Chi fermerà i predatori dell'Argentario? di Francesco Santini

Chi fermerà i predatori dell'Argentario? VILLE FUORILEGGE, BOSCHI TAGLIATI: 1 RETROSCENA DELL'ULTIMO ASSALTO Chi fermerà i predatori dell'Argentario? DAC NOSTRO INVIATO MONTE ARGENTARIO — Superato lo scempio di Poggio Perluso, tra la Peniglia e Cala Galera, il bosco si ricompone verso levante, ma subito torna a spezzarsi in direzione di Partemi. E' qui, nel cuore verde dell'Argentarlo, che avanza l'ultima impresa dell'abuso: 24 edifici fuorilegge emersi d'Improvviso l'anno scorso negli spazi sterrati, sottratti all'equilibrio delicatissimo del promontorio. I lecci, 1 frassini, le arbat rollo sono stati tagliati. Hanno spazzato un angolo incantevole di macchia mediterranea per lasciare spazio al blocchi di tufo e di cemento precompresso. Ventiquattro*] case, ancora non intonacate, che dovevano andare a terra sotto i colpi di una benna, nuche sono ancora in piedi, al termine della stradetta di Spaccamontagna che s'arrampica verso il centro, superata, sulla sinistra, la fattoria dell'Aquilino. I Golii hanno costruito due plani. 1 Donati si sono accon tentati di uno. Lo stesso ha fatto la proprietaria della PoBada, un ristorante che è a valle, alle Terre Rosse. Marco Bucci Casari ha. secondo 1 tecnici del Comune, raddoppiato la cubatura, mentre, sul pianoro del Cocomero, gli stessi tecnici non sanno spiegare a quale parente del geometra Angelo Feroci sia intestato il caseggiato del tutto abusivo emerso, per incanto e senza concessione, nel verde E lo scempio continua, salendo In direzione della croce dei frati Passionisi! che do¬ mina il colle. Piccole case, prefabbricale, villette misere di legno e di tufo. E più avanti, nello slargo che s'apre sotto la fattoria diroccata, una roulotte, una tenda e un pollalo denunciano, accanto a un cumulo di mattoni forati,1 le intenzioni del proprietario che ha recintalo tremila metri di bosco. I massacratori della macchia mediterranea dovevano essere bloccati dalle ruspe di una cooperativa di Follonica, ma la vicenda comunale, tormentata e densa di ambiguità, è riuscita a bloccare la battaglia di chi, all'Argentario, si opponeva all'ultimo agguato del cemento. Susanna Agnelli e stata costretta alle dimissioni. Amareggiata, Ita lasciato la carica di sindaco che per dieci anni l'aveva vista in prima fila nella difesa del promontorio. Oli abusivi dell'Argentarlo hanno vinto: l'Iter delle demolizioni che pure doveva scattare a metà giugno si è (orinato. Il Consiglio comunale, con una presa di posi-,] zlonc improvvisa del democristiani, ha bocciato la delibera della giunta che dava il via alle ruspe. Repubblicani e democristiani si sono divisi. Detcrminati 1 primi agli ab-'| battimenti, decisi i secondi, con I rinvìi, ad attendere, anche per quest'angolo clic era del cinghiali, gli effetti dissacranti della sanatoria edilizia. Divisa la giunta, insorgono 1 socialisti con un loro consigliere, 11 capogruppo De Angclls, che accusa l'amministrazione di ritardi nel plano regolatore. E gli altri si raccordano al capogruppo. Lancia accuse anche il consigliere Annibale Rossi. Protesta proprio lui che ha abbandonato i repubblicani per il gruppo socialista quando si e accorto che 11 nuovo plano regolatore sacrificava un suo terreno nella zona alta di Santo Stefano, alla Grotta. Municipalismi, piccole falde, risentimenti. Andrea Carandlnl. archeologo di nome, tra 1 difensori più distaccati dell'Argentarle?, dice con rassegnazione: .Oli abusi fioriscono sotto i miei occhi In una notte: per la prima volta la legge, con gli abbattimenti, sarebbe stata applicata. Invece tutto è fallito.. Dall'Isola Rossa teme •la grande ammucchiata., «fi nuovo arrembaggio., .l'ultimo assalto.. .Susanna Agnelli, afferma Carandlnl, era riuscita a contenere la proliferazione, a frenare i nuot'f appetiti. Adetto chissà che cosa vedremo ancora: Dopo gl'Incendi degli anni passati, l'Argentarlo ha suturato le piaghe brune del fuoco. Dice Franco Borghlni, tra gli esponenti repubblicani più vicini all'ex sindaco: .Le fiamme, l'ultima volta, partirono con molta probabilità dalle quattrocento case del Pianane e. toccando II Mascherino, giunsero sino alle Cannelle.. Per Porto Santo Stefano, quello del Piattone è un brutto capitolo, segnato dalla legge-ponte che consenti li via al cemento nel dodici mesi a cavallo del '67 con 11 '68. All'Ufficio tecnico calcolano almeno 500 abusi in tutto l'Argentarlo. E por chi arrivi dalla terraferma, superato lo scempio speculativo di Orbctcllo, il promontorio, subito, appare in pericolo. Una lingua di terra sottilissima taglia in due la laguna. Porto Ercole e sulla sinistra: Santo«J Stefano sulla destra. Aumentano le abitazioni e ancora non si è dato il via alla costruzione del depuratore. Un miliardo e seicento milioni sono pronti nelle casse comunali, ma l'impianto resta sulla carta perché un piccolo gruppo di privati vuole allontanare la struttura dalla vista delle proprie case. Si attende 11 plano regolatore. Un iter estenuante l'ha rispedito per tre volte in Regione. Ora si è alle «controdeduzioni» e l'approvazione non dovrebbe tardare. Destina 110 mila me alle case della 167; 100 mila ad alberghi e pensioni; 120 mila alle attività artigianali e produttive. Dice Clllcral, che ha la responsabilità dell'Ufficio tecnico: •Quanto al depuratore ancora nulla: è fermo alla Marina mercantile. Ricorsi tu ricorsi e l'Argentario ha ancora gli scarichi, nel mare, dove vanno a fare il bagno l turisti.. Seimila ettari di territorio, 16 mila abitanti, 50 nula in estate, e tutto è ancora bloccato nel gioco estenuante dei rinvìi, nella miopia municipale che una volta ancora Ita vinto costringendo 11 sindaco alle dimissioni. E* U via alla febbre del cemento, ai nuovi abusi. Francesco Santini

Persone citate: Andrea Carandlnl, Annibale Rossi, Boschi Tagliati, Franco Borghlni, Marco Bucci Casari, Susanna Agnelli, Ville Fuorilegge

Luoghi citati: Follonica, Monte Argentario, Porto Santo Stefano