 11 primato italiano (3 32 "65) migliorato di cinque centesimi da Lombardo, Campana. Clrulll e Rossi. Tutto bene nelle eliminatorie dell'ultima giornata dell' atletica per gii azzurri. Nella staffetta 4x100 11 quartetto italiano composta da uno, Bongloml. TUtt e Mennea si è guadagnato la finale (39 -32) alle spalle della staffetta statunitense <38"44) guidata da Cari Lewis. Nelle eliminatorie del peso facile' qualificazione per Andrei (30,18) e Monte latici (20.14), entrambi alla prima prova. '' %. bar.

Luoghi citati: Helsinki, Los Angeles, Usa