L'Egitto dopo anni di declino spera di essere protagonista

La radiografìa delle tre squadre che affronteranno gli azzurri del calcio nel girone di Pasadena alle prossime Olimpiadi La radiografìa delle tre squadre che affronteranno gli azzurri del calcio nel girone di Pasadena alle prossime Olimpiadi Un Costarica veloce e deciso ha superato 2' 1 il Dusseldorf Tournée degli Usa in Cina il sogno è battere Bearzot l'Egitto dopo anni di declino spera di essere protagonista NEW YORK — La squadra americana per il torneo olimpico di calcio di Los Angeles, che fra poco più di un mese dovrà vedersela con le altre tre formazioni incluse nel girone di Pasadena (Italia, Egitto e Costarica), è da domenica scorsa In Cina per una tournée di oltre due settimane. Essa, come dice il et nazionale Alkis Panagoulias, non solo darà modo ai giocatori di fare preziose esperienze, ma consentirà soprattutto una più accurata impostazione della compagine e del sistema di gioco da adottare. La tournée in Cina, cui partecipano diciotto giocatori, prevede un totale dt tre-quattro partite e, salvo imprevisti, si concluderà il 30 giugno. Cinque giorni dopo 123 giocatori, che da circa un anno sono inclusi nella «rosa» olimpica, saranno radunati ad Anaheim, in California, per un definitivoo periodo di preparazione. Al termine, il 14 luglio , saranno designati definitivamente gli elementi che prenderanno parte ai giochi olimpici. Panagoulias, che per le Olimpiadi si avvale dell'assistenza dell'allenatore Angus McAlpine, ha scelto per la tournée cinese t seguenti giocatori. Portieri: Tim Harris e Jamie Swaneer; difensori: Paul Caligiurt, Mark Evans, Louis Karbiener, Jim Kavanaugh, Kazbek Tambt, Bruce Savage; centrocampisti: Dan d'Angelo, Angelo Dibernardo, Michael Fox, Tom Katn, Tabare Ramos, John Stollme- yer; attaccanti: Arm Aly, George Fernandez, Jeff Hooker, Steve Skarp. Costoro, una volta rientrati ad'Anaheim, saranno raggiunti dal seguenti cinque possibili sostituti: Dale Ervlne, Glenn Eroine, Tom Islrov, Alfonso Smith jf. e Doug Puffenbarger. L'intero «pacchetto» è formato da autentici giocatori dilettanti e da soli quattro professionisti: Tambi e Fox del Cosmos di New York, Dibernardo, già dei Cosmos e ora in procinto di firmare un nuovo ingaggio, nonché Fernandez della Lega Misi. Sempre che da qui al 14 luglio Panagoulias non cambi del tutto l'impostazione finora adottata, la rosa finale del 17 elementi per le Olimpiadi sarà di fatto la squadra ora impegnata in Cina, con la possibile esclusione di Dibernardo o Savage. A giudicare da quanto s'è visto durante t vari incontri disputati da un anno a questa parte dal cosiddetto «Olympic developmental team», (Squadra per la preparazione olimpica) nel contesto dei giochi pan-americani in Venezuela, della coppa presidenziale in Corea del Sud, del torneo di Merdeka in Malesia, e da varie tournée in Finlandia, Svezia, Honduras, Messico e Stati Uniti, si può dire che gli americani tendono a giocare con tre punte, Si tratta di una tattica co raggiosa, addirittura spregiudicata (tanto più se gli avversari sanno il fatto loro quan- to a contropiede). Tattica che Panagoulias spesso impiega imponendo un enorme lavoro al centrocampisti e sfruttando la provata abilità di molti giocatori Usa sui palloni alti, con i cross. Quello di Pasadena sarà il sesto confronto fra il grecoamericano Panagoulias e II et italiano Emo Bearzot. Sotto la guida di Panagoulias, Infatti, la Grecia, da lui allenata per diversi anni, ha battuto l'Italia 2-1 ad Atene nel 1973. Nel 1975 gli ellenici furono sconfitti a Firenze per 3-2 ; due anni dopo nelle qualtficaziol mondiali l'Italia vinse 2-0 ad Atene e pareggiò a Torino 1-1. Infine, lo scorso 30 maggio la nazionale Usa, che dall' anno scorso il greco allena con appassionato vigore, lui pareggiato 0-0 nell'amichevole con la nazionale italiana disputata a New York. «Sono davvero lieto che la Federcalclo Italiana abbia detto di si alle Olimpiadi come a suo tempo auspicato da Bearzot», ha detto II et americano nell'apprendere la decisione del vertice del calcio italiano alla vigilia della partenza per la Cina. E ha continuato: «Fra me e Bearzot ci sono stati sempre ottimi, cordiali rapporti. Ci rispettiamo molto, qualche volta ha vinto lui, qualche volta ho vinto io. E come è sempre avvenuto ogni qual volta ci slamo incontrati in campo, anche durante 1 giochi olimpici la nostra amicizia finirà almeno per la durata del torneo». IL CAIRO — La nazionale egiziana di calcio, che sarà fra le avversarle dell'Italia alle prossime Olimpiadi, è una delle migliori rappresentative del continente africano, ma non sembra avere 1 titoli per mettere in difficoltà gli azzurri di Bearzot. Le sue uniche armi sono la velocità e l'impegno. Gli egiziani giocano per novanta minuti allo stesso ritmo e non si dichiarano mal battuti. Ma la tecnica di base è insufficiente (tranne che per due o tre elementi) e gli schemi tattici molto approssimativi. -Il primo dei nostri problemi è di razionalizzare II gioco: spendiamo troppe energie a vuoto», riconosce il commissario tecnico Mohamed Salah Abdu, 58 anni. E' un duro: lo chiamano al wash (11 selvaggio), perché dal suol giocatori pretende sempre il massimo e 11 guida con un pugno di ferro. Dal 1978 al 1980 allenò la nazionale del Kuwait. Ora, nella carica di direttore tecnico della nazionale egiziana, è affiancato dall'allenatore Fuad Ohabanne, che fu per sette anni 11 •secondo» dell'ungherese Hldegutl alla guida del «National», la squadra più titolata del Paese. L'Egitto gioca 11 4-3-3, ma 1 centrocampisti sono spesso sulla linea dei terzini ed anche le punte arretrano spesso e volentieri, 1 difensori sono ruvidi, prestanti fisicamente, ma vulnerabili soprattutto se colti in contropiede. Il loro elemento di maggiore spicco è Ibrahlm Yussef, un «libero» a cui piace avanzare e uno del pochi dotato di una chiara visione di gioco. Gli attacchi vengono condotti generalmente per linee esterne, approfittando della velocità delle all (specie quella sinistra Emad Suleyman). L'uomo più pericoloso è Taher Abu Zeld, una giovane mezzapunta che fu capocannoniere alla Coppa del mondo Junlores In Australia ed alla Coppa d'Africa delle nazioni In Costa d'Avorio: ha un sinistro micidiale che va a segno anche da trentaelnque metri. In Egitto 11 calcio è lo sport più popolare, ma soffre della mancanza di Infrastrutture. I, tesserati sono soltanto 53.678 su 47 milioni di abitanti. I giocatori migliori sono semlprofessionlsti e guadagnano fra le 180 e le 500 sterline egiziane al mese (250-700 mila lire), oltre ai premi-partita. Il calcio egiziano ha avuto la sua epoca d'oro un quarto di secolo fa. Per una decina d' anni dominò 11 football del continente, aggiudicandosi due Coppe africane delle nazioni (1957 e 1959) e qualificandosi per i Giochi olimpici del 1964 a Tokyo, dove si piazzò quarto. Il declino cominciò con la «guerra dei sei giorni» del 1967 ed è proseguito sino a qu'alche tempo fa. Il primo segno di risveglio fu l'accoppiata realizzata dal «National» e dall'.Arab Contractors» nella Coppa del Campioni e nella Coppa delle Coppe del 1982. Per le Olimpiadi di Los Angeles l'Egitto si è qualificato superando successivamente il Sudan (10 e 0-0), lo Zambia (0-1 e 2-0) e l'Algeria (1-1 e 1-0). Attualmente 1 giocatori di Salah Abdu «al wash» sono in allenamento nella Germania Federale, torneranno al Cairo a fine mese e il 4 luglio incontreranno 11 Camerun. La «rosa» del preselezionatl (In seno alla quale saranno scelti la sera del 4 luglio 1 diciassette che andranno negli Stati Uniti) comprende ventuno nomi. Eccoli: portieri: Sablt al Batal, 31 anni; Ekremy al Sahahatt, 29 anni; Adel al Mamur, 29 anni; difensori: All Shehata, 25 anni; Mohamed Omar, 26 anni; Rabya Yassln, 24 anni; Badreddln Hamld, 24 anni; Hamada Sldky. 23 anni; Ibrahlm Yussef, 25 anni; centrocampisti: Magdl Abdul Oh tini, 25 anni; Shawki Gherlb, 25 anni; Mohamed Hassan, 25 anni; Mohamed Helmy 22 anni; attaccanti: Rabla Sald, 21 anni; Alla Nlbll, 23 anni; Mustafa Abdu, 30 anni; Emad Suleyman, 25 anni; Tarek Yaya; Alman Shawki, 22 anni; Tahelr Abu Seid, 22 anni; Mahmud el Khatlb, 31 anni. La formazione-tipo dovrebbe essere la seguente: Sablt el Batal; AUshehata, Hamada Sldky; Ibrahlm Yussef, Rabla Yassln, Magdl Abdul GÌ la ni; Shawki Gherib, Mohamed Hassan, Alaa Nabli, Mahmud el Khatlb, Emad Suleyman. SAN JOSE' DI COSTA RICA — La nazionale di calcio del Costa Rica, che parteciperà al torneo olimpico di Los Angeles, è entrata nella fase più interessante della sua preparazione. Si tratta di un manipolo di giocatori giovani, poco noti alla platea intemazionale. Recentemente hanno pareggiato 4a4 con la squadra olandese dello Sparta Rotterdam in un'amichevole disputatasi a San José. I giornalisti sportivi hanno scritto che si è trattato di una partita veloce, vibrante e, soprattutto, molto equilibrata. Il Costa Rica, nonostante il suo piccolo territorio, si è messo già in evidenza in tornei calcistici intemazionali e nel Giochi olimpici. In questo Paese si è cominciato a giocare al calcio in forma organizzata nel 1921 e da allora ininterrottamente si sono disputati t campionati nazionali annuali. In seconda divisione giocano 18 squadre e in terza divisione 33. La nazionale costaricense ha vinto otto dei nove campionati centroamerlcanl di calcio finora disputati e si è imposta anche per cinque volte nel torneo centroamerlcano e dei Caraibi. Tra le sue prestazioni più notevoli all' estero vi è il terzo posto nel campionato panamericano svoltosi in Messico, dove ha battuto Perù e Cile, ha pareggiato col Messico ed ha perso con Argentina e Brasile. Ha conquistato anche la medaglia d'argento nel primi Giochi panamerteani sfottisi in Argentina, battendo Paraguay e Venezuela, pareggiando con Cile ed essendo battuta soltanto dall'Argentina. Il Costa Rica si è classificato per i Giochi olimpici di Los Angeles, dopo aver superato insieme al Canada il turno eliminatorio della zona Concacaf, durante il quale ha battuto l'Honduras (1-0 e 3-2), ti Guatemala (1-0 e 0-0) e Cuba (1-0 e 0-0). I giocatori hanno un'età media di 21 anni e la rosa dei titolari è composta da 17 elementi che appartengono ai diversi club della prima divisione. Come dato storico si ricorda che a San José la più nota compagine del Costa Rica, la Liga Deporttva Alajuelense ha battuto il Genoa (7-1) nel 1968 e che molti giocatori far ìnosi del Costa Rica sono stati ingaggiati da squadre di Colombia, Cuba, Messico, Cile, Stati Uniti, Argentina, Venezuela, El Salvador, Guatemala, Nicaragua,-spagna, Ecuador e Italia. Giocatori costaricensi come 'Fantastico» Alejandro Morera hanno vestito la maglia del Barcellona e dell'Hercules di Spagna. In Italia ha giocato con ti Torino Anco Marcio Vargas, e Rafael «Fe/o» Garcia in Inghilterra, Carlos Monterò ad Hong Kong. Attualmente Ernie Gibss e Fernando Monterò stanno disputando il campionato in Sud Africa. Quanto al gruppo nel quale è inserito il Costa Rica nei Giochi di Los Angeles, l più quotati commentatori sporti¬ vi costaricensi ritengono che la squadra ha possibilità di battere gli Stati Uniti e V Egitto, ma concedono poche speranze contro l'Italia. La squadra comunque ha le carte in regola per passare almeno agli ottavi di finale. Il direttore tecnico della nazionale è un uomo di mestiere. Ha 42 anni ed è stato per 14 anni uno dei migliori laterali destri che ha avuto il Costa Rica. Ha giocato sempre nel Municipal San José e ha fatto parte della nazionale. Come allenatore del Municipal San José ha conquistato il secondo posto nel campionato del 1979. Dopo aver diretto la nazionale giovanile, alle Olimpiadi di Mosca ha svolto funzioni di aiutante dello spagnolo Moyano Reina. Quando questi si è dimesso, due mesi or sono, è stato chiamato ad occupare il suo posto. E'fautore del calcio offensivo, senza disdegnare i preziosismi tipici del calcio latino. Le sue prime esperienze alla guida della nazionale sono recenti: la settimana scorsa il Costa Rica ha giocato contro il Dusseldorf della Germania, mentre martedì scorso ha giocato contro gli olandesi dello Sparta Rotterdam. La prima partita è stata vinta per 2 a 1 dal Costa Rica che ha praticato un brioso gioco d'attacco. Contro gli olandesi, i centroamericani hanno Invece pareggiato 4 a 4 con una partita elettrizzante, sfoggiando molto gioco d'attacco e preziosi virtuosismi.