Gifflenga la biciclettina ritrovata riapre un'ultima speranza per Luca

Gifflenga, la biciclettina ritrovata riapre un'ultima speranza per Luca Gifflenga, la biciclettina ritrovata riapre un'ultima speranza per Luca La «Graziella» torrente Cervo - DAL NOSTRO INVIATO VERCELLI — Che cos'è successo a Luca Plscopo? Otto anni, terza elementare, gran passione per la bicicletta, è scomparso dalla casa di Gifflenga in provincia di Vercelli da meta maggio e da allora le ricerche per ritrovarlo sono state inutili. Gli indizi lasciano pensare che sia annegato nel torrente Cervo, ma come mai in un corso d'acqua con la corrente alta poco più di un palmo non si trova traccia del bambino? Prima sono stati trovati i calzini, un batuffolo di filo bianco, appoggiati, quasi nascosti, fra la radice di un albero e alcuni sassi. Poi più ncitori dei ricono scoperta nei giorni scorsi da un pescatore fra i pietroni del Ma com'è possibile che per 80 giorni nessuno l'abbia notata? niente fino all'altro Ieri. Un pescatore ha visto il manubrio della «Graziella» di Luca fra 1 pietroni del torrente dove l'acqua rimbalza. «In un primo tempo non ci ho badato — ricorda — poi mi è venuta in mente la storia del Piccolino di Gifflenga. Ho messo insieme le due cose e ho recuperato quella biciclettina». Il padre del bambino, Rocco Plscopo, l'ha riconosciuta: era proprio la «Graziella» che aveva comprato per il figlio. Ma come mai è stata ritrovata cosi tardi? Il posto dove la corrente disegna quasi un' ansa non è frequentatissimo ma non è nemmeno un posto troppo Isolato. Accanto c'è la scimenti speciali strada e 1 pescatori passano di frequente. Per due mesi nessuno ha visto niente. C'è una possibilità drammatica: che sia un «segno» messo in giro apposta per confondere le idee. Ma, in questo caso, Luca potrebbe essere ancora vivo? Forse nelle mani di qualcuno che lo tiene prigioniero da qualche parte? A memoria d'uomo (la memoria labile del tempo) non è mai successo, nella zona, che una persona scomparisse nel fiume e rimanesse introvabile per tanto tempo. Questa vicenda sembra quasi nascondere un'inquietudine che è un mistero. Per la famiglia Plscopo è una tragedia nella quale, per ora, leggono soltanto il segno del dolore. Il padre Rocco è forse rassegnato a pensare che il suo piccolo sia annegato. La madre Anna ascolta ancora la voce del cuore: «Ma forse è ancora vivo... forse da qualche parte... forse... chissà...». L'ultl-ma speranza è anche la più forte a cadere: lascia un filo che difficilmente si spezza. Luca Plscopo rientra da scuola, si cambia i pantaloni e salta in bicicletta. Abita in una cascina ristrutturata alla periferia di Gifflenga fra risaie e campi • coltivati. La sua famiglia è un famigllone: dtclotto fratelli, uno in fila all'altro da sei a trent'anni. Pedala, Luca, verso Buronzo dove ha in mente di comperare un regalo per il padre che proprio quel giorno compie 53 anni. Un vicino di casa, al. volante del trattore, lo vede mentre prende una curva a gran carriera. Poi il buio. Buronzo è distante pochi chilometri ma per arrivarci da Gifflenga bisogna fare un giro largo. E' più facile attraversare il Cervo, guadandolo a piedi. Il torrente è un rigagnolo d'acqua che per gran parte dell'estate sta a secco: in quel giorni di maggio però è più gonfio del solito perché le piogge l'hanno ingrossato. Poi c'è la diga di Cossato che trattiene l'acqua e la scarica ogni mezz'ora. Luca ha perso l'equilibrio e poi l'ondata l'ha travolto e portato via? O ha Incontrato qualcuno che gli ha fatto del male? Sono arrivate due telefonate anonime — voce di donna — che chiedevano un riscatto di pochi milioni. La famiglia doveva lasciare il bottino accanto al mulino vecchio di Buronzo. Ma si tratta probabilmente di sciacalli: 1 Piscopo non sono nelle condizioni di tirare fuori una lira. Un altro sconosciuto ha avvisato i carabinieri che c'era un corpo nell'acqua dove il Cervo è vicino al Sesia. Ma si trattava di un fagotto di stracci legati insieme fra loro che potevano solo far pensare a un bambino. Si sono messi in mezzo anche i «medium»: chi dice che Luca è «accanto all'acqua», chi dice che Luca è in qualcuna delle cascine della zona. I sommozzatori di Firenze, amici di un fratello, sposato in Toscana, hanno lavorato per due giorni fra 1 pietroni del torrente ma non hanno trovato nessuna traccia. Hanno ammesso: «E' la prima volta che capita una cosa del genere: non è facile scomparire in questo modo senza lasciare tracce». Lorenzo Del fioca

Persone citate: Luca Plscopo, Piscopo, Rocco Plscopo

Luoghi citati: Cossato, Firenze, Gifflenga, Toscana, Vercelli