Né breve né facile

Né breve né facile Né breve né facile di LUCA GIURATO Spadolini dice che la «verifica» che avrà inizio mercoledì non sarà né breve né facile. A questa giusta osservazione, ci permettiamo di aggiungere un piccolo commento: meglio così. Dagli incontri che il presidente del Consiglio avrà con i ^uoi partner di governo o si cs< e cor. idee, propositi e proCiammi chiari (e con un miniì di volontà politica di realizzarli veramente. Parlamento e opposizioni permettendo) oppure meglio cambiare strada e cocchiere, visto che in questa legislatura il pentapartito è insostituibile, e quindi non si possono cambiare, come avviene tranquillamente in tutte le democrazie occidentali, anche la diligenza ed i cavalli. Diciamo subito che, malgrado il pessimismo dilagante c «i tanti partiti della crisi», la fine di questo governo oggi non risolverebbe nessuno dei veri problemi del Paese. Quindi, va data a Craxi fiducia e possibilità per riuscire, da qui a un anno, dove non e riuscito dal luglio dell"83 al luglio dcll'84. I "mezzi ci sono c così pure le possibilità. Lo dice Pcrtini e lo dice il ministro del Tesoro Goria, il quale parla addirittura di un accordo triennale per risanare definitivamente l'economia. Lo hanno poi detto, con un voto che ha dato il 54 per cento dei consensi al pentapartito, 50 milioni di italiani alle europee. Il primo a meritarsi fiducia, uomini e mezzi adatti a rilanciare il governo, deve però essere proprio il presidente del Consiglio. E' questo il ('presupposto» essenziale della verifica imminente. Nessuno chiede a Craxi di cambiar temperamento e di sbiadire una grinta che fa ormai parte del suo personaggio pubblico, della sua fama di leader duro e deciso. Bisogna però prendere atto, definitivamente, che un conto è guidare un partito dove si viene confermati segretari con un applauso unanime e un conto un governo dove si devono mettere d'accordo le esigenze, giustamente e legittimamente diverse, di tanti partner che non sempre hanno torto quando si arrabbiano. Sarebbe ridicolo far finta di "ignorare, in un mondo politico che «vive» tra l'altro di dietrologie e di sottigliezze, come e perché Craxi annunciò la «verifica» al congresso del suo partito. Qualcuno parlò del l'arroganza di certi grandi pugili prima di un incontro im portante. Noi preferiamo ri cordare la sicurezza spavalda di tanti personaggi usciti dalla penna dei grandi romanzieri inglesi dell'800. Poi, però, il 17 giugno è an data come è andata. Adesso, fingere di indignarsi e protc- (Segue a pag. 2 - 8" col.) Craxi parte

Persone citate: Craxi, Spadolini