L'esercito del lavoro nero di Antonio Di Rosa

L'esercito del lavoro nero Lucania, 25.000 braccianti reclutati dai «caporali» L'esercito del lavoro nero Undici ore al giorno di impegno nei campi per ventimila lire • Gii uomini del «caporalato» spacciano anche la droga? • L' assessore: «Nessun contributo alle aziende che promuovono il reclutamento» -1 sindacati: «Questa è un'emergenza» POTENZA — Il pulmino rompe la quiete notturna di un piccolo paese di provincia. 8'lnslnua nelle stradine del centro e. ogni tanto, si ferma davanti a un portone. Marito, moglie, figli, cugini, sono radunati in attesa della partenza. Un uomo fa segno di salire. Il bus del poveri riparte. La scena si ripete qualche centinaio di metri più avanti. Poi. tutti insieme, imboccano le "'rada che 11 conduce lontano: quattro-cinque ore di viaggio. In piena notte, sulle statali deserte che portano net campi della Lucania. Dove resteranno undici ore per raccogliere frutta e ortaggi Alla fine della giornata guadagneranno ventimila lire a testa. Il «caporale» che 11 ha reclutati otterrà dall' azienda una tangente di sette-diecimila lire: e, spesso, nelle pause della giornata, occuperà 11 tempo spacciando l'eroina. Non è un'immagine letteraria, non è la scena tratta da un film ma 11 riflesso di un fenomeno che si ripete ogni giorno. Un •esercito, di lavoratori (25.000 In Lucania, 350.000 se sommiamo alla Basilicata la Puglia, la Calabria e la Campania) viene controllato da un centinaio di .caporali.. Donne, ragazzi sotto I 14 anni, uomini di tutte le età vengono utilizzati nella raccolta dei prodotti stagionali in agricoltura. La Lucania riassume gli aspetti più negativi di questo mercato. E' 11 punto di arrivo (Metaponto, Poiiroro, U Passo del Mclfese) di braccianti reclutati dappertutto: Puglia, Calabria e Campania. I sindacati hanno deciso di passare all'offensiva. Chiedono al Governo e alla Olunta regionale di predisporre un intervento di emergenza. ./( reticolo deli-illegalità tende ad allargarsi; dice Pietro BlmonctU. segretario regionale della Cgll. -L'cikiitone contributiva ha toccato i cento miliardi all'anno. Negli ultimi tre anni il giro delle tangenti ha sfiorato t 450 miliardi L'indice di mortalità per droga, legato anche al fenomeno del caporalato, ha superato la media nazionale: il rapporto tra mortalità e abitanti è 0.4% in tutto il Paese, 0,5% in Lucania-. Regna l'Inquietudine In tutta la Regione. Persino gli studenti subiscono il ricatto del caporale. Non fanno correre rischi, sono disponibili a fare qualsiasi sacrificio pur di guadagnare sette-ottocentomila lire. Ma chi è 11 .caporale»? Chi 10 protegge? Ne esistono due tipi. Il primo non appartiene ad alcuna usoclazlone a delinquere. D'Inverno noleggia 11 camion per normali viaggi di trasporto. Nel periodi della raccolta si trasforma In •caporale'. Ma questa specie è In via di estinzione. Sul cam- | pi ce.ti paiono gli •uomini» delle organizzazioni mafiose. Il reclutamento viene gestito con metodi manageriali. -Il 60-70% è locale-, spiega Luigi Pomponio, segretario territoriale della Flsba-Clsl. .Multi caporali sono disoccupati ma non appaiono nelle hitc dell' ufficio di collocamento.. Ma la gente non reagisce? Quando 1 sindacalisti 11 Invi¬ tano a denunciare 1 reclutatoli. 1 braccianti dicono: -Se ci presentiamo alla camera del laDOro, il prossimo anno non ci chiamano. Ci conviene accettare, altrimenti salta il salario. E poi «ubiamo minacce. Intimidazioni Come possiamo difenderci?: Il fenomeno sembra irrefrenabile. Basta un dato per capire cosa avviene In Lucania: all'ufficio di collocamento, nell'arco di un anno, si è iscritto 11 50% In meno di lavoratori. Nessuna illusione: non hanno trovato una occupazione. 81 affidano al «caporale». Dice Pomponio: .// lavoro nero favorisce le attende. Denunciano dieci giornate lavorative per un operaio, in realtà ne ottengono trenta-. Il meccanismo e semplice. Tante società, piccole e me- die, affittano in primavera dal 15 al 50 ettari di terreno. Altre. Invece, acquistano 11 prodotto sulla pianta Poi si rivolgono al «caporali» per reclutare la manodopera. Cosi si assiste a una doppia Immigratone.' dai paesi delle regioni limitrofe e dal centri interni della Lucania verso 1 campi. Che fare? Il sindacato ha chiesto e ottenuto dalla Regione la legalizzazione del trasporto. Racconta Simonetti: -Qualche giorno fa ho visto un pulmino regionale che lasciava i lavoratori a quattro chilometri dall'abitato. I caporali li portano davanti ali abitazione. Se non cambiamo la situazione, il fenomeno i destinato a svilupparsi-. Cgll. Clsl e UH chiedono anche un coordinamento Interregionale per affrontare Il problema. La Regione, guidata da un quadripartito dcpsl-prl-psdl, ha proposte operative già pronte. - Vogliamo favorire la nascita di cooperative di lavoro gestite dal sindacato., dice l'assessore alla formazione del personale Michele Cascino, socialista. .Solo cosi questa attività potrà essere legittimata. Ma per colpire al cuore il capora lato sono necessarie altre decisioni. Innanzitutto dovremo negare le provvidente regionali alle attende che promuovono Il fenomeno. Niente contributi a fondo perduto, niente mutui per il miglioramento fondiario. Sarebbe un deterrente di grande rilievo. Altrimenti il caporalato sarà la breccia attraverso cui passeranno altre fonne di degenerazione- Antonio Di Rosa

Persone citate: Donne, Luigi Pomponio, Michele Cascino, Pietro Blmonctu, Simonetti