Motta la figlia inquieta di Modigliani

Motta la tìglio inquieta di Modigliani Parigi, per una caduta in casa: venerdì aveva polemizzato sulle 2 teste pescate a Livorno Motta la tìglio inquieta di Modigliani PARIGI — Una caduta, una frattura al capo, un' emorragia cerebrale. Quando l'hanno trovata, stesa nella cucina del suo appartamento di Boulevard Saint-Michel,, a Parigi, Jeanne Modigliani' era già In agonia. Erano le 17 di venerdì, un pomeriggio di vento: la figlia di Amedeo Modigliani, 66 anni, sarebbe morta di 11 a poco, all'ospedale della Pitie. Nessun annuncio, nessuna comunicazione della famiglia. E' stato 11 marito Waldemar Nechtscheln, un professore di filosofia di origine russa, dal quale Jeanne viveva separata, a dare l'allarme, r Doveva sentirla al telefono, erano d'accordo cosi: Invece, le sue chiamate sono rimaste senza risposta. Per volontà sua e delle due figlie — Anna, 39 anni, e Laura, 33 — i funerali avverranno nell'intimità, • Una vita infelice', aveva confessato in un'intervista. Difficile. Trascorsa nel culto del padre, che adorava di un amore fatto di Immagini, racconti, ricordi degli nitri: auando lei nacque, a Nizza, il 29 novembre del 1918, s'annunciava già la tragedia. Amedeo sarebbe morto poco più di un anno dopo; la ma-' dre, Jeanne Hébuerne, si sarebbe suicidata al funerali De', padre, le era rimasto' molto curiosità, il desiderio d) tutelarne la memoria, salvaguardarne l'opera (in Italia aveva fondato gli «Archivi legali Modigliani», per lottare contro le contraffazioni, la diffusione di copie, falsi). La' volontà di capirne e far capire a fondo là grandezza: nel 1952 avviò uno studio che 1' avrebbe impegnato anni, nel '61 pubblicò un libro considerato capitole. .Modigliani sans sa legende; nell'81 al-, lesti a Parigi la retrospettiva più completo mal realizzato. , Dal padre — del quale non possedeva neppure una tela, del quale si dice non conservasse neppure una foto — aveva ereditato 11 bisogno dell'arte: pittrice anche lei/ aveva esposto a Parigi, a Roma, a Gerusalemme, a Montreux. Senza grande successo, come aveva riconosciuto con dolorosa ironia: «Ho commesso un peccato mortale: io, la figlia del grande Modigliani, ho osato, all'età di 40 anni, prendere in mano i pennelli, comprare delle tele e dei colori e mettermi a fare dei quadri: Aveva osato dell'altro, e con dignità, con coraggio. Dopo la giovinezza in Toscana e una laurea in lettere, all' Università di Firenze, nel '39 si era rifugiata a Parigi, per sfuggire alle persecuzioni antisemite. In Francia, aveva partecipato alla Resistenza: era stata arrestata, picchiata, ferito. A guerra finita, aveva lavorato nel giornalismo (all' «/lefiori»), più tardi aveva In¬ segnato l'italiano, a Lille e a Nizza. Ma la maggior parte del tempo l'aveva riservato a lui, a quel padre appena incontrato e' gigantesco. Ogni tonto, ne parlava col fratellastro, Gerard Thlroux-Villette, parroco di Notre Dame de' Mllly-La Forete. Le sue ultime parole sono stote di polemica. Proprio la viglila della morte aveva' rotto il silenzio sulle sculture attribuite al padre e ripescate a Livorno. Aveva avanzato dubbi, perplessità: .Già esclusa, arbitrariamente, dalla preparazione della mostra del centenario, chiedo che la verifica sull'autenticità venga gestita da un comitato di esperti, con metodo comparativo — aveva dichiarato — Sarà mia cura partecipare ai lavori: E' stata l'ultima battaglia, l'ultimo atto di devozione a «Modi» : mentre quelle frasi venivano stampate, lei già lottava con la morte. Emanuele Ntvazio Jeanne Modigliani