Povera Eloisa doveva amare proprio Abelardo?

Due libri ricostruiscono jcon rigore storico l\<infeHce passione>>j Due libri ricostruiscono jcon rigore storico l\<infeHce passione>>j Povera Eloisa, doveva amare proprio Abelardo? «un. <3a3norrua li ; e i.uiiìJiK>cbj| «Ardori insensati»: illustrazione ottocentesca per «Abelardo ed Eloisa» di voler assolutamente essere piuttosto la sua amante che la sua moglie, per godere gioie più deliziose In quanto più genuine e più rare. Tuttavia alla fine le nozze si fecero, all'alba, con Fulberto e pochi altri parenti. Dopo, dice Abelardo, per sottrarre la ragazza alla malvagità del familiari la mise in convento ad Argenteuil; lo zio, adirato, lo sorprende di notte e lo fa evirare da alcuni sicari. Fu, com'è scritto nel Roman de la Rose e come aveva visto Eloisa, il castigo della viltà per chi volle 11 matrimonio in luogo dell'amore. Da allora quello di Abelardo monaco non fu che un vagabondare da convento a convento, da scuole, a dispute e concili e alla stesura di importantissime opere filosofiche, lontano o vicino, anzi vicinissimo a Eloisa ad Argenteuil e poi quando, espulsa di U, divenne badessa del Paracleto, 11 monastero fondato da Abelardo a Troyes. Nella sua vita figurano ora 1 nomi di Rcscelllno e di Pietro il Venerabile o quello. persecutorio, di san Bernardo, avversario Implacabile della filosofia razionalistica di Abelardo, quest'uomo cosi passionale 1 Ed Eloisa? Entrata all'età dei sogni nell'ombra di quel-;' l'uomo, non ne uscirà più' nemmeno in quella della lu- ' cicuta, con «l'implacabile te- ' nacla» e l'orgoglio che Sten-1 dhal riconosce alla passione femminile. Incurante di tut-. to, rimedita nel chiostro la-' propria esperienza, la conferma nelle sue lettere agli, occhi dell'antico amante, tenendola in vita anche dopo. che, col suo trafugamento nel monastero e la notte fu- . nesta di Abelardo, per altri sarebbe probabilmente finita. E' lei che scrive, sente, inventa le parole più belle, co-. niate nella stagione degli amori più alti e impudichi —. 11 Medioevo favolistico e tre-. badorico — più che proietta- ■ te verso i pensieri a cui il chiostro avrebbe dovuto altrimenti indirizzarle. E' difficile, leggendole, consentire col prefatore del volume della Pernoud, se- passione Incredibili. Tutto cominciò quando — siamo intórno al 1115 — il canonico parigino Fulberto, desideroso di completare e raffinare l'educazione d'una promettentlsslma nipote quindicenne, pensò bene di affidarla ad un precettore d'eccezione, il professor Abelardo, allora nel pieno della vita — vent'anni più di lei — e della fama — insegnava alla Scuola di Notre Dame — Fulberto sperava, come dice Bayle, che la giovinetta facesse progressi nelle scienze, e invece li compi nell'amore; Abelardo non mancò di metterci dello zelo, anzi ce ne mise troppo. Quando le conseguenze divennero evidenti e 11 buon canonico montò su tutte le furie, il precettore rapi l'allieva e là portò a partorire un figlio a! paese, presso una sua sorella. Le parlò di matrimonio riparatore; Eloisa resistette a lungo, citando le massime del filosofi e dei santi Padri e soprattutto protestando di non voler nuocere alla carriera di lui e

Persone citate: Bayle, Pernoud

Luoghi citati: Argenteuil