Junior è puntuale al raduno granata

Junior è punìusale al raduno granate Junior è punìusale al raduno granate TORINO — Scende di slancio dall'auto Inviata dalla società a prelevarlo alla Malpensa e, rivolgendosi a Giacomo Franco, l'anziano e solerte dirigente granata, esplode In un gioioso «Ciao papà Franco». Questa la scena dell'arrivo" a Torino di Junior, sbarcato ieri in città dopo il volo transoceanico. Sorridente e disponibile al dialogo, 11 forte giocatore brasiliano sembra smanioso di bruciare le ore che lo dividono dal raduno di oggi pomeriggio. Lo attende una preparazione lunga, inconsueta per un atleta abituato a cominciare gli allenamenti soltanto 15 giorni prima del campionato ma lui non si spaventa ed esclama: «Non è sicuramente il lavoro a preoccuparmi». Dopo aver detto che al termine della preparazione spera di ottenere un brevissimo permesso per tornare in Brasile a riprendersi la moglie Heloisa e il piccolo Rodrigo nato da poche settimane, Junior descrive l'impressione che gli ha lasciato Radice: «Mi è piaciuto, sembra un uomo di dialogo. So che è stato un ottimo giocatore e questa è una cosa molto importante perché conosce la mentalità di chi va in campo». Gli riferiscono che Cabrini, in un'intervista di qualche giorno fa, ha osservato che con II suo acquisto II Torino ha compiuto il miglior colpo sul mercato internazionale. Lui sbotta In una risata e risponde: «Cabrini è un mio amico, per questo ha parlato cosi». Junior sfoggia un Italiano meno incerto rispetto alla sua prima venuta a Torino: ha già studiato la nostra lingua? «No, ma ho un libro con le parole e i verbi. Mi manca una buona pronuncia ma tra un paio di mesi vedrete».

Persone citate: Cabrini, Giacomo Franco, Radice

Luoghi citati: Brasile, Torino