All'ombra di Proust nella Milano degli Anni Venti

ròìhbr ròìhbr nella degli % À ALBERTO Vigevani è uno scrittore discreto e appartato. La sua opera nasce tutta filtrata a una memoria educatissima, che cala persone'è Storie in un 'atmosfera di assaporata scrittura. L'ultimo libro non viene meno a questo modulo, ma ne accentua il segno in und sorta di programmatico recupero d'ombre. S'intitola, con sobrio proustlsmo, All'ombra del padre e-ha per sottotitolo Infanzia milanese. Per quadri d'ambiente e per scorci e sllhouettes di figure si cuce la fitta maglia dei richiami. Afa tanto più fitta appare questa maglia, che rimanda alla Milano degli anni Venti, tra dialetto comune-e schiettezza 'lombarda», un po' anglolettianamente proto-industriale, tanto meno sembra valere il senso dei riferimenti oggettivi. L'onomastica e la toponomastica, così precise ed esatte, creano per se stesse la favola e i luoghi contengono rÀ-j: un'intensa forza evocativa e simbolica. Piazza Corduslo e il Naviglio, il Verziere e via Durini, la Gallerìa De Cristoforìs e via della Spiga. E tanti altri nomi, di cioccolatai e di autotdl marche e di persone, di cinema e di teatri, di attori e di compagni di strada. Nomi d'ogni cosa, dal gastronomici effluvi di Peck agli oggetti consueti di «cenere e d'ombra», nella calcata lessicografia d'importazione, della moda e del gourmets. Canettl ha parlato una Pia. In questo periodo avvie- ' ne una riforma profonda che coinvolge testi, pùbblico, attori e che fa del dialetto un mezzo di " rinnovamento drammaturgico non da poco. Anche il repertorio i enorme, quasi duecento pleces, e tra queste il capolavoro, Le miserie 'd monsù Travet, del Bersezio. I suol autori sono Luigi Ptetraequa,' che ambienta I suoi drammi in un mondo di lavandaie e di operai, tra tipi e figure di una Torino in espansione; Federico Garelli, propenso adire soprattutto della vita di campagna, e Giovanni Zoppiseli cui dialetto ricco e sfu-, mato effigia piccole realtà borghesi, piccoli viri e picco- '. le virtù. Un teatro .morale», perfettamente funzionale al tempi e alle persone, e tuttavia capace di uscire dal recinti della provincia per influenzare, come nel caso documentabile di Venezia e di Bologna, dltre esperienze, nazionali. r. (g.y ;

Persone citate: Bersezio, Federico Garelli, Giovanni Zoppiseli, Luigi Ptetraequa, Peck

Luoghi citati: Bologna, Milano, Venezia