Un eros pagano

Un eros pagano Un eros pagano •Arlxl' si serve, con spontanea facilita, dell'andante saffico; altre volte, e meno scopertamente, egli intinge la penna nell'età augustea, fra paganesimo e cristianesimo (usata come specchio dei nostri anni dall'incerto trapasso). Il poeta opera intenzionalmente questa Immedesimazione e in ciò consiste, se cosi si può dire, 11 suo sperimentalismo recondito. La mimesi di una classicità per raffigurare aspetti della contemporaneità». Cosi «crine liberto Bevilacqua presentando la nuova raccolta di poesie Violenza immaginarla di Biagio Arivi, pubblicata dalla' Società di poesia (pagine 121. lire 10.000). L'unità della raccolta del giovane poeta sardo è data dal tema dell'eros, un eros diviso fra Dioniso e Apollo, lacerato fra barbarie e saggezza e intriso di versi che rincorrono i fantasmi del lirismo di Saffo, Alceo e, sempre in una dimensione di classicità a noi più vicina, Kava-, fis. (t.l.)

Persone citate: Bevilacqua, Kava