Il confine aperto tra Francia e Germania si passa a piedi in taxi o in bus per fare shopping di Tito Sansa

l3II «fatalo Mono» è solo un mordo Il confine aperto tra Francia e Germania si passa a piedi, in taxi o in bus per fare shopping l—3 : : i II fl è l d l3II «fatalo Mono» è solo un mordo DAL NOSTRO INVIATO KEHL — Arriva verso le 7,30 del mattino l'autobus della linea 21 dell'azienda municipale di Strasburgo (In Francia), che ha il capolinea a Kehl (in Germania). E' pieno di frontalieri che vanno a lavorare per guadagnare solidi marchi nella Repubblica federale. Con aria assonnata un doganiere francese negro con accanto un collega tedesco fa cenno all'autista di fermare e di aprire le porte. Ma non sale. In sua vece monta un cane, (francese o tedesco?) che percorre rapidamente 11 bus affollato, e tosto ridlscende dall'altra po.*ta. Meno di un minuto è passato, 11 doganiere negro dice' «okay,, saluta portandosi la mano sul chepl nero, fa segno di proseguire. Il «controllo di frontiera tra la Francia e la Germania è terminato. Da dieci giorni le formalità di confine, qui sul ponte d' Europa, dovè 11 «Reno fatale» divide la Francia dalla Ger¬ mania, sono state abolite. Lo hanno deciso 11 29 maggio all' ultimo vertice tranco-tedesco 11 presidente francese Francolse Mitterrand e il cancelliere tedesco Helmut Kohl, legalizzando quella che era una prassi. Se' prima del 16 luglio la rególa alla quale si Ispiravano 1 poliziotti e 1 doganieri dei due Paesi era quella di evitare Ingorghi a un confine per li quale passano in macchina 18 milioni di presenze l'arino (fino a 100 mila ogni 24 ore luglio e agosto). Incanalando sulla corsia di controllo una vettura su dieci, ora gli uomini In uniforme si comportano come il 'fllcs» parigini e ordinano di accelerare. In teoria, per poter passre1 11 ponte di confine senza Venir controllati, occorrerebbe un disco verde ('Vignette» per 1 francesi, -Scheibc. per 1 tedeschi) da applicare sul parabrezza, a segnalare che a bordo vi sono solo cittadini della Comunità Europea, merci In franchigia e (per 1 francesi) che non si esporta più valuta del consentito. Ma 11 disco verde non è ancora pronto, e passano tutti, dopo una frenata per mostrare 11 volto. 'Ci basta guardare le facce — dice un funzionario tedesco Il signor Lieschke — per sapere con chi abbiamo a che fare». «E come vi regolate?: 'Non svelo un segreto professionale se dico che fermiamo i passeggeri nervosi, le vetture con targhe di città molto lontane con una sòia oersona a bordo e senza bagagli, i giovani con macchine vistose. Lei per esempio passerebbe subito: La frontiera aperta ha avuto l'effetto che ogni giorno migliaia di francesi vanno a Kehl, In Germania, per fare il pieno di benzina e per comperare elettrodomestici e viveri della catena popolare •Aldi» più a buon mercato che In Francia, mentre migliala di tedeschi si recano a Strasburgo per rifornirsi di gasolio, paté di fegato e vino. E c'è chi — come chi scrive — che, non trovando posto In albergo a Strasburgo (a causa di un congresso mondiale del Tuemnoniti, una setta originarla delle isole Frisoni trapiantata in America e in Australia), lavora e mangia In Francia e dorme In Germania. Una saggia abitudine del tsavoir vivre» che già nel 1839 venne raccomandata da Victor Hugo durante il suo viaggio lungo 11 Reno. La sera si prenuc 11 tassi francese e si va a Kehl, la mattina si sale sul tassi tedesco e si torna a Strasburgo, passando accanto agli spiazzi di controllo degli autocarri. Qui lo sciopero del doganieri francesi di febbraio che si estese paralizzando la Francia, è solo un brutto ricordo. Ora 1 controlli degli autocarri .— I «Tir» Internazionali 1 •TI» e 1 «T2» della Comunità — durano al massimo un quarto d'ora, benché occorra presentare fino a unasessantlna di documenti. «Se l'esemplo della frontiera franco-tedesca farà scuola — domando al funzionarlo di dogana tedesco — voi siete destinati a rimaner disoccupati?». 'No, un controllo ci sarà sempre, per' acciuffare emigranti clandestini, contrabbandieri, trafficanti di droga e di armi, criminali, terroristi. Difficilemnte sfuggono al nostri sguardi Prendo un tassi tedesco, percorro 11 «Pont d'Europe» («Europabruecke» per i tede-, seni) che ha aperto un'era nuova nel cuore del Vecchio Continente. Ma non sfuggo allo sguardo esperto del poliziotto francese. Fa fermare la macchina, chiede li passaporto, vuol sapere cosa vadc a fare. C'è anche una donna appostata e mi fotografa. Domando 11 perché. Risponde scherzando mbrigades rouges». Il bus della linea 21 passa Invece senza controllo. Tito Sansa

Persone citate: Aldi, Helmut Kohl, Kehl, Mitterrand, Mono, Pont, Victor Hugo