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Un'ex «suora» musulmana fra i 120 testi che l'accusano Un'ex «suora» musulmana fra i 120 testi che l'accusano Si è costituita parte cie ordinata in una sola VERCELLI — Dopo gli accusati è il turno del testimoni al processo contro «mamma Ebe» ed 1 suol «dodici apostoli». I giudici del tribunale di Vercelli sentiranno circa 140 deposizioni, per la maggior parte di testi presentati dal pubblico ministero, Luciano Scalia, che ne ha iscritti 120. Si ascolteranno, dunque, da oggi a mercoledì le vicende vissute dalle numerose persone che, a Borgo d'Ale ed in altre località, hanno avuto a che fare con gli adepti della falsa congregazione religiosa che gestiva case di riposo In numerose città italiane. Fra le prime a venir interrogate ci saranno le sette donne che si sono costituite parte civile: Rita Lo Conte, una signora di Lucca le cui le pretese di alcuni vile con altre cinque «cons cerimonia - Il dilemma de due figliole sono ancora «suore» nella congregazione della Giorgini, e sei ex «adepte» di «mamma Ebe»: Uva Vagli, Alcha Ferrar», Maria Grazia Strenta, Consiglia Paglia, Morena e Germana Tardelli. Le sei ex «suore» sono state tutte a Borgo d'Ale, ed alcune di loro sono anzi fuggite proprio dalla casa di riposo «La Consolata» per abbandonare la dura disciplina e le punizioni comminate dalla fondatrice del loro «ordine». E' il caso di Aicha Ferrah, tunisina, che scappò in Valsesia, dove ora lavora come «coi/». Secondo alcune indiscrezioni, emerse durante l'istruttoria, Aicha, musulmana, fu battezzata e «fatta suora» in una sola cerimonia, e per uffici delle tasse orelle» - Fu battezzata i testimoni della difesa anni le sarebbe stato Impedito anche solo di telefonare al suol genitori perché «miscredenti». Le sorelle Tardelli, cugine del centrocampista della Juventus, furono al centro di una precedente disavventura giudiziaria della Giorgini. Il lóro padre, che non riusciva a mettersi in contatto con loro, denunciò «mamma Ebe» per sequestro di persona, ma l'ac-, cusa cadde in istruttoria,, proprio perché Morena e Germana testimoniarono che stavano nell'«ordine» por loro scelta. Ora evidentemente le due ragazze hanno avuto modo di cambiare idea sulla liceità dei metodi della «fondatrice: Fra 1 testi che saranno presentati dalla difesa, alcuni si troveranno di fronte ad un dilemma: scagionare se stessi oppure «mamma Ebe». Alcuni giorni prima del processo, Infatti, i carabinieri denunciarono per «abiwo di titolo» 29 adepti della congregazione. In istruttoria avevano dichiarato di sapere che non era riconosciuta, ma nonostante ciò portavano abiti talari e avevano dichiarato all'anagrafe di svolgere la professione di «religioso». Insistere nella deposizione istruttoria se può servire a scagionare la Giorgini vorrà comunque dire ammettere la propria responsabilità per il reato di «abuso di titolo». Una scelta difficile, dunque. Non tutti 1 testi della difesa, comunque, sono in queste condizioni, per cui è probabile che, ancora una volta, emerga un ritratto contraddittorio sull'attività della congregazione di «mamma Ebe». Dario Corradino