Le stagioni di Scroppo di Angelo Dragone

Le stagioni di Scroppo Una mostra a Torre Pellice Le stagioni di Scroppo L'esposizione d'Arte contemporanea onora il pittore che l'ha ideata nel '49 Per una volta, la mostra d'Arte contemporanea di Torre Pellice. giunta alla XXXIV edizione, ha rinuncialo all'articolato panorama di un'attualità per assumere, con un'ampia personale di Filippo Scroppo, 11 senso d' una preziosa ricapitolazione. Non più. dunque, la lesione offerta da uno Scroppo promotore e organizzatore culturale (sua fu l'Idea delle rassegne, tra le prime e più tempestivamente informate che si (ossero allora allestite In Italia), ma la presenza, in prima persona, del pittore come maestro. Titolo che doppiamente gli compete: per le qualità d'una pittura, che proficuamente coniuga la più rigorosa coerc nza con un'incalzante ricerca (ormale, come per l'effettivo magistero svolto tra l'ufficialità, del posto occupato all'Accademia Albertina (fu assistente di Casorati), e l'insegnamento privato nell'ambito del quale la discrezione e il rispetto per l'altrui personalità non gli impedirono mal di Instaurare un proficuo rapporto dialettico di cui. tra gli altri, cerbù slgnldcatlvo ricordo anche un allievo di spicco qua! è Giorgio Griffa. Nato, come si sa. a Rlesl — slcula area valdese — rimasto Incerto tra vocazione pastorale e arte, Scroppo s'era cimentato giovanissimo con la pittura. Da quelle esperienze muove la mostra che, con un centinaio di dipinti In catalogo e una ventina in più nelle sale del Collegio Valdese (rimarranno esposti sino al 2 settembre), ne documentano, per sezioni, periodi ed esperienze diverse. OH Inizi datano dal 1925, seguendo, dono II 1937. Ir ricerche di carattere espressionista a cavallo della guerra. Vengono successivamente l'adesione al Mac ('48-54), le strutture scgnlchc che, tra II '57 e 11 '70, affiorano nel contesti di carattere Informale, e il senso mentale della materica (Iguralltà propria del lungo e variegato ultimo periodo tuttora niierto nella sua più feconda creatività. L'avvio è offerto da una Valdesina (1925) ancor romanticamente vagheggiata, mentre poco più tardi la rclnterprctazlone d'una celebre testa virile di Antonello da Messina, quasi inconsciamente, passa già attra.orso 11 filtro di Cézannc. Come In altri pittori salili al Nord verso la meta degli Anni 30, forma e tavolozza riflettono anche nelle opere di Scroppo la violenta esperienza della guerra. Con l'Arte concreta la carica, pur sempre espressiva, delle nuove Immagini puntava intanto alla conquista di armoniose strutture compositive, finché nelle tempere miste, dalla meta degli Anni 50 In poi, si può dire che Scroppo abbia offerto le più (elici, originali soluzioni giocate tra immaginazione e reminiscenze (di mondi vegetali), materiche ra((lnatezzc e scgnlche eleganze: passando Intanto dalle suite degli Ideogrammi, alle acrograflchc ricerche di luci-colori. Angelo Dragone

Persone citate: Antonello Da Messina, Casorati, Filippo Scroppo, Giorgio Griffa, Incerto, Scroppo

Luoghi citati: Italia, Torre Pellice