Ombre rosse sulla Finlandia

Ombre rosse sulla Finlandia PERCHE' OGGI PESA DI PIÙ' LA LUNGA FRONTIERA CON L'URSS Ombre rosse sulla Finlandia Helsinki ha imparato a sue spese che la politica non può cambiare la geografìa • Su euromissili e equilibri strategici esponenti del governo e dell'opposizione dimostrano un ottimismo troppo unanime per non essere concertato - Si tinge di rosa la collaborazione con Mosca - Ma la tensione europea rende più precaria la neutralità finlandese - Parla il ministro degli Esteri dal nostro inviato IIKI..S1NKI — Iai tritone più Importante appresa dai finlandesi in decenni di afide r di smarrimenti e che la politica non può cambiare la geografia. Me lo confessa il segretario generale det jsartito al governo, la Sdp. Ltikaiien. Il X'iaggto da Stoccolma a Helsinki e ritorno, attraversando fra arcipelaghi il Golfo di Untino, può sembrare una dilettevole gita fra due neutralismi riusciti e siMrnsicrati Eppure pare quasi di scorgere là. subito dietro all'orizzonte, la sagoma di Leningrado, riuscita anch'essa, ma per un Ila spensierata Sjsccie in questo tnomcn to. Ia' migliaia di isolotti sono svedesi e finlandesi, però il mure clic li unisce o li divide e ormai dominio sovietico. La $uperficie grigiastra si osscri<a non più per cogliere i riflessi dei crepuscolart bagliori nordici, ma nell'oscura speranza di scorgervi Ir ombre dei fantomatici sottomarini. E' sempre stala quasi jHttetica l'insistenza con cui i finlandesi reclamai tino l'tippartenenza al proprio retroterra europeo e scandinavo, anche quando questi stentavano a riconoscerli Patetica in quanto lo sguardo al retroterra rifletteva solo Ir ansie verso quanto si trova di fronte: migliaia di chilometri di frontiera con VUrss. Frontiere che pesano di più quando quelle che dividono f Europa si fanno più marcate Proprio come succede oggi. Il momento internazionale, infatti, fa rovesciare il ragionamento di Liikanen: non potendo la politica cambiare la geografia, in quale misura e la geografia a cambiare e condizionare la politica? Im visita a Helsinki in questi tempi di tensioni e turbamenti serba una sorpresa Non solo tutti i finlandesi, di destra, di centro e di sinistra, del governo e dcll'opiiosizione, danno la stessa e unica diagnosi sulla situazione, ma si presentano anche tutti insieme come inguaribili ottimisti. L'inasprirsi dei contrasti europei richiede pure ai finlandesi di fare qualche scelta in più, dare torti e dare ragioni, almeno. Qualsiasi scelta per la Finlandia comporta ]>crò il rischio di non essere più Finlandia. Di conseguenza la migliore politica per evitare cataclismi jmlltict diventa quella di minimizzare i conflitti continentali. Trovo così finlandesi illustri come t soli al mondo a sentirsi al riparo della guerra, a essere convinti che i pericoli non sono aumentati, che le tensioni sono passeggere e gii in declino, che l'Vrss non rappresenta alcun pericolo, basta non metterla in floricolo Addirittura, il capo dello Stato Maggiore dell'Esercito, l'ammiraglio Klenbcrg, mi assicura che la situazione strategica non e sostanzialmente cambiata: «E' vero clic si notano nuovi i ri mi urlìi ni Nord, con lo s|>ostanicnto delle flotte-, in ciò non Incrina eli equilibri attorno alla Scandinavia. Sono pure supiio.slzlonl clic 1 possibili teatri di guerra si spostino dall'Europa Centrale verso II Nord-. Anche V apparizione degli euromissili cambia poco nella posizione strategica della zona: t'olerebbero forse sopra il territorio finlandese, ma la difesa nazionale può fare poco per intercettarli: -1 missili ri niangono nella sfera della politica e del rapporti tra le due superpotenze ed hanno quindi poco a che (are con la politica finlandese». Lo stesso giudizio, con le stef parole, mi t'fenc ripetuto dal pulitici e dallo stes so ministro degli Esteri. Vayrinen. L'ottimismo appare troppo unanime per non essere concertato in un popolo cosi vivo e se vogliamo coni battivo. Esiste In generale tra l finlandesi una diffusa omertà nazionale quando si tratta di tinger, di rosu i rapporti di collaborazione con VUrss. L'attuale tensione in Europa contiene poi un pericolo particolare per fa precaria neutralità della Finlandia. Mosca può prenderla come pie testo per chiedere misure di comune difesa. Infatti la visita dell'ammiraglio Cernavtn è stata già interpretata come un tentativo di forzare le posizioni di Helsinki. In Occidente circolano anche informazioni su presunte manovre militari congiunte tra Esercito finlandese e Annata sovietica. Tutto proviene da una clausola-trappola inserita astutamente da Molotov nel trattato tra i due Paesi, firmato nel 1948. Vi si prevede che la Finlandia e l'Urss (attwerso il territorio finlandese), se dilaniassero oggetto di un attacco della Germania o dei suoi alleati, si difenderebbero anche congiuntamente l.u Finlandia può chiedere aiuto e assistenza a Mosca. A questo scopo sono previste consultazioni nel caso si pros/iettassc un simile {sericolo. In una nuova interpretazione di Mosca, la Germania e attentata la Nato. E di conseguenza Gromvko propone consultazioni ogni qual volta c'è una tenstonc fra Est e Ovest. L'aveva fatto durante le due crisi di Hcrlino, anche per la crisi di Cuba. Una voltu il maresciallo Ustinov era venuto in persona dal presidente Kekkoncn per pro)iorre coordinamenti militari. L'argomento del vecchio presidente era sempre lo stesso: -Si- sbilanciate la Finlandia, allarmate la Scandinavia correndo II rischio eli trovarvi lu Nato nella Svezia. In mezzo al lialticc>- Im crisi degli euromissili era l'occasione giusta per chiedere un'altra volta slmili consultazioni. Le avvisaglie si sono avute con l'arrit<o del capo di Stato Maggiore della flotta russa. Il passo, poi, stava nella logica delle mosse sovietiche, dato che con le scorribande del sommergibili nel lialtico si erano già mes¬ se In atto pressioni verso gli scandinavi I finlandesi fnivcc fanno di tutto per spiegare che la situazione non richiede consultazioni (dato che consultarsi significa per loro già accettare un'ipoteca). Cosi il ministro Vayrinen mi dà un'interpretazione degli avvenimenti degna della migliore e più sottile diplomazia. Quando gli chiedo se consultazioni con Mosca sulla situazione strategica e richieste del genere ci sono veramente state, mi risponde die bisogna «precisare cosa significa consultazione.. Quelle previste dal trattato. Inerenti la difesa congiunta, non ci sono state. Contatti • riguardanti anche altri Paesi-, sì. ci sono stati Mi sembra di capire che infatti si sono verificate consultazioni usate dal governo di Helsinki per convincere Mosca che la situazione, euro}iea non è cosi precaria da richiedere consultazioni strategiche (o almeno che simili consultazioni renderebbero ancora più precaria la situazione) Molto finlandese pure V interpretazione che l'ammiraglio Klenberg mi dà del trattato con l'Urss: «Ci garantisce In antlcl|k> di rimanere fuori della guerra e non di coinvolgerci nei conflitti.. Anche I sommergibili sovietici acquistano nelle, acque finlandesi tinte diplomatiche. Nell'intercssarml se siano stati intercettati anche da questa parte del lialtico, ricevo risposte, per cosi dire, graduate. Il ministro degli Esteri mi dichiara che non si sono mai visti II capri di Stato Maggiore dice che si, • nota una certa attività noti meglio ili tini!.. . ma che gli sivdesi jiotrebbcro essere più precisi in proposito Un alto' funzionario, privatamente, ha infine ammesso che sottomarini sovietici circolano nell'arcipelago finlandese un po' meno che in quello .siedi-* se Un vero e proprio allarme ha regnato nella Cancelleria di Helsinki quando, non tanto tempo fa. una podvodllija Iodica si era spinta sino in fondo al Golfo di liotntu. passando per le acque finlandesi Scoperta, si appettava con ansia se per tornare avrebbe usato la stessa strada In tal caso il governo finlandese avrebbe dovuto protestare Tutti tirarono un respiro di sollievo quando il capitano del sommergibile preferì le acque svedesi per far ritorno a Leningrado. Cinque anni dopo, tanti sono passati dalla nostra inchiesta sulla • finlandizzazione», non trovo la Finlandia più fintandizzatu. anche se segni di un simile processo si scorgono in Europa tncl senso di una sensibilità aumentata verso gli interessi sovietici) Anzi, nel rampo delle scelte politiche interne, dopo un momento di tensione, è stato compiuto un passo tutt'altro che consono all' idea della finlandizzazione. Il vecchio presidente Kekkoncn era considerato come fautore e garante, per i fin-, landcsi, dell'indi/tcndcnzu. per i sovietici, del fatto che .„ Indipendenca non sarebbe .sfata usata ai danni di Mosca. Il suo ritiro per incapacità mentale ha fatto sorgere il problema: chi garantirà il proseguimento della ■linea K-?Sl temeva che Mosca potesse pretendere d'imporre una sua candidatura Infatti era Karialaincn. compagno di partito di Kekkoncn Mosca da sempre si fida più dei moderati die dei socialdemocratici. E' stata però sfidata con l'elezione proprio di un sodaldemocratico, Koivisto. con voti temerari anche della destra. Impauriti, i centristi hanno proposto al nuovo Presidente di correre ai ripari offrendo subito al Cremlino un platonico patto di amicizia. Mosca invece ha saggiamente incassato il colpo e litri fato Kolristo col masjfml onori. Sicura rbe nemmeno i personaggi possono cambiare la geografia Frane Barbieri I Helsinki. Il presidente Mutino Koiiisto, suecssore di Kekkoncn

Persone citate: Frane Barbieri, Liikanen, Molotov, Ustinov