Allo straniero piace l'Italia Nuovi soci per la Patriarca

Allo straniero piace l'Italia Nuovi soci per la Patriarca Negli ùltimi 10 mesi passate di mano almeno trenta società Allo straniero piace l'Italia Nuovi soci per la Patriarca ROMA — Agli stranieri place l'Italia. Il 15, forse il 10% del capitale delle Imprese Italiane è controllato da gruppi esteri; nel solo settore farmaceutico, dopo le ultime acquisizioni, si può dire che 11 57% delle società sia già In mani straniere. La corsa a questi investimenti In Italia, negli ultimi ottodieci mesi, si è fatta persino frenetica: le società passate di mano (dalla Burgo-Scott alla Manettl Se Roberta, dalla Nlpiol alla Zambelettl) sono almeno una trentina; per al- tre (Zanussl, etc) le trattative sono ormai In fase avanzata. L'Ispe, Istituto di studi per là programmazione economica, ha «censito» recentemente la presenza straniera In Italia. Secondo tale studio, risultano presenti In Italia 576 Imprese Usa con 1018 filiali. Segue la Gran Bretagna con 206 Imprese e 372 filiali. Al terzo posto viene la Germania con 271 imprese e 389 filiali, seguita da Svizzera (174 e 288), Francia (171 e 311), Olanda (48 e 100), Svezia (47 e 80) e Belgio, con 38 Imprese e 58 filiali. UDINE — Il nuovo azioni-1 sta di minoranza che sta per entrare nell'industria Patriarca Spa. di Udine, è il gruppo americano Bennlngton Pine e co. del New Jersey, con il quale l'azienda mobiliare friulana ha in atto ormal da diversi anni rapporti di collaborazione tecnica e produttiva. La quota che rileverà 11 nuovo socio non supererà 1120 per cento, mentre 11 restante 80% sarà controllato dàll'ing. Antonio Agosto, attuale presidente della società (sarà presumibilmente riconfermato dal nuovo consiglio nella seduta del 31 luglio), assieme ad un gruppo imprenditori che operano in settori diversi da quello del mobile La partecipazione delle Bennlngton Pine potrebbe avvenire mediante la trasformazione in capitale delle royalties sinora maturate nel confronti dell'azienda udine se, sua llcenziatarla. Proprio I sabato scorso gli azionisti {avevano deliberato l'azzera: mento del capitale (3,8 mlllar : di) a fronte c"l perdite per W miliardi ma subito dopo avevano approvato la ricostruzione ad 1,6 miliardi. In quel) occasione si era parlato dèlia possibilità che l'aumento di capitale potesse essere sottoscritto da nuovi soci. L'avvio, ormai imminente, dell'operazione determinerà quasi sicuramente l'uscita dal pacchetto azionarlo di controllo dell'industria mobilerà friulana di Gianni Patriarca (azionista con alcuni componenti la sua famiglia) che l'aveva fondata nel, 1964 portandola, alla fine degli Anni 70, in posizioni preminenti non solo a livello nazionale e ad essere l'unica società del settore del mobile quotata In Borsa. Lunedi scorso, dopo l'azzeramento del capitale, là Consob con provvedimento d'urgenza e per evitare speculazioni su un titolo privo di valore, aveva deciso di sospendere le trattazioni alla Borsa di Trieste. Anche la finanziaria regionale Friulana Spa, già socio della Patriarca con una quota «simbolica* a fonte di finanziamenti agevolati, ha approvato l'auménto del capitale sociale ma riservandosi poi di sottoscriverlo. Contestualmente al nuovo assetto societario, l'azienda avvierà 11 plano definitivo di risanamento (con l'alienazione di uno del due stabilimenti, quello originario di Reana del Rojale), che dovrebbe portarla fuori 'dalla crisi che l'aveva colpita alla fine del 1981, In parte per le difficoltà del mercato europeo del mobile ma anche per una serie di problemi finanziari determinatisi nella gestione. r.e.s. L'|$alla fa gola OnveBUmtnlI in =; dei v«rl patti) Chi Chi (e quanto) ha investito nell'industria italiana

Persone citate: Antonio Agosto, Patriarca, Pine