Francia e Germania aboliscono tutti i controlli alle frontiere

Da mezzanotte una decisione definita «storica» dai due Paesi Da mezzanotte una decisione definita «storica» dai due Paesi Francia e Germania aboliscono tutti i controlli alle frontiere Stelle e strisce sventola... su Marcianise Le auto saranno iavranno un contra PARIGI — Da qualche ora j il Reno non è più frontiera. A mezzanotte sono entrati in vigore gli accordi franco-tedeschi che semplificano le formalità al posti di dogana tra i due Paesi: 11 primo passo verso l'abolizione completa del controlli tra Francia e Germania, prevista per 11 1986. D'ora innanzi solo alcune auto, -di tanto in tanto-, saranno fermate e ispezionate, dicono 1 nuovi protocolli franco-tedeschi. Solo a qualche cittadino del due Paesi, -di tanto in tanto», saranno chiesti 1 documenti. Dal primo agosto, le nuove norme saranno estese a tutti gli abitanti della Comunità In transito tra Germania e Francia. Sarà sufficiente esporre un disco verde sul parabrezza dell'auto: 1 doganieri francesi e tedeschi sapranno che si hanno con sé solo merci in franchigia, che si viaggia con animali vaccinati, che non si portano più di cinquemila franchi. Il -Sesamo europeo-, come il ministro francese Roland Dumas ha definito 11 disco verde, sarà però soltanto un lasciapassare destinato a sveltire la circolazione, non sostituirà — per ora — la carta d'identità, che resta obbligatoria, e che potrà essere richiesta In ogni momento, alla frontiera. Il primo agosto, un'altra misura sperimentale entrerà in vigore In tre posti di frontiera fra'ico-tedeschl, a SaarbrUcken, Mulhouse e Strasburgo: l'abolizione del duplice controllo di polizia e di dogana. Le auto In transito non Il David batte i due di Riace... •Folla all'Accademia: Maradona? no, Il David». Firenze vive In questi giorni un fenomeno singolare: a distanza di due anni, si ripete l'attrazione collettiva che II mondo rivolse al bronzi di Rlace. • A PAGINA 11 ispezionate solo «di assegno verde - Pre potranno più essere fermate due volte. Poliziotti e doganieri lavoreranno Insieme. Eventuali ispezioni saranno unificate. Insomma tutto più rapido, tutto più semplice. L'Iniziativa di Parigi e Bonn — annunciata dal presidente Mitterrand e dal cancelliere Kohl al loro recente incontro di Rambouillet — è -storica-, ha detto con enfasi forse eccessivi', il ministro Dumas. Certo, altamente simbolica (già prima i controlli alle frontiere tra 1 due Paesi erano molto allentati e svelti; agli automobilisti bastava spesso rallentare per avere via libera). Serve a meglio definire uno «spazio franco-tedesco» che, nelle Intenzioni tanto in tanto» - Gli abitanti della Cee reoccupazione negli ambienti di polizia Incontro con lo zio della candidata. Stasera (per video, via satellite) la cittadinanza onoraria a «Geraldina» delle due capitali, dovrebbe avviare la creazione di uno •spazio europeo». Serve a concretizzare la costruzione dell'Europa (-Dopo la firma del trattato di Roma, data di nascita della Cee, si è perso troppo tempo-, ha detto ancora Dumas). All'accordo si è giunti del resto tra grandi difficoltà, che hanno costretto a rinviare la sua entrata in vigore (prevista per l'inizio di luglio, in un primo momento). Venerdì, alla firma del protocolli, al posto di frontiera di Saarbrllcken, l'atmosfera era di festa popolare: Dumas e Waldemar Schreckenberger, Emanuele Novazlo (Segue a pag. 2 - 8' col.) DAL NOSTRO INVIATO CASERTA — Tutta Marcianise ormai corre per la Casa Bianca. E se dipendesse dai cittadini di questo pacsone casertano Geraldine Ferraro vincerebbe nettamente non solo contro il tandem Reagan-Bush, ma prenderebbe addirittura il posto di Mondale. La convenzione democratica deve ancora ratificare la scelta dei suoi candidati e i sondaggi d'oltreoceano affermano die comunque è estremamente improbabile per loro la conquista della Casa Bianca. Ma qui a Marcianise è ugualmente festa. Nella casa natale dei Ferraro è esposta la bandiera americana, e questa sera, in collegamento video via satellite con San Francisco, il sindaco di Marcianise conferirà a Geraldine la cittadinanza onoraria; la cittadina è tappezzata di manifesti con i quali il Comune -porta a conoscenza- che lo -Speciale Tgl- opererà un collegamento diretto tra la casa comunale e -Geraldine Ferraro, italo-americana, originaria di Marcianise, candidata alla vicepresidenza degli Stati Uniti d'America*. Non è esagerala, o quanto meno prematura, tanta aria di festa? «E c'aggl a dicere — risponde Angelo Ferraro, ottantenne zio di Geraldine, anzi di Geraldina, come la chiamano i parenti italiani —: io penso che Reagan ha fatto troppe fesserie, e non è detto che venga rie¬ letto. Geraldina è donna e di origine italiana: prenderà tvftti 1 voti delle donne e degli italoamerlcanl. Ch'o pateterno c' manna bona, non solo per lei o per noi che slamo la sua famiglia, ma per tutta l'I talia, che avrà tutto da gua dagnare». I Ferraro sono da sempre una famiglia benestante, ma questa è terra di emigranti, e sono poche le famiglie che non hanno parenti in Ameri ca. Angelo è l'unico zio paterno della candidata democratica alla vicepresidenza Usa, degli otto fratelli Ferraro, sono rimasti soltanto lui e tre sorelle, ma i legami con i nipoti in America, afferma decisamente, sono rimasti vivi, forti e costanti. Guai a mettere in dubbio le radici italiche di Gerry Ferraro o la sua napoletanità! E il fatto che lei non spiccichi una parola d'italiano, o che si contino su poche dita i suol viaggi nella terra d'origine, agli occhi dello zio non sono prove sufficienti. «E' 'o vero, non parla bene italiano, ma comprende — è sempre lo zio Angelo che spiega — e il fratello parla molto meglio la nostra lingua perché ha studiato a Bologna. Ma Geraldina è Italoamerlcana verace, e l'ultima volta che è venuta in Italia è stato nel 1980, quando era in visita ufficiale per 11 terremoGianni Pennacchi (Segue a pag. 2-3' col.)