Per i sovrani del Settecento meglio una riforma oggi che una rivoluzione domani di Franco Venturi

Le ricerche di Franco Venturi sulla caduta delFAncien Regime Le ricerche di Franco Venturi sulla caduta delFAncien Regime Per i sovrani del meglio una riforma oggi che una rivoluzione domani seppe realizzare «dall'alto» mutamenti essenziali per il rinnovamento del sistema, come l'abolizione della servitù contadina, la tolleranza religiosa, la liberti di stampa, a quello di Caterina II di Russia che tra l'at- ■ tuazione delle riforme interne e i progetti di espansione esterna sceglie i secondi, accantonando in qualche modo problemi che si sarebbero riprcscntati a più lontana scadenza. Venturi analizza, con una grande ricchezza di riferimenti letterari e con un'attenzione costante non solo ai grandi personaggi della politica e della cultura europea di quel tempo — Sedute spiritiche nella Napoli raccontate da Luigif- Federico il Grande da Voltaire a Raynal, da Turgot a Necker, da Mirabcau a George Washington, da Jefferson a Montesquieu — ma anche a una folla di personaggi di solito trascurati dagli storici, soprattutto studiosi e giornalisti, autori di pamphlets e di testimonianze preziose sullo stato della «pubblica opinione», una congiuntura di pochi anni che appare tuttavia decisiva per cogliere l'esaurirsi dc\V Ancien Regime. Non è facile, di fronte a uno stile narrativo che evita ogni concettualizzazione, astratta e conduce quasi per mano il lettore a ricavate dal racconto gli elementi | d'inizio secolo, per una conclusione di volti in volta provvisoria, esttarrc -tutte le novità che scaturiscono da quest'ultima ricerca dello storico dell'Illuminismo e del populismo .ru'sdft Una prima novità, gii messa in luce alcuni mesi fa da Alessandro Galante Garrone'in un arcicolo dedicato al tomo precedente di Settecento riformatore, riguarda l'utilizzazione assai ampia che l'autore fa delle gazzette xuropcc, e di quelle italiane in particolare. Dalla lettura e dall'interpretazione accorta di esse, si ricavano elementi importanti per far rivivere, all'interno di una narrazione sempre rigorosa e criticamente sorvegliata, l'atmosfera di quel decennio, i contrasti interni alle classi vicine al potere, i meccanismi in base ai quali determinati atti dei sovrani o dei governi riuscivano oppure no ad aver ragione delle resistenze emergenti dalla società. Un secondo aspetto che ■'emerge con estrema chiarezza dall'esposizione di Venturi , è il nesso assai complesso di affiniti e differenze cjie legano l'uno all'altro Stato europeo, in un succedersi continuo di ■ echi, ripercussioni, reazioni' '"•che correggono l'immagine, un po'-statica che a volte la storiografia ci ha trasmesso dell'Europa dc\V Ancien Re¬ ■■■■'W gime. Nel racconto di Venturi l'immagine è assai più complessa e dinamica: malgrado le censure e le distanze, le notizie, e si direbbe soprattutto le opinioni e le idee, trovano modi sorprendenti di penetrate e suscitare rapidamente dibattici o seguaci in ogni angolo ■ del mondo. Da questo punto di vista, leggendo le pagine assai belle che l'autore dedica alla rivoluzione americana e al rapporto di vicinanzalontananza che lega in. quei tempi l'Europa agli Stati Uniti, vengono in mente alcune osservazioni di Tocqueville sul confronto tra il sistema politico americano c quelli europei che si riportano, soprattutto nel tono, al discorso che caratterizza tutta l'opera di Venturi in cui convivono il distacco dell'osservatore lucido e lontano e una passione politica controllata ma intensa. Non c'è dubbio, d'altronde, che i duecento anni che ci dividono dal declino dc\V Ancien Rigirne non bastano a farci considerare quella crisi e quei fermenti di democrazia come un capitolo di storia antica... E di ciò l'autore è ben consapevole. Nicola Tr ani agi i a Franco Venturi, «Settecento riformatore. IV. La caduta dell'Anclen Regime, tomo II». 600 pagine,^ lire 55.000. La scienza dell'inv .9»'

Persone citate: Alessandro Galante, Franco Venturi, George Washington, Raynal, Tocqueville, Venturi

Luoghi citati: Europa, Russia, Stati Uniti