Una maglia gialla al giorno

Al Tour de France dominano i ciclisti belgi con gli spriht xiei traguardi volanti Al Tour de France dominano i ciclisti belgi con gli spriht xiei traguardi volanti Una maglia gialla al giorno Motociclismo, perché il mondiale 500 andrà a Lawson Spencer, chi sbaglia paga La 2a tappa al francese Madiot Peeters spodestato dal compagno di squadra Hanegraaf in vetta alla classifica - Oggi gara a cronometro (Fra), km 249 in 7h0'l", media km/h 35,599, abbuono 30"; 2. Andersen (Dan) a 2", abb. 20"; 3. Roche (Irl) a 3", abb. 10"; 4. Rogiers (Bel); 5. Vanderaerden (Bel) a 8"; 6. Castaing (Fra); 7. Kelly (IH); Classifica: 1. Hanegraaf (Ola), in I0h34'l7"; 2. Van der Poel (Ola) 1"; 3. Andersen (Dan) a 8"; 4. Madiot (Fra) a 8"; 5. Vandenbroucke (Bel) a 9"; 6. Peeters (Bel) a 9"; 7. Peiper (Aus) a 13"; 8. Hoste (Bel) a 13"; 9. Le Mond (Usa) a 14"; 10. Anderson (Aus) a 15"; 11. Roche (Irl) a 16"; 12.Fignon (Fra) a 17"; 13. Hinault (Fra) a 18"; 22.Visentini a 35"; 60. Perini a 47"; 66. Leali a 48"; 94. Battaglili a 55". Ixiuvroil. Il belga laido Peete avrei potuto vincere anche con la nuova moto e dunque valeva la pena di investire nello sviluppo della quattro cilindri». iMa — gli abbiamo chiesto — dopo le prove ufficiali di questo Gran Premio, dopo la pole posltion di Lawson avete' preso in considerazione la possibilità di preparare la tre cilindri per la gara». ■SI, è vero ed abbiamo anche chiesto agli organizzatori se ci sarebbe stato consentito usare una moto che era stata punzonata ma non utilizzata in prova. Ci hanno detto che mi avrebbero fatto prendere il via ma c'era il rischio che la giuria internazionale, in caso di reclamo, mi squalificasse a fine gara. Questo ci ha fatto decidere definitivamente per la quattro cilindri. E la scelta nei primi giri, quando avevo preso 11 largo senza difficoltà, sembrava quella giusta. Ora invece ho la sensazione che il mondiale gara dopo gara, qualunque cosa faccia, mi sfuggirà inesorabilmente di mano». Spencer ìia ragione: anche se vincerà tutti e quattro i Gran Premi che ancora restano da disputare, a Laioson basterà ottenere tre quarti ed un terzo posto: troppo facile per questo pilota «computer» che corre con una Yamalta che quest'anno in otto gare non l'ha mai lasciato a piedi. di CARLO FLORENZANO ASSEN — Quant'è brutto perdere sapendo di essere il più bravo. Lo leggevamo negli occhi di Freddie Spencer sabato sera ad Assen un'ora dopo la fine del Gran Premio che in pratica ha deciso con largo anticipo il Campionato mondiale 1984. Eddie Lawson se ne stava chiuso nel suo camper stizzito, si dice, per una frase del team-manager della Yamaha, Giacomo Agostini, die a fine gara gli avrebbe detto che si aspettava almeno un secondo posto ed un comportamento in corsa un po' meno remissivo. «Fast Freddie», invece, non si è sottratto al rituale incontro con i giornalisti sotto la tenda Honda per le interviste del dopo gara. Ben pettinato, vestito per benino, gentile e disponibile come al solito, non sembrava in collera né desideroso di far polemiche o addossare responsabilità. Era semplicemente triste. «Pensavo che si sarebbe messo a piangere» ci Ita detto poi il suo manager Ian McKay, uno scozzese che naviga da anni nell'ambiente e in passato ha lavorato anche con Giacomo Agostini. Sembrava assurdo a tutti noi che nel giorno in cui la Honda aveva ottenuto il primo e il secondo posto ed ave- rs (a destra) hn tenuto la maglia gialla per un giorno

Luoghi citati: Assen, Usa