Volo 201 chiede istruzioni per tenerli buoni di Enzo Laganà

Volo 201 chiede istruzioni per tenerli buoni Volo 201 chiede istruzioni per tenerli buoni è stato messo perché se l'assistente fosse poi troppo occupato, si può andare a riprenderlo per farlo scaldare con l'acqua calda. 3. DECOLLI E ATTERRAGGI. I bambini sotto 1 2 anni vanno tenuti In braccio durante il decollo e l'atterraggio. E' bene non passare la cintura di sicurezza intorno al bambino. Ricordarsi che tutti 1 bambini piangono nei decolli e negli attcrraggi perché 6ono più sensibili degli adulti al cambiamento di pressione. Le loro trombe di Eustachio sono più piccole e delicate. In queste fasi sarebbe bene dar loro qualcosa da bere o da masticare, come chewlng gum. 4. TARIFFE. I bambini sotto 1 due anni pagano il 10 per cento del biglietto e non hanno diritto al posto, né alla franchigia bagaglio, sebbene le compagnie siano bene chiedere posti di prima fila dopo una paratia, come può essere quella dello schermo per 11 cinema. C'è più spazio per le gambe ed è più probabile che i vicini siano altri genitori con bambini. Ma attenzione, 11' posto in prima fila non deve essere vicino a una porta di uscita, perché in quel caso 11 personale di cabina ha l'ordine di allontanare 1 bambini. (In una eventuale emergenza, 1 piccoli rlschicreb-' bero di essere travolti). 2. PRIMI A BORDO. Genitori con bambini piccoli hanno il diritto di salire per primi ed è bene valersene. E' opportuno per poter sistemare uno o più biberon o thermos nel frigorifero, mettere in ordine le proprie cose prima degli altri nei •rack» e prendere da essi il cuscino o la coperta che servono. E' bene sapere in quale frigorifero 11 biberon . TT) RENDERE un aey\ reo con del bambini può dare un'idea di che cosa voleva dire essere lebbrosi nel XIV secolo., ha detto una nota scrittrice americana, Nora Ephron. Tuttavia ci sono oggi bambini ancora piccoli che hanno accumulato più ore di volo di Lindberg prima ancora di Imparare a camminare. Premessa Indispensabile a ogni viaggio con bambini piccoli è che le madri non si spaventino se vedono impallidire gli assistenti di volo, maschi o femmine, quando salgono sull'aereo cariche oltre che del bimbo, anche di borse, sacchi, thermos e orsacchiotti. Messa da parte ogni idea che sia un viaggio divertente, ci sono alcuni consigli che vale la pena di ricordare. 1. IL POSTO GIUSTO. Quando si prenota il volo è tolo degli agnelli, lontra, Istrice, aquila reale, gatto selvatico. Nell'itinerario va assolutamente messo qualche giorno sulla Sila Grande. Una moderna superstrada collega Paola (Tirreno) a Crotone (Jonio) attraverso tulio l'altopiano, a 1400 metri di quota, e quindi chi si trova in villeggiatura su una delle due coste non può non dedicare a queste montagne almeno uno del suol giorni di vacanza. Il centro più frequentato è senz'altro Camlgllatello, con molti alberghi sulle rive del lago Cecità. I più raffinati o gli amanti della tranquillità scelgono Invece li lago Arvo e quindi gli alberghi di Lorica (11 «Grand Hotel, ha un'ottima cucina e una meravigliosa vista). Per chi preferisce la tenda c è l'ottimo Ccampeggio Lago Arvo gestito dall'Ente di sviluppo agricolo calabrese, con la possibilità di praticare 11 surf (mentre sono per veri nordici 1 bagni, perché l'acqua è gelida). Terzo lago, più appartato, silenzioso e tranquillo, a cavallo delle province di Cosenza e Catanzaro, l'Am¬ pollino si allunga per 12 chilometri, con i monti che vi scendono a picco. Per un buon pranzo si può andare al .Brigante» oppure scendere ancora verso villaggio Bacisi (ristorante «Ragno d'Oro») <- verso villaggio Mancuso (ristorante «Albergo delle Fate»). Siamo cosi nella Sila Piccola catanzarese. Per tornare Invece alla Sila Grande (vero regno del funghi) da Camlgllatello, si sale in funivia a Monte Curdo (metri 1700) da dove si ammira tutto l'altopiano e si può far tappa di ristoro con un bel piatto di rigatoni alla perorala al Rifugio dell'Usar. Da non tralasciare, per chi ha tempo, il Parco della Fosslala o quello del Cupone. Ancora un'Indicazione per 1 naturalisti: l'antica Selva Brulla, sul tratto iniziale del Noto. In località Falllstro: ci sono 50 esemplari superstiti di pino lariceto, giganteschi, risalenti al 1430. A pochi chilometri, c'è San Giovanni In Flore — Indimenticabile 11 tragitto sul caratteristico trenino delle Calabro-Lucane — con la sua abbazia florcnsc' SCOPERTA turisticamente (e purtroppo devastala sulla costa) da una decina d'anni, la Calabria continua a restare, per I forestieri, una regione marina. Nulla di più sbagliato, invece: bastano pochi dati per dimostrarlo. A dispetto degli 800 chilometri di costa, 11 42 per cento del territorio è montano, il 49 per cento collinare e quindi solo il 9 per cento è costituito da pianure; inoltre ben 387 del 409 comuni si trovano In collina o In montagna. Se dunque monti e verde sono la nota generica, ben altri sono 1 pregi di questo estremo lembo di Appennino: natura pressoché Intatta, calda ospitalità, cucina semplice e genuina c un pizzico di avventura. Chi arriva da Nord in autostrada, il benvenuto lo riceve dal massiccio del Pollino. Soltanto al più coraggiosi o amanti della nalura è consigliabile un'escursione su per quelle impervie strade, anche se lassù la natura è ancora salva (un giorno vi sarà realizzalo un parco, ma quando?) con rari esemplari di lupo, di avvol¬ portarsi dietro fazzolettini rinfrescanti. 9. MEDICINALI. Non è male dare al bambini qualche prodotto contro 11 malessere e la nausea che a volte possono verificarsi in volo. E' consigliabile sentire il pediatra. Di solito una pillola di antistaminico li fa dormire un po' (cosa che non nuoce), evita il mal d'aria e tiene sgombre le trombe di Eustachio. 10. AIUTO!. Probabilmente la regola fondamentale di un viaggio aereo con i bambini, specialmente se lungo, è di avere per compagno un altro adulto. Se non è possibile, è bene scrutare attentamente gli altri viaggiatori per trovare un volto sufficientemente «nonno» una persona eventualmente disposta a dare una mano in caso di urgenza... Joan Gage Copyright «The New York Times ! Service» e per l'Italia «La Stampa.) no parti staccabili che si Infilino fra 1 cuscini della poltrona o sotto 11 posto del vicino, né parti taglienti. Il meglio sono 1 giocattoli di legno.E' bene chiedere i giochi-omaggio per tempo, prima che gli assistenti siano troppo presi dal lavoro di I routine. 7. ABITI. Per 1 piccoli sotto i 5 anni in un lungo volo è bene portarsi in una borsa a mano abiti di ricambio. Per presentarli bene all'arrivo è meglio cambiarli all'ultimo minuto. 8. PROORAMMA PANNOLINI. E' quasi impossibile cambiare il pannolino di un bambino nella toilette di un aereo, tranne in alcuni -747. e .DC-10» che hanno attrezzato toilettes apposite .Baby care.. Il personale di bordo, però, dovrebbe facilitare l'operazione in un luogo «conveniente, su tutti gli aerei. Essenziale •comprensive e accettino peso in più per la madre. Dopo 1 2 anni 1 bambini pagano due terzi del biglietto e hanno diritto al posto e al bagaglio. 5. ALIMENTI DI RISERVA. E' una cautela indispensabile per chi voli con bambini sotto i 10 anni che possono essere presi all'improvviso da fame incontenibile mentre passa 11 lungo periodo fra il decollo e il primo pasto a bordo. Anche quando comincia a sentirsi odorino di pranzo e le prime file Iniziano a essere servite, 11 bambino può mettersi a piangere. E' bene perciò avere qualche c osa da dargli per tenerlo buono. 6. GIOCATTOLI. Le compagnie danno sacchetti di giochi per 1 lunghi voli, ma non è male portarsi 1 giocattoli preferiti da casa. Attenzione che non abbia¬ sono salire invece in seggiovia fino ai 1600 metri del monte Scirocco e ammirare da un'altro punto di vista l'incantevole spettacolo dello Stetto di Messina. Oppure si può andare a visitare il piccolo mausoleo accanto al secolare pino dove Garibaldi si adagiò ferito dalle truppe regie al tallone destro (non già ad una gamba come indica per motivi di rima la canzonetta popolare) il 29 agosto del 1862. Un buon pasto si può avere al ristorante dell'albergo «Centrale» di Gambarlc, dove la signora Anna prepara ottimi maccheroni al ragù di capra e capretto al forno. Specialità locali si possono gustare anche al ristorante «Carbone, (a cinque chilometri) o a quello del Club alpino. Ma una cosa è raccomandabile a quanti visitano le montagne calabresi: cercare, specialmente nella Sila, un qualsiasi cascinale dove ci sia una mandria e farsi servire latticini, ricotta vergine, caciocavallo, burrini o salame, da mangiare con il pane integrale locale. del XII secolo, a ricordo dell'abate Gioacchino di dantesca memoria, la prelibata cucina dell'albergo «Florens. nota per le specialità locali, e i molti negozi di artigianato tipico. Qui come a Longobucco (più difficile però da raggiungere) si possono comprare magnifiche coperte o lenzuola tessute al telalo e ricamate a mano. Un solo giorno è sufficiente a chi si trova nella Calabria media per fare una puntata sulle Serre. Si può salire da Sovcrato o Monasterace <\\\ versante jonlco, da l'i/ Soriano o Bosarno da quello tirrenico. Una visita 0>crmessa però soltanto agli uomini) merita la Certosa di Serra San Bruno dove vive in preghiera e In Isolamento assoluto un gruppo di frati stranieri, ma la merita anche l'antica ferriera borbonica di Mongiana, a pochissima distanza da un meraviglioso e ben tenuto parco della forestale. C'è poi la Fcrdlnandea, antica residenza termale estiva del Borboni, è uno degli .edifici di piacere, più belli e suggestivi del Sud, che gode poco lontano della fonte della Mangiatorclla. Per il pranzo, farsi servire i vari piatti a base di funghi al «Kursal. diserra. Tutt'altro regno l'Aspromonte, molto più selvaggio e famoso per essere stato da sempre 11 rifugio preferito di briganti e banditi latitanti, favoriti anche dalle difficili strade di accesso. E' consigliabile salire da Reggio lungo la nazionale 183 o la provinciale di Terreti). Che cosa offre questo verde territorio al visitatore? Molto per gli amanti della natura. Basta arrivare in vetta al Montalto in auto e da lassù vedere 1 due mari contemporaneamente con il cono dell'Etna sulla costa siciliana e le Isole Eolie all'orizzonte di Nord-Ovest, per ripagarsi della fatica (meglio essere in zona all'alba per vedere sorgere il sole dallo Jonio). Si può scendere poi lungo la difficile strada del santuario di Polsi (informarsi della transitabilità) fino a San Luca, paese d'origine di Corrado Alvaro. Si incontrano gli ormai rari pastori dell'Aspromonte e si vedono le Impetuose fiumare calabresi. I più pigri pos¬ Enzo Laganà