Come gli animali prendono le decisioni

Le più recenti ricerche sulla capacità di fare scelte per la sopravvivenza Le più recenti ricerche sulla capacità di fare scelte per la sopravvivenza Come gli animali prendono le decisioni mente elevato che le bcstlo-, le resistono al massimo poche ore senza cibarsi (dalle due alle quattro ore secondo la specie). Se il digiuno si prolunga oltre questo limite, muoiono. L'equipe di Barnard ha preso 1 toporagni proprio per la gola, dando loro la possibilità'di scfe-S glicre tra pezzi piccoli o? pezzi grossi di tenebrlonidl (1 comuni «vermi, della farina) e ha osservato che i piccoli mammiferi sceglievano sempre i bocconi più grandi, ignorando completamente quelli più piccoli, per quanto abbondanti fossero. Il comportamento dei toporagni cambiava però totalmente In presenza di un possibile concorrente, un animale della stessa specie che gli sperimentatori collocavano In un contenitore traspaiente, in modo che fosse ben visibile. Ili questo caso 1 soggetti in esperimento non guardavano troppo per 11 sottile e mangiavano a più non posso tutto il mangiabile, grandi o piccoli che fossero I pezzi dei vermi di farina. Tutto 11 loro atteggiamento si face¬ va più vigile. Dedicavano minor tempo al sonno e al riposo. E inoltre si ingigantiva la loro naturale tendenza a nascondere 11 cibo. In condizioni normali, il toporagno nasconde nella sua tana pezzi commestibili al ritmo di uno o due all'ora. In quel caso Invece, di fronte a quell'apparente competitore, 6l affrettava a portare nella tana provviste alimentari a un ritmo dieci volte maggiore. Una misura precauzionale dettata evidentemente dalla vista di quel temibile concorrente che lui, ignaro delle astute manovre degli sperimentatori, non sapeva fosse prigioniero ' nel ; contenitore trasparente e- quindi del tutto innocuo. Gli studiosi di Nottingham hanhp compiuto, un esperimenti) analogo' sulle pavoncelle,osservando la maniera con cui questi uccelli catturalo le loro prede preferite, 1 vermi di terra o lombrichi. EJatoxhc 1 vermi vivono sotto terra, la pavoncslla non li può vedere né valutare 'quali siano quelli di grandezza media, i pravvivenza. Gli individui che, nell'ambito di una popolazione, sanno risolvere meglio 1 vari problemi che si trovano a dover affrontare nel corso della vita, sono quelli che hanno maggior probabilità di sopravvivere. di riprodursi e di trasmettere 1 loro geni alle generazioni successive. Lo zoologo Crlstopher Barnard, dell'Università di Nottingham, l'ha confermato in una serie di ricerche condotte dalla sua équipe sul toporagni, 1 piccoli mammiferi notoriamente cosi Ingordi che per saziare il loro smisurato appetito consumano ogni giorno una quantità di cibo supcriore al proprio peso. Il loro metabolismo è tal¬ più nutrienti, e quali Invece siano troppo grossi o troppo. piccoli. E' l'esperienza che le insegna come nei primi tre centimetri di terreno la lunghezza del lombrichi aumenti man mano che si discende in profondità e quelli di medie dimensioni che *sbWf ^ltì;'appetltosl si trovino proprio al limite del 3 centimetri, là dove arriva la lunghezza del suo becco. L'uccello, tuttavia, per evitare errori, ha spesso l'accortezza di tirar fuori le prede dal terreno, e può cosi scartare quelle che stima non abbastanza gustose o perché troppo grandi o perché troppo piccole. Al mo- • mento In cui le vede decide cosa fare. Sono di grandezza giusta? E allora se le mangia. Sono di grandezza inadeguata? In tal caso le scarta, rendendo un servigio al gabbiani che trovano i lombrichi allo scoperto, e 11 pasto bcll'e pronto. Gli animali prendono decisioni Importanti per la sopravvivenza anche durante le lotte che si scatenano tra 1 maschi per 11 possesso del territorio o delle femmine. Sono combattimenti che hematica di .lichene. più o meno affini, ma, addirittura, di un fungo e di un'alga che collaborano al comune, reciproco sostentamento per tutta la loro vita. La loro particolare biologia 11 rende adatti a colonizzare ambienti praticamente inaccessibili ad altre forme viventi e sono perciò dotati di uno spiccato pionierismo. Sembra esistano oltre 15 mila specie di licheni che vivono a tutte le latitudini e altitudini: sul ghiacciai dell'Antartide e sulle rupi delle alte montagne fino ad oltre 6000 metri di altezza; nelle tundre artiche oppure nelle steppe o sulle cortecce degli alberi nelle foreste equatoriali. Hanno un accrescimento lento, ma in compenso vita molto lunga. I licheni, come 1 batteri e 1 funghi, appartengono alle Talloflte: essi posseggono cioè un tallo, - ossia un apparato vegetativo che consiste in un corpo filiforme o nastriforme ora a contorno ovale come una foglia, ora globoso o più complesso e formato da espansioni distinte e che porta gli apparati per la riproduzione In forma di sco¬ comportano un alto costo in fatto di energia, oltre al rischio di rimanere feriti nel duelli. Ma esistono alcuni fattori che suggeriscono al contendenti quale decisione prendere, se cioè convenga o no continuare la lotta. I cervi maschi in amore, quando, si affrontano a testa bassa cozzando con fragore le corna ramificate, capiscono sin dai primi colpi quale del due sia destinato a vincere. E il perdente predestinato decide di fermarsi al momento giusto. La zooioga Jane Brockman ha studiato certe vespe che paralizzano col veleno del pungiglione i Candidi, insetti affini al grilli. Dopo averli paralizzati, ciascuna vespa 11 trasporta nella tana sotterranea in cui ha deposto le uova. Cosi, non appena sgusciate, le larve neonate trovano a loro disposizione una bella provvista di carne fresca e viva, a spese della quale potranno sfamarsi e crescere. CI sono le femmine volenterose che si danno la pena di scavarsi accuratamente il nido sotterraneo. Ma ci sono anche le scansafatiche «Vacanze guida che preferiscono utilizzare le tane fabbricate dalle compagne operose. Col risultato che spesso due vespe femmine si trovano a condividere la stessa abitazione-culla per le uova e le larve. Tutto procede regolarmente sinché le due coinqulllne, la legittima e l'intrusa, sono impegnate ' all'esterno nella caccia ai catldidl. Ma se per caso, al momento di rientrare nel nido, le due si incontrano, allora 11 duello 6 inevitabile. Tuttavia, come ha notato la Brockman, è sorprendente il fatto che lotti con maggior accanimento la femmina che ha trasportato nel nido il maggior numero di insetti paralizzati. E' escluso che 11 sappia contare, ma sta di fatto che si batte per difendere un bottino che stima appartenerle. Il bello è che l'altra si rende conto della superiorità della rivale e l'accetta, prendendo la decisione di lasciar perdere. Una decisione che prende probabilmente a malincuore ma che ritiene giusta per sopravvivere. I. Lattes Coifmann te» col naturalista

Persone citate: Barnard, Brockman, Jane Brockman, Lattes Coifmann

Luoghi citati: Antartide