La banca prestava a tassi «da amico» 6 arresti in Sicilia

la banca prestava a tassi «da amie®» 6 arresti in Sicilia Il Credito S. Giuliano (Caltagirone) la banca prestava a tassi «da amie®» 6 arresti in Sicilia CATANIA — Blitz del carabinieri alla Banca di Credito San Giuliano di Caltagirone. Su mandato di catture del giudice Istruttore di Caitanlssetta Giacomo Montaibano, sono finiti In carcere il presidente Oiuseppe DI Gregorio, 76 anni, I figli Vincenzo, direttore generale e capogruppo repubblicano al Comune, e Luigi, 38 anni; tre dipendenti, infine, dell'ufficio Ispezione della banca: Roberto Pulvlrenti, Salvatore Scollo e Roberto Al paro ne Anche questi ultimi due Impegnati politicamente, uno come consigliere comunale comunista, l'altro, democristiano, come membro del comitato di gestione dell'Unità sanitaria locale. Le accuse, per tutti, sono associazione per delinquere e malversazione. Da accertamenti compiuti prima dalla Banca d'Italia poi dalla magistrature sarebbe emerso che l'Istituto di credito concedeva prestiti a condizione di assoluto favore, senza le necessarie garanzie, favorendo una ristretta cerchia di «amici»: affaristi e piccoli Imprendilori, alcuni del quali ricercati dal carabinieri che mantengono 11 più stretto riserbo sul loro nomi. DI certo c'è solo che l'inchiesta, scattata da diversi mesi, ha ricevuto l'impulso decisivo qualche settimana fa con l'arresto a Gela. In provincia di Caltanisetta, di due impiegati della locale agenzia: Il preposto Armando DI Martino e il capo contabile Oiuseppe Gelsomini, (Sarebbero stati 1 tonnina!: del colossale giro di denaro (si parla di alcuni miliardi) scoperto attraverso testimonianze e controllo di centinaia di documenti sequestrati negli uffici dell'istituto di credito. La vicenda, come era naturale, ha messo a rumore Caltagirone, 35 mila abitanti, 60 chilometri di distanza dal capoluogo. Quella del DI Gregorio, Infatti, e una famìglia di banchieri nota in tulio il circondarlo (la Banca di Credito San Giuliano, creata una trentina di anni fa, possiede una rete di 16 filiali estesa nelle Provincie di Catania, Ragusa e Callanissetta): ricca, stimata e con ambizione di carattere politico (Vincenzo, capolista del pri, alle amministrative di giugno ebbe circa 1500 voti). Un'altre volta, in passalo, i DI Gregorio sono stati alla ribalta della cronaca: quattro anni fa, quando 11 ■ patriarca della famiglia, Giuseppe, fu rapito assieme al figlio Luigi. Il sequestro durò appena qualche ore. Riuscito a sfuggire alla sorveglianza del banditi, Luigi Di Gregorio avverti 1 carabinieri che si misero sulle tracce del malviventi, I quali, vistisi scoperti, abbandonarono il sequestrato, legato e imbavagliato dentro l'auto con la quale si erano dati alla fuga. r. ca.

Persone citate: Armando Di Martino, Luigi Di Gregorio, Salvatore Scollo

Luoghi citati: Callanissetta, Caltagirone, Catania, Ragusa, Sicilia