Gross, un tris mancato

Gross, un tris mancato Gross, un tris mancato l/albatros mondiale e oro nei 100 delfino, ma battuto da Hayes nella 4x200 si DAI NOSTRO INVIATO LOS ANGELES — Se il corto circuito psichico che ha mandato in tilt Franceschi non ha fatto saltare le valvole dei televisori rimasti invano accesi in attesa della medaglia di Long John, anche t telesitettatori italiani avranno }H>tuto assistere a quella esaltante esibizione di •nuoto s,*cttac:>lo~ che t stata la finale olimpica della 4x200 stile libero Fedro Fabio Morales. il ventenne cubano-statunitense, aveva apiiena finito di ripetere che •therc's no way lo beat Michael Gross. non c'e modo di battere Michael Or^ss» nella conlciciua-slaiiipa 4Ìei medaglia ti del 100 delfino. Anche sulla distanza corta l'albatrns aveva colpito, volando sull'acqua in 53"07 e togliendo a Morales. splendido pure lui. oro e primato mondiale Morales aveva appena finito di jiarlare: ed ecco che subito l'imbattibile veniva battuto. Non era. a sconfiggerlo, un singolo avversario. Non era nemmeno una staffetta Era un'intera piscina, forse un intero Faese. Se migliaia, milioni di iHK'i. di respiri, di menti concentrate possono spostare un oggetto di qualche centimetro, ieri un -oggetto- di nome llruce Hayes. 160 libbre di staffettista Usa, sono state sospinte dal tifo di tutta l'America avanti di una siianna. l'orso il muro d'arrivo detta 4x200: quanto è bastato per infliggere a Cross, per 4/100. la prima sconfitta nei Giochi. La gara, dopo tre frazioni. jHireva segnata. Fer tre i>ottc (con Heath l'48"67. con Imtson 149 "01. con Float l'49"60) gli americani avellano tentato di scrollarsi di dosso i tedeschi, per mettere Gross in eondlelonl di non nuocere. Invano: Farliner (l'49"83). Korthals ll'48"74). Schowtka USO' '26) avemno freddamente replicato, regalando all'albatros un facile boccone da inghiottire: Hayes con soli 56/100 di vantaggio, poco più di un metro. Detto fatto: Gross si lancia, agguanta II texano dell'Udo ai 100 metri, sembra sujierarlo ai 150. poi — apparentemente — fa il gioco del gatto e del topo, rifiata, attende lo sprint. La tribuna, che e quasi ammutolita, coglie l'attimo, si scatena. Ai 175 Gross infittisce !a bracciata. Hayes pare morto, no, ecco clic risponde, resiste, testa a lesta. ;-i>alln a spalla, le due mani protese verso il ìì^kw. diecimila mani .prulcse 'ttyàfiJl-ytvro. poi diecimila tcsfe'a quo: dare II tabellone: Usa 7'15'69 (mondia¬ le, è ovvio). West Germany 7'1S"73. L'albatros ha perso: Fl'46"89 della sua frazione non e bastato contro IT47"41 di Hayes e il prodigio della telecinesi di massa Gli Usa hanij^/atto festa anche )>cr la doppietta nei 200 si di Mary Waytc. stujienda. luminosa biondina con lentiggini. 19 anni, nordica dello Stato di Washington, e Cinthya -Slppy- Woodhead. californiana. Il resto della seconde giornata è stato targato Canada, con liaumann e la ranista Anne Ottenbrite. 18 anni, che sembra liaumann al femminile c ha vinto i 200 rana solo perché e difficile per chi nuota a rana tener testa a chi nuota a delfino: la Ottenbrite esegue un colpo di gambe allinsù. a piedi uniti, ondulando il bacino, che con la rana non ha nulla a die fare. Così ha fatto fuori la favorita giapponesina Nagasaki, quarta scoppiando nel finale, l'americana Kapp e la piccola, inconcepibile belga quindicenne Ingrid lA-mpcreur, che lunedi mattina aveva un primato ]>crsonalc di 2'38" e poche ore dopo si è ritrovata con sette secondi in meno e una medaglia in più Miracoli che sembrano sconosciuti agli azzurri Fra le amarezze, la sola nottua lieta di un altro record italiano della solita, modesta, brava Silvia Ferst, nona (ctoe -consolatton champion.. dicono qui/ net 200 si in 2'03"17. Un po'pochino. k- mi'n.

Luoghi citati: America, Canada, Los Angeles, Nagasaki, Usa, Washington