Un fiore nella Hit parade di Alberto Gedda

Inattesa Inattesa dei Giochi Un fiore nella Hit parade Alberto Cova Cara signora che non si interessa di sport in tv, ma che lo subisce come tutte quelle che hanno marito e figli. Inutile star II a tergiversare: tra quattro giorni, cara signora, e per diciassette giorni consecutivi, le toccano le Olimpiadi. Che sono da Los Angeles, più o meno dove agtscono le Charlie's Angels, come a dire all'altro capo del mondo e quindi le trasmissioni in diretta cominciano alle 22,30 della sera e finiscono alle 5 del mattino. Fosse tutto qui, buonanotte ai suoi cari fanatici e basta. Invece «dallo studio In Roma" alle 10,30 della stessa mattinata parte il riepilogo che comprende anclie «dirette* (non s'illuda: sia sulla Rete uno che sulla due) e dura fino a mezzogiorno per riprendere poi un paio d'ore nel tardo pomeriggio e avanti, si ricomincia con l' orario di cui sopra. Lo sappiamo, cara signora, che tutta l'ecologia famigliare, oltre che la garanzia degli apparecchi tv, sarà messa a dura prova, ma siamo certi che lei sarà l'unica a superarla. La scorsa settimana ad esempio, lei ha subito II mostro della Laguna nera, poi La notte del morti viventi, quindi II vampiro sull' Isola; sa già che domani sera le tocca di nuovo Boris Karloff in una variante sui pazzi che st chiama Bedlam: come possoìio impaurirla con V apparizione di un Pizzul alle 2,30, l'evocazione di un Martelllnt alle 4? Certo saranno quattro giorni duri quelli che la aspettano, cara signora: nell'attesa dell'Olimpiade, la tv (intesa qui come ente cosmico che comprende network di tutti i generi) le ha preparato un seminario sui giustizieri privati. Passerà dalla semplice esecuzione di tre malfattori in La giustizia di un cittadino privato da parte di quel rozzo die è Ernest Borgnine, alla vendetta di un ingegnere perbene come Alan Ladd nei confronti dei teppisti che gli han fatto passare La notte delle jene; avrà un massacro di 12 evasi 12 in Paura In città, ma si gusterà il sommo capolavoro del genere, Il glutlzlere della notte, con Cliarles Bronson che fa secco ogni tipo di malintenzionato. Ma dopo, sabato prossimo cara signora, lei si troverà in una posizione di vantaggio. In quel1.' arco Ubero tra le 12 e le 18, potrà spadroneggiare sul suol stremati famigliari con telenovelas, film di Tognazzl e ciclo «Amori, canzoni e avventure degli Anni 50»; ni quello della prima serata, potrà finalmente Imporsi («tanto poi io vado a dormirei», detto scaricando su ogni sillaba la sua rabbia di vldeoschtava) preferendo un concerto di Yehudt Menuhtn ai Predatori dell'idolo d' oro, una replica di Anche i ricchi piangono al western Duello a El Dlablo. Cara signora, consideri queste Olimpiadi come un periodo di esercizi videospirituali dei suoi famigliari. E qualora ti Mennea o l beati undici azzurri (c'è il calcio, cara signora, e chissà a die ora...) entrassero in odore di santità, si prepari anche a processioni improvvisate all'alba, con devoti In pigiama, peggio in bermuda. Succede tra quattro giorni e per diciassette giorni, ma non disarmi cara signora: prepari hamburger, frulli milkstiakes f. frittata e birra son roba da Fantozzi», dica se protestano), quindi se ne vada a letto con un blando sonnifero. Alle 13,45 l'aspetta un'avventura con Maciste. Raluno Il suo -Fiore di maggio» è sbocciato con 1 primi caldi ed è subito piaciuto, finendo nelle Hit Parade, mentre rimbalza di continuo dalle radio al Jukebox alle tivù. Il «Fiore di maggio» che Fabio Concato ha scritto per la figlia Carlotta (terribile femminuccia di tredici mesi) e che ha inserito nel suo ultimo ellepl viene Infatti ritenuta dagli addetti ai lavori una delle «cose» più belle che siano state pubblicate negli ultimi tempi. Cosi come bello/ lineare, gradevolissimo è tutto l'album del cantautore milanese: da -E ti ricordi ancora», a -Festa di mare», a -Tienimi dentro te», In un susseguirsi di piacevoli sensazioni condite dagli arrangiamenti di Vince Tempera. -Mi sono sforzato ancora una imita di essere positivo e proposltlvo» — spiega Concato —.-MI fa bene pensare in modo sereno, roseo, mi dà fiducia, carica, voglia di fare e penso che anche a chi mi ascolta faccia piacere sentirsi coinvolto In quest'atmosfera, senza comunque scadere nel banale, nello stupido sentimentalismo, un rischio che si corre sempre». — Con -Fiore di maggio» hai preso parte alla manifestazione per 11 Disco per 1' estate a Saint Vincent: com'è stata questa esperienza? «Direi buona e, del resto, a Saint Vincent c'ero già stato Carlotta, con Valuto di mia moglie Elisabetta e il determinante apporto di Vince Tempera». Una storia in crescendo, dunque, come se ne sentono poche nell'ambiente. •Ma la mia storia, forse, funziona proprio perché io sono fuori dall'ambiente discografico più nevrotico e schizoide. Ti giuro, qui c'è della gente completamente fuori di testa che, appena vende qualche miglialo di dischi, non riconosce più nemmeno sua madre, lo cerco di stare molto alla larga da queste cose, cosi come mi sforzo di essere spontaneo, naif, nelle cose che faccio. Del resto, sono convinto che la gente sta stufa di farsi prendere in giro da personaggi costruiti, vuoti, falsi, non credibili. Non voglio mandare degli input devastanti ai ragazzini esaltando lo svenarsi o il suicidio per droga. Non è la mia storia: lo sto davvero bene, non voglio né diventare matto né trasformarmi in chissà quale esotico personaggio». Famiglia e lavoro, dunque, per Fabio Concato, con grande serenità e pacatezza, fra amicizie e amori con storie di tutti 1 giorni raccontate con la speranza e la voglia del domani. Una voglia di vivere che quasi scandalizza per la sua novità nella generale voglia di autodistruzione. Fabio Concalo: uno dei carnami emergenti nei rumi del pubblico piovane ascoltare musica, metto su un disco dei Beatles o dei Deep Purple, Wcather Report, Al Jarrot, Stevie Wonder...». — Insomma, una buona base per iniziare. «Si, devo dire di sì. Ho Iniziato poi la professione nel 75 facendo ael cabaret con Giorgio Porcaro: due anni dopo, ho pubblicato il ?«io primo Ellepl, 'Storie di sempre', seguito poi da 'Svendita totale' e 'Zio Tom'. Nell'80 mi sono fermato a studiare, volevo fare altri lai>ori, mollare tutto. E poi è arrivata la folgorazione di 'Domenica bestiale', che mi ha ridato entusiasmo. Oggi sono uscito con questo ' Fabio Concaio', che ho praticamente scritto in mezzo ai pannolini e alle pappette per due anni fa con un altro brano che funzionò molto bene, ' Domenica bestiale'. Certo, avevo qualche timore perché questa è una manifestazione alla quale prendono parte solitamente cantanti e musicisti di un certo tipo. Quest' anno, poi, c'erano dei personaggi strambi vestiti da giapponesi e con nomi esoiict, die si muovevano in modo incredibile, come dei robot o del karateka. Io, invece, mi sono presentato in maniche di camicia, con la mia chitarra, seduto su uno sgabello, come si faceva vent'anni fa. Però quando ho iniziato 'Fiore di maggio'è successo il finimondo — Come dire che, quando tutto 6 fatto con gli ingre¬ dienti giusti, tutto poi fila via liscio. -Sì, proprio cosi. Anche con i colleglli c'è stato un buon rapporto. Si vede che sono nella nuvoletta giusta». Ma, per arrivare sulla nuvoletta rosa, 11 trentenne milanese ha lavorato sodo, con una lunga gavetta musicale. -Senza voler fare un poema della mia vita, ti posso dire che la musica mi ha condizionato da quando avevo due anni e mio padre, jazzista fino nel midollo, mi faceva ascoltare in continuazione Jcrry Mulllgan, Cliarlle Parker, e avanti così fra musiche bianche e nere, free e cool, ritmi sudamericani, finché m'innamoro perdutamente dei Beatles. Ancora oggi, se devo Alberto Gedda

Luoghi citati: El Dlablo, Los Angeles, Roma, Saint Vincent