Eusapia Paladino la medium che sedusse perfino Lombroso

Eusapia Paladino l di h d Eusapia Paladino l di h d pla medium che sedusse perfino Lombroso , O E ti fu al mondo un individuo, \\ Ì3 Per educazione scientifica, contrario allo spiritismo, quello fui io», dichiarò un'ottantina di anni fa 11 professor Cesare Lombroso. «Afa se ho sempre avuto una passione grande per la ' mia bandiera scientifica, ne ebbi una ancora più fervida: l'adorazione del vero, la constatazione del fatto». Appunto per questo partecipò a diverse sedute con Eusapia Paladino, uno del pia potenti medium di ogni tempo. E fu testimone di fenomeni nel quali venivano meno la legge di gravità e quella dell'impenetrabilità della materia, e cessavano le regole che reggono il tempo e lo spazio. Fenomeni . reali, dovette ammettere Lombroso alla conclusione della sua Indagine sperimentale, che non possono essere spiegati con trucchi né con la suggestione. La dichiarazione del venerando scienziato positivista scatenò polemiche sullo spiritismo e sul medlanismo. (Termini come metapsichica e parapsicologia non esistevano ancora, sono stati coniati dopo 111912). Tali furono le reazioni che il Corriere della Sera nel 1906 manda il suo miglior giornalista, Luigi Barzlni, nel mondo del misteri con Eusapia Paladina La Paladino (1854-1918) è una popolana di Napoli analfabeta, collerica e capricciosa, «non dice due parole passabilmente intelligenti., è medium di fama mondiale. Barzlni partecipa a due serie di sedute medianiche «con la serenità del reporter, . cioè d'un uomo ferrato contro tutte le impressioni, abituato alia registrazione automatica degli avvenimenti, scettico per professione', preparato a smascherare frodi e trucchi. Descrive minuziosamente, 11 suo fantastico viaggio in diversi articoli, che l'anno dopo escono in un volume pubblicato da Baldini e Castoldi, adesso riproposto, con lo studio del professor Lombroso come prefazione, da Longanesi il giornalista racconta del tavolino che si solleva e volteggia nell'aria, di sedie e di pesanti armadi che vanno e vengono per la stanza, di bottiglie piene d'acqua che arrivano sul tavolo con 1 bicchieri. Compaiono trombe, mandolini e carillon che suonano da soli, funi che si annodano da sé. Contatti di mani misteriose. Barzlni e gli altri ohe partecipano alle sedute al sentono toccare, scuotere, carezzare. Rumori slmili a tambureUamentl di dita, a bussi di nocche, a gran colpi dati da un palmo di mano aperta. La lampada si accende e al spegne, e misteriosi lumini vagano per la stanza. Su fogli bianchi appare uno scritto, sulla creta l'impronta di una mano. Una mano, un volto f emmlnl- '. le si materializzano nel nulla. I controlli sono rigorosissimi, quasi maniacali. La stanza frugata e sigillata. Eusapia Paladino, accuratamente visitata in precedenza, ha le gambe legate con una fune e I suoi polsi sono afferrati da

Luoghi citati: Napoli