TESSILI-ABBIGLIAMENTO CALA LA DOMANDA INTERNA di Ugo Bertone

L'«Kalian look» guarda a Los Angeles TESSILI-ABBIGUAMENTO / CALA LA DOMANDA INTERNA L'«Kalian look» guarda a Los Angeles MILANO — Non c'è capitale della moda ove ormai non sventoli la bandiera dell'ltalian look: dalle boutlques del Covent Garden ai raffinati templi dell'eleganza americana, al negozi della Avenue of America, agli shop center di Beverly Hllls. Una eccezione, però, c'è: 1 centri della moda Italiana da via della Spiga a, Milano a via Condotti a Roma patiscono in questi giorni l'Insulto del saldo, mascherato sotto la voce «vendita promozionale». Il fenomeno, contenuto nel eapisaMl dell'abbigliamento d'elite, e laga nelle periferie a conferma della grave crisi che sconvolge 11 mercato Interno dell' abbigliamento. Alla Federazione dettaglianti abbigliamento sono espliei : 11 primo semestre dell'84 verrà ricordato come 11 momento più nero per il settore. Le vendite sono calate, In termini di capi, del 6% e il «buco» sarebbe stato ancora più grave se non si fossero fatti sacrifici sul terreno del prezzi, limitando 1 rincari del listino a poco più del 10% (cioè un palo di punti sotto gli aumenti praticati dal grossisti). La rincorsa del cliente, però, non ha pagato: circa la metà del centomila negozi italiani di abbigliamento chiude 11 semestre In perdita' (dati della federazione detta-' glianti) mentre la media degli incassi è inferiore- del 15% circa a quella dell'83, con •frequenti punte drammati¬ camente peggiori». Dietro la' stagione del saldi, Insomma, c'è la necessità di procurarsi liquidità, in attesa di una ri-, presa che tarda a venire. Il settore abbigliamento. Infatti, è reduce da tre anni di crisi con una caduta costante delle vendite, scese di oltre il 15% in tre anni. «Afa stavolta — spiega il portavoce del presidente degl) industriali dell'abbigliamento. ;( Armando Branchinl — c'è un fatto, nuovo. Negli anni scorsi mentre ci aspettavamo una certa caduta della domanda, in linea con quanto successo negli altri Paesi, stavolta eravamo tutti convinti-che ti fenomeno, si fosse ormai esaurito anche per la necessita, di ricostituire i magazzini dopo tre anni di economie. Invece, ; anche a causa del maltempo nel pieno della stagione primaverile, la crisi pare che si sia addirittura aggravata»., t Lo sbaglio nelle previsioni spiega un fenomeno curioso. Mentre, Infatti, cadevano le vendite al dettaglio-nel primi mesi dell'anno 1 portafogli ordini alle Imprese. salvano. Perché? Perché i° commercianti — spiegano alla Federdettagllantl — erano convinti1 della ripresa e ora si trovano' di fronte a una stretta drammatica da superare nel tre mesi buoni di fondita che restano, da settembre a novembre. Se non ci sarà recupero, (allora le conseguenze peggiori 11 sistema produttivo le sconterà tra qualche mese. Ma già oggi 1 riscontri delle aziende sono negativi anche, se 11 buon andamento delle esportazioni (con ordini in crescita soprattutto dagli Stati Uniti e dalla Gran Bretagna) compensa in parte la crisi del mercato Interno. •Ma l'export non è tutto — riconoscono alla Federabblgllamento —. Su 9400 miliardi di fatturato nell'83 oltre 3500 sono stati destinati alle esportazioni. Tale quota crescerà ancora nel prossimi anni e dovrebbe assestarsi sul SO per cento. Più di cosi sarà molto difficile progredire anche per evitare l'insorgere di tensioni protezionistiche». Il ruolo del mercato Interno, Insomma, è in buona parte In-, sostituibile. La diminuzione del consumi (per l'Istat solo re per cento della spesa degli italiani è rivolta all'abbigliamento e alle calzature) Impone di conseguenza un processo di ristrutturazione che in parte già avviato imporrà diverse soluzioni drastiche. Sono destinati a scendere, innanzitutto, i punti di vendita con il crollo del negozi meno agguerriti sul plano della immagine (e finirà cosi 11 fenomeno del casual). Cam blerà l'impostazione del prodotti, che già oggi vede una netta ripresa dell'abbigliamento classico e una brusca crisi (segnata, per esemplo dal concordato preventivo per la Samas o il trasferi mento alla Marzotto del mar' chlo Marlboro) dell'abbigliamento sportivo o della linea tempo Ubero. Continuerà, in fine, il lento declino dell'oc-1 cupazione del settore abbigliamento ridotta a 194 mila unità. : • Un sacrificio sarà inevitabile — riconosce il portavoce di Branchinl — ma starno re laicamente ottimisti. Il punto più basso ormai dovrebbe essere stato toccato». In attesa di tempi migliori all'interno, comunque, vai la pena di spingere 11 made in Italy. Non a caso lo stesso Branchinl i hi questi giorni a Los Angeles: anche le Olimpiadi servono per spingere l'itallan look. Ugo Bertone

Persone citate: Armando Branchinl, Garden, Samas

Luoghi citati: America, Gran Bretagna, Los Angeles, Milano, Roma, Stati Uniti