II Cairo chiede aiuto all' Italia per sminare il Golfo di Suez di Alfredo Venturi
II Cairo chiede aiuto aWlfalia per sminare il Golfo di Suez Mentre un nuovo scoppio ha immobilizzato un cargo polacco II Cairo chiede aiuto aWlfalia per sminare il Golfo di Suez La richiesta formulata dal ministro degli Esteri egiziano - Dopo gli interventi statunitense, fr-meest e britannico, si riforma una «forza multinazionale» simile a quella del Libano dal,.:; P.Oinvito IL CAi.to — Proprio mentre un nu'.r,'u scoppio, U quattordicesimo di una serte uf 11r's'e che potrebbe peccare per difetto, immoblllzzava un'altra nave nel Mar Rosso, l'Egitto ha chiesto Ieri formalmente «l'aiuto e l'appoggio» dell'Italia nelle operazioni di sminamento. La richiesta l'ha formulata 11 ministro degli Esteri. Abdel Meguid. durante un Incontro con l'incaricato d'affari Italiano. Giuseppe De Mlchells. L'Italia e cosi 11 quarto Paese, dopo gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la Francia, che gli egiziani invitano a fornire uomini e mezzi per la bonifica del mare minato. Il governo del Cairo chiama dunque a soccorso una forza multinazionale che corrisponde ecattamente a quella che ha concluso pochi mesi fa la dura missione libanese. 1 La nuova esp.u>ione nel Mar Rosso rompe la breve tregua di una settimana, seguita al disastroso scoppio sotto la chiglia della petroliera liberiana Oceanie Energy. Stavolta è toccata a una nave polacca. Il cargo Josef WyblcU di 6713 tonnellate, diretto a Ocdda. Lo scoppio, segnalano le autorità marittime di Varsavia, ha bloccato la nave ma non ha aperto falle nello scafo. Non ci sono danni all'equipaggio. Una seconda nave polacca, la Leopold Staff, é accanto alla Wyblcki per assisterla. Le caratteristiche di questa nuova esplosione confermano che si tratta quasi sempre di cariche relativamente modeste. Ma si tratta anche di cariche che, scoppiando sul fondo o almeno a una certa profondita, colpiscono la chiglia sovrastante con onde d'urto che, disarticolando 1 componenti metallici, rendono inservibili molti apparati e non di rado lmmoblllzzano la na- ve. Inoltre il luogo dell'esplosione, all'Imboccatura settentrionale del Mar Rossa cioe< all'estremità meridionale del Sinai, chiude un tratto di mare, il Golfo di Suez, In cui di scoppi ne sono già stati registrati parecchi. Scoppio numero quattordici, dunque, nella serie ufficialmente registrata. Ma potrebbero essere di piti. C'è chi e incappato nella sua brava mina, ma non avendo subito danni di rilievo e potendo continuare la navigazione, io ha fatto senza denunciare l'accaduto. Perché mal? Perché non tutti 1 comandanti sono disposti ad accettare occhiate Indiscrete nella stiva: a volte 11 carico è tanto prezioso quanto Impresentabile. Le quattordici esplosioni registrate finora dall'Inizio di luglio sono avvenute nel Mar Rosso e nel Oolfo di Suez e le più meridionali al largo delle coste dello Yemen del Nord. Lo Yemen del Sud ha Invece annunciato ufficialmente che non vi sono mine nel porti e nello stretto sudycmenlti e che sono aperti senza rischio alla navigazione internazionale. Alfredo Venturi
Persone citate: Abdel Meguid, Giuseppe De Mlchells, Leopold Staff
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