Quale famiglia nel Duemila?

Uno sguardo ggj futuro Uno sguardo ggj futuro Quale famiglia nel Duemila? Scontro frontale tra un autofurgone ed una vettura nel Brindisino In base alla statistiche l'italiano sarà più alto, avrà una casa, piò lavoro o benessere Incidente, nei pressi di Torre Canne, hanno perso la vita una donna di Ghemme e due figli dissimo il marito, ricoverato all'ospedale di Fasano in prognosi riservata, e due uomini di Gaeta l vissimo Incidendissimo Nell Gravissimo di moMso milione scarso iti numero e <tt meno dot s in percentuale, contro ouaj.1 1 milione mila m numero, ti S4 per conio, «ielle donno. Un fenomeno che ha tutte le intenzioni dt continuare, tuia rlvmctt* ruori e dentro la famiglia come prova 11 tatto che in Italia oggi cercano lavoro — secondo 1 dati della Oomunlta «europea — quasi un milione e nviwo di donne, contro le appena 2(w mila di dieci anni la. Con la «piena occupazione» ipotizzata, e con l'evoluzione della mentalità e dei costumi, nel Duemila, in campo femminile, dovremmo aver raggiunto livelli «europei». In questa .sfera di cristallo» dell'Italia non può mancare, almeno come augurio, 11 suo maggior benessere. Le cifre dicono poco, con o senza Inflazione, ed è preferibile scegliere un dato che, però, è 11 più significativo. Trent'anni fa le famiglie italiane dovevano dedicare, in media, ancora 11 56 per cento del bilancio di spesa all'alimentazione, bevande e tabacco (per chi fuma) compresi. Dieci anni fa questa percentuale era ancora sul 40, oggi sflora il 30, assai meno di un terzo, quindi, della spesa complessiva per consumi. Si può supporre che tra quindici anni l'alimentazione assorbirà il 20 per cento del bilancio domestico, lasciando 11 resto a tutto quello che rende la vita migliore e più interessante. Mario Salvatorelli Quando., tra 1S5 iwsl «• un* ventina tìi gvvemtv «*t<^fpfremo l'ingresso nell'turno Duemila, (orse saranno ss*U risolti i due più scossi problemi clie oggi ci angustiano: la disoccupazione giovanile e la casa. Lo speriamo, Quanto meno, anche se non osiamo esserne sicuri dal momento clic la crisi dell'ediliria sta per celebrare il suo ventennio, con buona pace di chi la considera risolta, solo contando le seconde case, più o meno censito. Anche per la disoccupazione, molti dubbi sul suo superamento sono legittimi, se dobbiamo ancora prendere atto che buona parte delle famiglie, per far proseguire gli studi ai propri rasai», sceglie la scuola In base alle fermate del tram e ai litri di benzina necessari por accompagnarli, poco curandosi della rivoluzione tecnologica, del rilancio dell'agricoltura o delle nuove occuparionì che si profilano all'orizsonte. Comunque, se. come si spera, ci saranno case e lavoro per tutti, si può scommettere che 11 nucleo familiare, da tempo In via di ridimensionamento, si sarà nel Duemila frantumato in atomi, perché avrà sfondato il «tetto» — dall'alto in basso — dei tre componenti in media, intorno al quale già oggi si aggira inquieto. Nel 1922 era di 4,5 (con punte superiori al cinque nel Veneto, ir Umbria e nelle Marche), poi è sceso gradualmente, censimento dopo censimento, sfiorando quota 3 nell'ultimo dell'ottobre 1981, e risollevandosi appena, a 3,2, nella recente indagine campionaria dell'Istat, perché alle risposte non c'erano le remore, anagrafiche o fiscali, che condizionarono a suo tempo l'inchiesta ufficiale. Il risultato ci dà un totale di 17 milioni 822 mila famiglie, dato che proprio In questi giorni dovremmo-aver toccato, senza rumori né festeggiamenti, i 57 milioni di residenti. Ma, quale sarebbe la reale costituzione media del nucleo familiare, se le 300 mila nuove coppie annue, anche queste «ufficiali", avessero un tetto sotto 11 quale abitare e, soprattutto, un lavoro con il quale campare? Affidiamo questo messaggio al prossimo futuro, e proseguiamo in questo ipotetico giro al di là dell'orizzonte. Fisicamente parlando, la famiglia italiana dovrebbe presentarsi sulla soglia del nuovo millennio In condizioni di far bella figura. La statura media dèi suoi ragazzi, misurata al servizio di leva — se ci sarà ancora — potrebbe superare i 175 centimetri, dieci più di quelli misurati alla chiamata alle armi per la prima guerra mondiale e cinque in più delle classi Immediatamente successive alla seconda. E la vita media, che è passata da meno di 50 anni per gli uomini e 51 per le donne nel 1921 rispettivamente a 71 e a 77 oggi, si sarà allungata almeno di un altro palo d'anni. Di conseguenza, pero, se non si provvederà In tempo, si saranno complicati anche i problemi per gli anziani, sempre più numerosi, che vivono soli o In seno alla famiglia. Infatti, prendendo come più probabile l'ipotesi di «bassa natalità» cioè una stabilizzazione sul livelli attuali delle nascite — meno di 11 ogni mille abitanti l'anno, contro 19 di trent'anni fa — nel Duemila saremo poco più di 56 milioni di abitanti, un milione meno di oggi. Ma, sul totale, gli uomini e le donne di età superiore ai 65 anni ne rappresenteranno oltre il 16 per cento, contro l'8,2 del 1951 e 1113,5 per cento di oggi. Per la componente femminile delle famiglie c'è, in particolare, una prospettiva stimolante. Dopo aver perso terreno, con la scomparsa di molte occupazioni nell'industria, e con 11 crollo della popolazione agricola, le donne hanno Iniziato un vivace recupero, quantitativo e qualitativo, nel mondo del lavoro. Dai meno dì 5 milioni di occupate cui erano discese nel 1972, pari al 27 per cento scarso del totale degli occupati, sono risalite agli oltre 6 milioni e mezzo di oggi, quasi il 32 per cento. Una «escalation* impressionante, soprattutto quando si consideri che In questi stessi anni gli uomini occupati sono aumentati dnpmSftrmcvOucdocllvllcsfIs1nvalzcaeiqvpl2mtmdbtcPbrpnte BRINDISI - 'IVe persone — uhA donna ed 1 suol due figli -— sono morie ed altre tre sono rimaste ferite sabato in Ulto Rcontro frontale fra un autofurgone «Piof» ed una vettura . Vo>«\>« sulla statale 37S tra Fasano e Brindisi, nel pressi di Torre Canne. Nell' Incidente hanno perso la vita Teresa Portlglloltt, 37 anni, di Qhcmmc (Novara)»ed 1 figli Alberto e Matteo Lodronl, rispettivamente di 13 e 8 anni. I tre erano a bordo, dell' auto, targata Novara, condotta da Oianfranco Lodronl, 46 anni, anch'eglt di allenitile, marito della donna e padre del due giovani. L'uomo e stato ricoverato nell'ospedale di Fasano (Brindisi); la prognosi e riservata. Sul camioncino, targato Latina, viaggiavano invece Nicola Lorenzi, 41 anni, ed Attanasio Carotalo, 44 anni, entrambi di Oaeta (Latina). Anch'essi sono stati ricoverati nell'ospedale di Fasano. Per il primo la prognosi è riservata; Carotalo invece guarirà in pochi giorni. Sul luogo dell'incidente sono intervenute pattuglie della polizia stradale. Le cause sono In fase di accertamento. Oianfranco Lodronl, la moglie Teresa Portigllotti ed i figli Matteo e Alberto erano partiti per le ferie sabato mattina da Ohemnie, dove abitavano in via Versi 19. *Erano soliti recarsi in Meridione — ricorda Mario Portigllotti. padre di Teresa —•. Questa volta però non torneranno più, Non sappiamo niente su come sia avvenuto V Due delle vittime: Teresa Portigliotti il giorno delle nozze e II piccolo Matteo — Nella cartina, il luogo della sciagura ancora in molti a ricordarla, j a Ohemme molti ricordano 1 incidente. Stiamo aspettando che rientri uno dei fratelli di mio genero per avere qualche notizia, anche se non servirà a ridarci mia figlia ed i nipotini». Maria Tognetti, la nonna, ha in mano una foto di Matteo quando aveva 6-7 anni. «£'cresclutocon noi — afferma mentre le lacrime le scorrono sulle guance —. // mio nipotino non 7nanglava se non c'era suo nonno. Perché, perché devono accadere queste disgrazie?'. Nel Novarese due paesi sono in lutto per questa tragedia: Ohemme, dove da sette anni abitava la famiglia Lodronl, e Fara, dov'era nata ed aveva vissuto gli anni della giovinezza e si era sposata, Teresa Portigliotti. Qui sono Teresa Portigliotti ed 1 due bambini, forse, non si sono nemmeno resi conto di quanto è avvenuto tanto l'incidente è stato fulmineo. Solo il Lodronl, all'ultimo momento, si è aggrappato fortemente al volante riuscendo ad evitare 11 colpo mortale. • Gianfranco era un perfetto guidatore — ricordano in molti, a Ohemme, nella piazza del paese — molto attento, specie quando trasportava moglie e figli. I due piccoli, Matteo e Alberto, invece, sol tanto il giorno prima, avevano salutato i compagni di scuola e di giochi affermando: "Al ritorno vi racconteremo tutto". Cìie destino folle! Purtroppo non lo potranno piti fare». •Era una brava ragazza — affermano alcune sue amiche — che non aveva esitato a lasciare il suo paese in collina per seguire il marito a Milano'. Nel .capoluogo lombardo i coniugi avevano poi aperto una latteria «/ Lodronl sono stati "lontano" fino a sette anni fa — ricordano altri conoscenti —. Quando Teresa è ritornata fra noi è andata ad abitare dopo poche settimane- a Ohemme per iniziare, sempre con il coniuge, una nuova attività: un piccolo stabilimento di maglieria a Carplgnano Sesia'. Questa . azienda attualmente da lavoro ad una ventina di giovani operale. Se.a Fara Novarese tutti parlano della giovane Teresa. piccoli Matteo e Alberto ed 11 padre Oianfranco. A Ohemme si trova anche un fratello della vittima e l'anziano genitore che attualmente è ricoverato al locale ospizio, quasi cieco, mentre altri due fratelli di Oianfranco Lodroni abitano altrove. E' stato il parroco di Ohemme, don Gabriele Pelosi, a dover portare la notizia al congiunti. «Non volevo crederci — dice anch'egll in pre da allo sconforto —. Dati vero un fatto troppo terribile. Ave vo visto i due piccoli il giorno prima, all'oratorio, quando erano stati premiati per la loro partecipazione al torneo di calcio. Una grossa disgra eia che ha annientato una inI tera famiglia