Ceresole, vita d'estate

Ceresole, vita d'estate A luglio e agosto le valli, come d'incanto, si ripopolano Ceresole, vita d'estate La popolazione aumenta di dieci-quindici volte • Ritornano al paese natio i discendenti dei ramai, degli spazzacamini, dei vetrai • Un revival di tradizioni che la gente porta in cuore E' questo il momento magico per le Valli Orco e Soana. OH abitanti, ' 15 mila venf anni la. scisi lo scorso anno sotto 1 diecimila ma che non raggiungono quota settemila se si bada agli effettivi residenti, nel mesi di luglio e agosto si moltiplicano, come -per incanto, per due, tre; nel caso di Ceresole e Alpette.addirittura, di dieci, quindici volte. E' un fenomeno comune in tutte le vallate alpine ma qui, forse, raggiunge dimensioni difficilmente riscontrabili altrove. La vita quieta e sonnolenta che per dieci mesi l'anno scandisce il tempo in questi piccoli borghi valligiani, d'improvviso si rianima raggiungendo un fervore insospettato all'inizio della stagione estiva. Ritornano al paese natio i discendenti del ramai, degli spazzacamini, del vetrai dove hanno restaurato le antiche abitazioni o addirittura si sono costruiti il leggiadro prefabbricato in legno o la casetta in muratura, E ritornano i villeggianti per trascorrervi le ferie nei condomini, negli alberghi, nelle colonie aziendali, nelle case d' affitto. Le amministrazioni degli enti locali e delle varie associazioni fanno' del loro meglio per rendere sereno, divertente, interessante il soggiorno della gente locale e degli abitanti adottivi. E intanto sono ritornati in auge, da qualche anno a questa parte, le feste patronali, le sagre paesane, 1 pellegrinaggi al santuari. Prendiamo per esempio Locana, 92 borgate, 40 paesettl disseminati nel fendovalle o fra 1 monti con chiesetta e campanile in cui si susseguono 1 riti religiosi, le merende nei prati, i balli serali, gli immancabili canti corali. Con le .priore» che vendono i caratteristici torcetti» nei tradizionali cesti» di vimini e raccolgono le offerte nel piatti sbalzati dell'artigianato locale. Da registrare, in modo particolare, il rinnovato interesse per un'usanza che risaliva ad alcune decine di anni fa: il pellegrinaggio di numerose comitive al santuari più rinomati della zona. Come quelli di F0..10 Alpi Orate, della Madonna del Truc di Noasca, di Prascondù di Ribordone, di San Besso di Campirla. Si ritorna alle orme del nonni che, ad esemplo, percorrevano sei ore di mulattiera da Locana la vigilia dell'Assunta raggiungendo il Colle della Paglia, scendevano il versante della valle di Lanzo, compivano altri venti chilometri di provinciale per giungere al santuario della Madonna nera di Oroscavallo, ritornando il giorno seguente a partecipare ad un'altra festa patronale che si svolgeva a Piane di Locana. Oppure si recavano a Prascondù dove un pastorello riebbe la vista per intercessione miracolosa, sempre salendo e rlscendendo la montagna passando la notte nella chiesetta salmodiarne e illuminata a giorno jAaltg» fiaccole o in allegra compagnia sul fieno delle balte. Come quella volta, tanti e tanti anni fa, che si con- sumò una tragedia ancora ricordata oggi dagli anziani. In quel casolare, 1 canti dell'allegra comitiva di giovani si interruppero bruscamente per un dannato fiammifero. Tutti si salvarono nonostante 11 panico e 11 terrore del fumo e delle fiamme. Ad eccezione di una ragazza di 18 anni, intrappolata dalla porta che Improvvisamente si chiuse e non si apri piti. Piero Valesano

Persone citate: Piero Valesano, Truc

Luoghi citati: Alpette, Lanzo, Locana, Noasca, Ribordone