Nel parco del Circeo tra selve dune e laghi
Nel parco del Circeo, tra selve, dune e laghi Nel parco del Circeo, tra selve, dune e laghi Cinghiali, volpi e tassi Ma è difficile vederli TUTTI gli ambienti del Parco sono mediterranei ma, poiché variano moltissimo 1 caratteri fisici e climatici, vivono specie vegetali molto diverse per origine ed esigenze di habitat. Il versante meridionale .del promontorio, esposto a fortissima insolazione, è caratterizzato da una vegetazione di macchia bassa e garlga. La specie dominante è il leccio, spesso cespuglioso, e tra quelle caratteristiche le più diffuse sono .ginepro fenicio, alaterno, corbezzolo, lentlsco, mirto, clstol erica arborea, rosmarino;" molto Interessante è ,la Palma nana tipica delle zone calde del Mediterraneo occidentale; nelle zone più aride la vegetazione è quella della steppa. Il versante settentrionale ■presenta condizioni favorevoli alla foresta sempreverde, In cui 11 leccio è dominante e caratteristiche sono orniello, roverella, carpino nero, corbezzolo, erica erborea, alaterno e ginestra del carbonai. In realtà le quattro categorie fondamentali individuate, e cioè foresta sempreverde, macchia, garlga e steppa cambiano gradualmente l'una nell'altra seguendo un ordine di aridità crescente del terreno e di dimensioni decrescenti delle piante, ma in genere ospitano le stesse associazioni vegetali. Nella parte più bassa del versante settentrionale, che evidentemente offre le condizioni adatte, c'è una bella sughereta. La duna litoranea presenta, dove è meglio conservata, vegetazione mediterranea con piante psammofile (amanti della sabbia), aloflle (amanti del sole) e xeroflle (amanti dell'aridità); la specie dominante è 11 ginepro coccolone, mentre le specie caratteristiche sono lentlsco, fllllrea, tlmalea, giglio marino ed eringio. Nella pianura vi è la foresta, residuo dell'antica selva. La vegetazione ha aspetti diversi in relazione alle condizioni mlcroamblentall. Originariamente vi erano prevalentemente piante a foglia caduca come cerro, farnetto, farnla, carpino nero, bianco e occidentale, plopplo tremolo e olmo, tutte piante legate a terreni umidi e allagati per vari mesi. Dopo la bonifica si è abbassata la falda freatica ed è diminuita l'umidità dell'ambiente consentendo la diffusione di elementi termofili mediterranei. Attualmente la foresta è quindi un misto tra foresta mediterranea e foresta Illirica caratterizzata da ontano nero, orniello, acero campestre, pero e melo selvatici, salici, sorbi, liane, evonimo, fllllrea, erica arborea, frangola, pungitopo, i vitalba, edera, smllace; vi // litorale, la pi sono anche molte felci, tra ' cui la più abbondante è la aquilina, e cresce la rara Osmunda regalis. Numero- : Bissimi anche 1 funghi sia per specie che per esemplari. Per tutti I caratteri climatici, ambientali e botanici cosi diversificati e per l'abbondanza di zone umide, il Parco del Circeo ospita una fauna ricca e interessante. Tra 1 mammiferi particolarmente numeroso è 11 cinghiale, che vive sia nella selva sia nella macchia del promontorio, tanto da esse- mestico utilizzato per lavoro, latte e derivati, fa ormai parte Integrale del paesaggio del Parco. Ce n'è un miglialo di esemplari. Nella fo- ' resta e nella macchia è presente anche l'Istrice e discretamente frequenti sono anche volpe, tasso, puzzola, riccio, lepre, coniglio selvatico e donnola; rari sono invece scoiattolo e lontra, scomparsi, oltre al capriolo, lupo, marmotta, faina, gatto selvatico, martora e ghiro. La varietà di ambienti consente un'ampia varietà di specie di uccelli, la maggior parte delle quali presente In migrazione. La specie più interessante, anche perché presente tutto l'anno, è il falco pellegrino, che nidifica sul promontorio del Circeo. Altri falchi sono il lodolaio, nidificante nella selva, e 11 falco della regina a Zannone, oltre naturalmente al comune gheppio. Nelle zone umide Caghi, paludi e stagni) si Incontrano il cormorano svernante e vari ardeldl In migrazione, tra cui garzella e airone cenerino sono i più fre' quentl, mentre airone rosso, sgarza cluffetto e nitticora sono più rari; nel canneto del lago di Fogliano nidifica il tarabusino. Il migrazione sostano al «Pantani dell'Inferno» 11 mlgnattalo, la spatola e le cicogne bianca e nera, tutti animali piuttosto rari. Sui laghi costieri svernano numerose specie di anatldl aumentate ' di numero dopo la chiusura della caccia in queste zone. Altro caratteristico uccello acquatico è la folaga, spesso unito alle anatre. Tra i molti limicoli presenti In migrazione, particolarmente interessante è il Cavaliere d'Italia che potrebbe anche sostare e nidificare se trovasse l'ambiente adatto. Nella foresta sono presènti numerosi picchi verdi ' e picchi rossi maggiori. Tra ' le rocce del promontorio vivono e nidificano 11 passero .solitario e 11 rondone maggiore: 11 primo stazionario, 11 secondo migratore ed estivo. Tra 1 rettili particolarmente interessanti sono 11 cervone, 11 serpente più grande tra quelli viventi in Italia, e la tartaruga palustre; presenti anche la vipera, 11 biacco, l'orbettino, il ramarro, la lucertola e la tartaruga terrestre. Tra gli anfibi non vi sono varietà particolari, mentre numerosi pesci sono presenti nel lago di Paola; tra questi 1 più frequenti sono 1 cefali, le spigole e le anguille. Anche gli invertebrati sono Interessanti, oltre che molto numerosi. Si può ri- 1 cordare l'insetto scarabeo rinoceronte, lungo 5-6 centimetri e fornito di un corno ricurvo all'lndletro, che è comune nella selva planlzlale. ' Cicogna bianca Pancratium maritimum lx>nicera re il simbolo del Parco. Estinto 11 capriolo, di cui è allo studio la reintroduzione, è presente il daino, non originarlo della zona e ormal confinato In un ampio recinto. Anche il muflone, originarlo della Sardegna, fa parte della fauna del Parco perché è stato acclimatato nell'isola di Zannone, dove in effetti ha trovato un habitat molto simile a quello originarlo. Altra presenza molto particolare è quella del bufalo indiano, introdotto in Italia nel lontanissimo 596 e ambientato nelle paludi del Lazio e della Campania; animale do¬ anura e il promontor io
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