Franceschi contro l'incantesimo

ij m' tot icm * ! i 1 ij m' tot icm * ! i 1 Franceschi contro l'incantesimo Fuori Revelli e la Felotti Già amarezze per gli azzurri C'è l'oriundo nella piscina r DAL NOSTRO LOS ANGELES — Se 11 giorno, buono o cattivo, si vede dal mattino, avremo una memorabile Olimpiade di piscina, con record a pioggia e molte gioie, ma anche parecchia sfortuna per gli azzurri. La prima mattinata di batterie regala infatti due veri e propri avvisi di primato da parte del due assi più attesi, Moffet e Oross; un apprezzabile record italiano di Silvia Persi nei 100 si; due bellissimi ingressi in finale per Avagnano (rana) e Dell' Uomo (200 si); ma anche due brucianti noni posti di Gianni Minervini e Robertina Felotti e una clamorosa controprèstazione del «Doctor» Revelli, malamente ventiduesimo nei 200. Nessuno ha saputo spiegare che cosa sia accaduto al venticinquenne gigante romano, che nei giorni scorsi andava davvero forte, tanto da indurre il clan azzurro ad un incauto pronostico di medaglia. Revelll è invece affondato, impotente, nell'ultima vasca della seconda batteria, dopo aver seguito inizialmente il brasiliano Delgado e aver dato, alla virata dei 100 (54"77), l'Impressione di poter venire fuori. Soltanto quarto In l'63"46. 'Incredibile, mi aspettavo l'50": ha commentato, laconico, il et Bubi Dennerlein, che si è consolato poco dopo con Marco Dell'Uomo, altro romano allenato da Salni, 23 anni, campione italiano del 200 si, puntualissimo sotto 1' 52" nell'ultima batteria, quella dell'albatros Michael' Gross. Il lunghissimo tedesco ha alzato, se possibile, la temperatura della rovente piscina dell'Use, attaccando per tre vasche e mezzo il suo primato mondiale: bellissimo, alto sull'acqua, in piena presa, Oross ha fatto ululare il pubblico passando in 25" 12, 52"10 (60/100 sotto il parziale mondiale), l'19"95. Poi, improvvisamente, ha spento il motore, è arrivato ai muro In folle, Dietro, intanto, Dell'Uomo, 54"80 ai 100, usciva benissimo su due tipi quotati come Borut Petrlc e Canales, andando a cogliere in l'51"67 l'ultimo posto per la finale e mettendo fuori gente come il giovane Holmertz (per 3/100) e il mistista Bau man n. Ottavo tempo e finale anche per Lello Avagnano, il. ventunenne scugnizzo di Ischia allenato da Fusco, ranista a singhiozzo, con le spalle snodate, però sempre puntuale nelle grandi gare.. Purtroppo ne ha fatto le spese l'altro azzurro, Miner-i vini, nono tempo: un po' di sogni di gloria da rinviare. Ancor più atroce di quella di Minervini, la delusione di Roberta Felotti, la graziosa milanese che nuota a Verona, mandata alla finale di consolazione dei 400 misti per 1/100 solo, in 4'54"14 (personale), dopo un testa a testa' terribile con l'australiana Landells, nella scia di Tracy Oaulkins. Dodicesima Invece nel 100 si, ma con un bel primato italiano. Silvia Persi' , g-.men. dal nostro Inviato GIANNI MENICHELLI LOS ANGELES — Quattro anni fa, di questi tempi, Giovanni Franceschi andava incontro alla sola delusione della sua carriera di nuotatore. Aveva 17 anni, era campione europeo junior, valeva tempi da finale olimpica. Invece l'atmosfera dei Giochi gli spense ogni istinto guerriero, mancò l'obbiettivo e Mosca '80 rimase un felice ricordo per la famiglia Franceschi solo per il favoloso quinto posto del fratello maggiore, Raffaele, nella gara plii magica, i 100 stile libero. Da allora Giovanni il milanese è diventato per tutti John, ansi 'Long John», delusioni non ne ha più sofferte, i suoi traguardi li ha sempre centrati. Voleva una medaglia europea nel 1981 a Spala-■ to e ne ebbe due; voleva una, medaglia mondiale a Guaya-' quii '82 ed ebbe un bel bromo' nei ZOO misti; voleva un dop-, pio oro europeo lo scorso, anno a Roma e due volte dovette chinarsi dal gradino più alto del podio perché gli potessero appendere la medaglia al collo. Ora John Franceschi vuole fortissimamente l'oro olimpico che mai nessuno, nel nuoto, ha conquistato per l'Italia. Non si accontenterebbe di una medaglia qualunque, che pure sarebbe storica, la prima per un nostro nuotatore maschio (fra le donne l'impresa riuscì a Novella Calligaris, argento c bromo a Monaco"). John ha due opportunità: una piti problematica oggi nei 400, una plii concreta sabato nel 200. Lui e il suo allenatorc Sauro Serretti non vorrebbero far differenze: «Io sono pronto — dice John, sorridendo a tutti dentoni — e adesso è Baumann a doversi preoccupare di me». «I test d'allenamento a Cervinia e a Santa Clara parlano chiaro. — incalza Serretti — è dicono che Giovanni può nuotare 1 INVIATO Gareggia nei 400 disputerà sabato - disputerà sabato misti, dove ha qualche possibilità in meno di affermarsi ris Favorito il canadese Baumann - La fiducia di «Long John» I/italiano John Franceschi fa oggi il suo esordio olimpico nella specialità dei 400 misti piscina. Ma anche a parità di orecchino l'Alex dagli occhi gelidi fa paura, specie nella gara più lunga, una distanza che John tiene per puro merito di preparazione, ma che non si sposa alle sue caratteristiche organiche, sostanzialmente da sprinter. Oggi, insomma, sarà dura davvero. In poco più che 4'1T' Baumann ha già nuotato. A Franceschi, che quest'anno non ha mai tirato davvero una gara, si impone invece un progresso cronometrico enorme rispetto al suo primato •83, die è di 4'20"41. Ma anche l'anno scorso, per la vittoria europea sul tedesco Est 400 misti in 4'17 e i 200 in 2'01". Baumann può fare di meglio? Vedremo.. L'ossessione resta Baumann. Giovanni ha cercato di esorcizzarla copiando dal ceto-canadese il vesso dell'orecchino al lobo sinistro, imitato a sua volta da tutti, assolutamente tutti gli altri assurrì di Guida alia seconda giornata del mioto olimpico QARE PRIMATI FAVORITI ITALIAN! ASSENT! lOOdelflnoU m Morales (Usa) 53"38 Morales (Usa) 53"38 Rampazzo 55"08 Markovsky (Urs) S4"39 e Gross (Gcr) 53"78 Oribble (Usa) S4"07 Revelll ' 55"76 i Rampazzo 551)8 Gross (Oer) 53"78 200 si D m Otto (Ddr) J'5115 Woodhead (Usa) 20"11 Persl 2'3"41 Otto (Ddr) V57"75 e Idem Croft(Gbr) 20"04 Meineke(Ddr) 1'58"75 1 Persl 2'3"4l Wayte (Usa) 2'0"15 Kopchlkova (Urs) 2'1" 400mlstl D m Baumann (Can) 4'17"53 Baumann(Can) 4'17"53 Franceschl 4'2G"21 Berndt(Ddr) 4'lfTGl e Berndt (Ddr) 4'19"61 Prado (Bra) 4'32"20 Divano 4127"42 Hladky (Cec) 4'23"52 1 Franceschl W41 Kostoff(Usa) 4'21"28 WladarflJng) 4'24"38 200 rana D m Kachusltc (Urs) 2W36 Nagasaki (Oia) 2'30"27 Bclottl 2'34"55 Oewcniger (Ddr) 2'29"62 e Idem Ottenbrite (Can) 2'32"34 DallaValle 2'3S"01 Volkova(Urs) 2'29"74 1 Belottl 2'34"65 Rapp(Usa) 2'31"54 Gerasch(Ddr) 2'30"67 4x200 si U m Germanla Ovest 7'20"40 Usa 7'21"4l C83) Revelll, DelTUomo, Ddr 7'23"01 e idem Germanla o. 7'20"40 ('63) Franceschl (M.Colombo) Urss 7'24"41 1 Italia 7W01 Svezla 7'26"37 ('83) Rampazzo 7W01 ('83) NOTE: batterle ore 8,30 (17,30 Kutinnc), f limn ore 1G.H>.<1,I& itallane). Nelln tnbella non sono elencaU In ncssun caso fra 1 favorfti fill ntleti ltallani; nelle cMorme* del prJHclpatt favorlU e dcg^itiflianl In gam sono'riportatl 1 llniltl personal! stagtonail (per Ic staffetle 1 limit! '83): nella colnnna del pld importantl assent! per bolcottaggio sono riportatl 1 limit 1 personal! assoliitl. petto ai 200 che e dell'allenatore Berndt, dovette migliorarsi di oltre 4". Il precedente è confortante. Nel duello contano di inserirsi anche personaggi non proprio minori, come il piccolo brasilero Ricardo Brado, campione del mondo, die qui è di casa (studia e nuota a Misston Viejo); e gli statunitensi Jesse Vassallo (nativo di Fortorico, un nonno italiano, lui pure stella dei Mission Viejo Nadadores) e Jeff Kostoff (losangelese di padre russo, grande fondista e liberista). Dietro tutti costoro potrebbe acquattarsi Maurizletto Divano, genovese, perfino più piccolo di Brado, ma formidabile ranista e già capace di un quinto posto agli europei dì Roma. Sarà una lunga giornata, quella di Franceschi, che a fine riunione, mezz'ora dopo i misti, tenterà una doppietta già riuscita proprio a Roma, puntando nuovamente al podio con la staffetta 4x200: fuori portata Usa e Germania, gli azzurri possono battere Svesta e Canada sul tr'a| guardo del bromo. , Di Carlo è il favorit '," DAL NOSTRO INVIATO I LOS ANGELES — Dovevano essere le Olimpiadi dell'era spaziale, delle tecnologie sofisticate. In realtà, finora, sono state le Olimpiadi del blgliettlnt scritti a mano e appiccicati al muro con un pezzo di scotch, delle più banali fotocopie, del telefoni sempre occupati. Per t giornalisti sono anche Olimpiadi disastrose sul plano dei contatti con i protagonisti, tutti chiusi dentro le quasi invalicabili mura del villaggio. Non sarebbe cosi se funzionasse effettivamente il sistema computerizzato Ems sul quale gli organizzatori avevano fondato il meccanismo dei messaggi Interpersonali fra i partecipanti ai Giochi, Questo in teoria. Nella realta gli atleti non sanno neppure da che parte si co mincl per usare l'Ems, e non sembrano affatto interessati ad impararlo. In tutti questi giorni si conosce un solo caso di atleta che abbia risposto all'appello elettronico di un giornalista. E' accaduto proprio a noi quando, qualche giorno fa, abbiamo Inviato una serie di messaggi senza molte speranze di soddisfa zlone e ci slamo invece clamorosamente ritrovati, poche ore dopo, davanti al con tromessagglo della mosca bianca della 23' Olimpiade «Mi alleno dalle ir, alle 18 nel la piscina olimpica. Se lei vuole fare una breve chiacchierata con me, sarei lieto di incontrarla là-. Sotto, la firma: George DI Carlo. Slamo corsi all'appunta mento, pizzicati da dóppia curiosità: conoscere questa rarità di atleta tecnologico e nel contempo uno del nuovi astri del nuoto statunitense nCpmnmfpIinnnpmc o del mezzofondo a a i di a a a e i dunque mondiale), con un nome cosi italiano. George Di Carlo è esploso ai trlals olimpici di Indianapolis, vincendo 400 in 3'51"03, quarto al mondo di ogni epoca, e i 1500 In irvi "51. un tempo da Salnlkov, seconda prestazione mondiale di sempre. Qui è il favorito assoluto nella gara più lunga, Nelle vene di George scorre Invece sangue sicuramente italiano ma lui, in proposito, non ne sa granché: 'Il mio nonno paterno venne qui dal'Italia cinquantanni fa, ma ' non so da die città o sona, precisamente. Come si chiamava? Noi l'abbiamo sempre ' chiamato M.T., con le iniziali, all'americana. Forse il suo vero nome era Mario, o Mirko. Si stabili a St. Fetersburg, in Florida, dove sono nato io.Mio padre, Robert, è medico. Mia madre è ungherese, fuggì da Budapest nel '56». Di italiano George ha almeno l'altezza, 1,74, poco per un nuotatore d'oggidì. E' un medlollneo robusto, capelli castani corti, occhi marroni chiari, faccia simpatica, bel sorriso, mento volitivo. Ora i ' suol stanno a Tenver, Colo- • rado. Lui studia economia (e nuota) all'Università di Arizona. Per quanto riguarda l Giochi, sembra molto sicuro di sé: 'Sui 1500 mi sento tranquillo, punto al record mondiale: se faccio 14'53" nessuno potrà dire che fio vinto perché non c'era Salnikov. Sui 400 dovrò scendere sotto i 3'50", perché l'ultima vasca di Mykkanen è pericolosa. Spero di non sballare: già prima dei mondiali di Guayaquil avevo vinto Lfrials, poi finilscstoiti. tutte e due le gare,,. g. men.