Parigi per fare follie

Parigi per fare follie Parigi per fare follie NOSTRO SERVIZIO PARIGI — Dalla chiesa di Saint-Roch al Théatre de Paris, dalla Sainte Chapelle alla Salle Pleyel, l'estate parigina soddisferà certo chi ama la musica classica: 70 concerti dal 16 luglio al 20 settembre. Con formule diverse: «L'ora del compositore», le serate «a tema», recital d'organo e di strumenti antichi, musica religiosa e via di seguito. Con qualche bizzarria. E alcune scelte preziose: «Medea» di Charpenter, una prima mondiale; «Dracoula», del compositore francese Claude Ballif; e tanto Beriloz, Sciostakovlc, Strauss. Il meglio, forse, sarà in luglio. Con la e .Msura dell'Opera: in cartellone, il «Tanr.hauser» di Richard Wagner, nell'allesttmcr.to di Istvan Szabo, la direzione d'orchestra di Christoph Von Dohnavyl, e costumi del pittore Vasarely. Protagonisti, Klaus Koenìg, Anna Tomowa-Sintow, Siegfried Vogel. E con la seconda parte del «Festival Mozart». Per chi preferisce musiche d'altra ispirazione, la scelta sarà ampia. Il Festival americano «De l'arbre sec» annuncia quindici giorni di festa su tre ritmi diversi: jazz, country e rythm and blues, con Kenny Clarke, Jimmy Gourley, Hai Singer (fino al 20 luglio). Al Forum des Halles, fino al 26 luglio, «Notti calde»; sedici concerti di musica africana, brasiliana e giamaicana. Il 14 «Notte reggae non stop». Infine, il «Festival Eiffel» sotto la torre: sino a fine agosto, tante serate rock. La danza. Fino al 21 luglio, sarà ancora V Opera a riservare le sorprese migliori. Con sei «Serate Stockhausen». In programma, tre creazioni firmate dall'americana Karole Armitage e Danny Grossman. L'olandese Rudy Van Dantzig, direttore del Balletto Nazionale di Amsterdam, porterà a Parigi la sua coreografia «Chant des petits gosses», che si ispira a un'opera elettronica molto nota di Stockhausen, «Canto de-. gli adolescenti», del 1956. Al «Festival Sei Marais», un'anteprima mondiale: ft*«Mlserere» su musiche di Winston Tong: i sei danzatori sono allievi del coreografo Maurice Béjart. Il teatro. L'estate parigina non offre molto, qui. Le cose migliori sono sparse tra i cento festival regionali. Da segnalare, ancora al «Festival del Marais», un'opera di Anton Cechov: «Liechi o lo spirito dei boschi», con la regia di Patrick Haggiag. Quanto alla tv, sarà un'estate dedicata soprattutto ai lunghi sceneggiati, rito ormai consolidato in Francia. d^^aeF de-. Sei d^^aeFr Emanuele Novazto

Luoghi citati: Amsterdam, Francia, Parigi