Sherlock Holmes adesso usa il computer

il il Sherlock Holmes adesso usa il computer CITTADINA di Hentey, sulle rive del Tamigi, luogo di regate, bella gente, elegante. Qui Agatha Christie ben avreb• be potuto, ambientare uno dei suoi gialli. E un giorno di giugno del 19781 presupposti di una misteriosa vicenda c'erano tutti. Fu trovata una giacca con un foro all'altezza del taschino. Attorno al fòro si notavano tracce di bruciature, che potevano essere state causate da polvere da sparo e ■ macchie brunaatre, forse di sangue. Polizia, segugi all'opera, esami di periti. Ed ecco, poche ore dopo, la so: lueione del caso. Il foro era stato provocato dall'acido della batteria di un'auto, le chiatte bruna s tre dalla reazione dell'acido con il colorante dell'indumento. Nessun delitto. | Da questo episodio prende le mosse Frank Smyth per una ricognizione della storia dell'investigazione scientifica. Episodio significativo perché mette in «Ma che lingua parliamo» evidenza l progressi compiuti, la capacità di svolgere indagini tempestive con il supporto di un collaudato sistema ' tecnologico. Quante energie si sarebbero sprecate qualche tempo fa alla ricerca di un inesistente assassino! I : E' il punto d'arrivo di una lunga lotta tra linfe!-' llgenza dell'investigatore e quella del (possibile) delinquente. Chissà, fórse i precursori furono i chirurghi alessandrini Erofilo ed Erasistrato, o Galeno, o L'esperienza di un'etnologa Icirca diecimila lndlos Yanomama del bacino dcll'Orlnoco, tra Brasile e Venezuela, hanno forse, se non 1 giorni, gli anni contati, come quasi tutte le tribù amazzoniche, assediate dal processo civilizzatore e dal doni letali del bianchi (vestiti, malattie, alcol...). L'ultimo contributo alla conoscenza e alla simpatia verso questo stupendo popolo viene da «Shabono», l'opera di una giovane etnologa americana, Florlnda Donner. Non un saggio teorico, ma 11 , racconto di un'originalissima esperienza vissuta completamente «sul campo». Lo shabono è la caratteristica costruzione che raggruppa praticamente sotto un unico tetto l'intero villaggio yanomama, dove ogni famiglia vive separata dalle altre da barriere più che altro simboliche, tutto intorno ad un'unica radura centrale sulla quale si compiono le attività comunitarie. E nello shabono la Donner vive per quasi un anno condividendo tutta la vita della tribù. Quando si dice «tutta la vita» è proprio tutto: cibo, linguaggio, vestito (o meglio nudità), atteggiamento fisico e mentale nel confronti della magia e dell'Immaginario collettivo. Giunta in circostanze molto singolari fino al villaggio degli Iticoteri (la tribù yanomama che a poco a \ poco la adotterà), la Donne»- si abbandona ad uria integrale trasformazione

Persone citate: Agatha Christie, Donner, Frank Smyth, Galeno, Sherlock Holmes

Luoghi citati: Brasile, Venezuela