L'italiano è difficile anche per i linguisti

L'italiano è difficile anche per i linguisti L'italiano è difficile anche per i linguisti ' lO'.^ ;t , "4 . ' ■ ' . * '.'V MANZONI avrebbe voluto che tutti avessero balie e maestri toscani Un secolo dopo, Alfredo Todisco propone la figura del •linguista d'azienda» per sorvegliare la lingua di Quanti lavorano nei giornali e in enti radiotelevisivi ed hanno la responsabilità di parlare e scrivere per il pubblico. De Mauro, uno dei linguisti interpellati da Todisco nel volume Ma che lingua parliamo, non scoraggia un slmile progetto, ma nemmeno lo sostiene apertamente; Falena sem- ' bra togliergli ogni speranza, affermando che anche i linguisti migliori in Italia hanno una conoscenza dell'italiano .scarsa e incerto» e non sono mal d'accordo su che cosa è grammaticale o non k> e. f Leggendo le altre interviste appare che il disaccordo non verte solo sulle singole frasi, ma anche sul modello di italiano vincente. Maria- Corti sostiene, con qualche sfumatura, che effettivamente 'Pasolini aveva visto giusto: nel Nord industrializzato si ha un italiano più interregionale, meno provinciale dell'italiano di Roma. Il presidente dell'Accademia j della Crusca, Giovanni Nencionl, definisce la profezia pasoli- ) nlana un po'fantastica e non crede che »il parlato dt Milano, di Torino, di Genova abbia molto in comune: Dal materiale raccolto da Todisco (interviste e resoconti di congressi di linguistica per un terzo già pubblicati In primavera sul Carriere ideila 8f.ro) emergono anche motivi ricorrenti. Per esempio l'opportunità di non preoccuparsi eccessivamente per l'adozione diffusa di termini stranieri. E' un fenomeno comune a tutte le lingue in tutti i tempi: interventi ■ statali, come quelli francesi, volti a vietare l'uso ài determinate parole sono in genere inutili, anche se Todisco non ne è convinto, tutti inoltre sono d'accordo sul fatto che, dopo il lassismo degù anni passati, l'italiano parlato e soprattutto quello scritto debbano essere maggiormente insegnati ed esercitali a scuota. Parlato e scritto sono infatti, per dirla • con l'arguto Sabatini, come i due sessi della lingua: < diversi, ■ sì, ma auspicabilmente In frequente contatto: Carla Marcilo Alfredo TodUsco, «Ma che lingua palliamo. Indagine sull'I tallano d'oggi», Longanesi, 148 pagine, 13.000 lire.

Persone citate: Alfredo Todisco, Carla Marcilo Alfredo, De Mauro, Giovanni Nencionl, Longanesi, Pasolini, Sabatini, Todisco

Luoghi citati: Genova, Italia, Milano, Roma, Torino